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Vecchio 09-07-2021, 16:00   #9
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Bustrofedico
Cucciolino
 
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Predefinito Re: Rinforzo positivo (rinforzo+)classico: serve al gatto?

Intanto, grazie ad Aletto per la stimolante discussione, nonostante abbiamo visioni piuttosto diverse.

Mi sembra che entrambi conveniamo sul presupposto della relazione tra uomo e animale: è il primo ad imporla al secondo. La convivenza rappresenta per noi un'utilità (nel senso che migliora la nostra condizione, materiale o emotiva), e siamo ovviamente disposti ad un costo.

La relazione è quindi asimmetrica, e priva alla base l'animale della gran parte delle sue prerogative individuali e di specie. Mi riferisco alla generalità degli animali, tra i quali il gatto. Il quale, pur avendo un'etologia diversa dal cane o dal cavallo, condivide con gli altri mammiferi alcuni elementi comportamentali di fondo.

Ecco, a me sembra che in qualche modo si voglia "restituire" al gatto la libertà della quale lo si priva attraverso un'ampia condiscendenza rispetto ai suoi comportamenti sgraditi per i suoi conviventi umani.

Insomma, mi sembra un approccio un po' ipocrita. Ti chiudo in carcere, ma poi ti lascio l'ora d'aria.

Trovo molto più onesto l'approccio di chi sostiene che l'animale, in cambio di una serie di vantaggi (protezione, nutrizione, etc.) sia chiamato a desistere da comportamenti che minano la serena convivenza.

Questo, come ho già accennato, non significa imporre pratiche ridicole o del tutto incongrue rispetto alla natura dell'animale.

L'ipotesi che il gatto possa stabilire consapevolmente rituali propri mi sembra quanto meno azzardata e non ho notizia di una tesi scientifica al riguardo. Sarei ovviamente pronto ad essere smentito. Allo stato delle conoscenze attuali, direi che nell'animale ciò che noi leggiamo come rituale è la semplice ripetizione di un atto efficace in termini di risultati.
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