non serve una laurea, ma sicuramente un po' di pazienza si... semplicemente ci sono cose da sapere e comprendere di come i gatti interpretano il mondo, perchè altrimenti è inutile usare dei "trucchetti" per relazionarsi con loro, si rischia di instaurare un rapporto poco sereno per tutti. il gatto non è un animale sociale nel senso che la sua strategia di sopravvivenza non si basa sul formare branchi e gruppi, ogni gatto è autosufficiente e autonomo in tutto ciò che riguarda difesa, cibo, territorio... non vuol dire che non amino socializzare (infatti si dice non sociali ma socievoli), ma amano condividere con altri gatti o con noi umani i momenti di riposo e di svago, il dolce far nulla insomma, o il gioco...
per stare bene ed essere sereno un gatto deve poter soddisfare diverse motivazioni, le principali sono: predare (anche topini di pezza, palline, pon pon col filo, ecc), esplorare (anche scatole, cunicoli, dietro ai divani, una stanza di solito chiusa, sotto ai letti, ecc), fare attività fisica (corse pazze, salti, arrampicate), un territorio sicuro di cui ha il controllo (messo in "pericolo" dalla presenza di altri gatti ad esempio, o di ospiti), e anche le coccole ma sono un po' un extra più che un piatto forte....
ogni gatto naturalmente è diverso, c'è chi non è troppo interessato alle acrobazie ma va pazzo per l'esplorazione, c'è chi adora semplicemente stare in alto a controllare il territorio, c'è chi trova la massima soddisfazione nella predazione... però un gatto che non riesce a soddisfare questi desideri spesso compensa in qualche modo, ad esempio attaccandosi eccessivamente ad una persona, o al cibo. i gatti possono sviluppare una vera e propria depressione, il classico "gatto che non fa mai nulla", che mangia e dorme, dorme e mangia e non dimostra interesse per nulla potrebbe essere un gatto depresso (fatta eccezione per i gatti anziani, che tendono a diventare dei dormi-e-mangia più che altro per questioni di età e dolorini. comunque facendo un po' di attenzione non è difficile distinguere un gatto felice e pigro da un gatto passivo e depresso, intuire lo stato d'animo del proprio gatto non è affatto complicato
a te sembra che lui si annoi, che sia un po' scontento e frustrato della sua quotidianità. la cosa da fare è agire su questo: quindi non aumentare le coccole, ma aumentare le attività stimolanti. il micio non esce, ma puoi arricchire il suo territorio dentro casa di cose stimolanti per soddisfare il suo bisogno di esplorare, di nascondersi, di predare...
ad esempio delle semplici scatole di cartone con un buco di ingresso e uno di uscita con dentro foglie, tappi di sughero, palline di carta... lasciate a disposizione un po' e poi sostituite o spostate o modificate in modo che ci sia qualcosa di nuovo da esplorare. tiragraffi, mensole, cose verticali su cui arrampicarsi e da cui dominare il territorio. brevi sessioni di gioco singole (con il micio e con la micia separatamente), in stanze diverse se si disturbano a vicenda.
inoltre è molto importante mantenere la calma e la serenità, i gatti sono molto sensibili al nostro umore e reagiscono all'ansia agitandosi ancora di più.
non ti aspettare cambiamenti rapidi, cerca di essere costante con il gioco e osservali molto. abbi anche la fermezza di opporre dei rifiuti, ad esempio se non ti lascia il tempo di giocare con la micia perchè miagola o fa storie, tu ignoralo e resta sereno, continua a giocare con lei, piano piano lei capirà che anche se fuori dalla porta c'è un brontolone non può farle nulla e non può entrare. lui capirà che sgolarsi davanti alla porta non sortisce risultati e prima o poi smetterà. costanza e fermezza, insomma.
scusa per il papirone, le cose da dire sono moltissime...
tanto per darti un'idea, quando ricevo i pacchi del cibo per gatti o di altro molto spesso riciclo gli scatoloni così. ci si divertono un sacco e va a finire che li fanno a pezzi o ci fanno pipì dentro, a quel punto li elimino
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