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Vecchio 12-08-2020, 09:20   #5
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Aletto
Supergatto
 
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Predefinito Re: La mia prima esperienza con un cucciolo: help!

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Originariamente inviato da Miss Kenton Visualizza Messaggio
..... ma temo sia stata troppo poco con la mamma e che venga su mordendo mani e piedi...... All'inizio Briciola sembrava non dare retta alla piccola, ma man mano che quest'ultima recupera le forze e fa la teppista, partono soffi e ringhi.
..... immagino sia normale che Briciola stabilisca le regole.

Cosa si fa in questi casi?
L’etogramma ha un rapporto dimensionale con l’appreso, con quello che la mamma insegna e tramite i suoi insegnamenti il micio prosegue il suo rapportarsi al mondo. In altre parole non è del tutto innato/istintivo. Se la micina non è potuta stare con la sua mamma è normale che gli manchino degli strumenti essenziali.
In casa la motivazione territoriale si fa sentire di più perché il territorio è piccolo e perimetrato, Briciola non stabilisce regole ma esterna le sue necessità.

Cosa fare? non fraintendere.


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Originariamente inviato da M&M Visualizza Messaggio
...... L’importante è educarla fin da piccola... quando gioca con la bocca, mordendo mani e piedi, ti basterà correggerla con un “NO” deciso, “Basta” oppure “Ahia!” quando la senti applicare troppa pressione.
Il gattone di mia cugina adora giocare con mani e piedi ma appena sente pronunciare quelle parole ferma il gioco e da bacini.
È più complesso educare una cucciola sorda e noi ne sappiamo qualcosa!
Comunque se non gradisci che la piccola giochi con le mani puoi educarla facendola giocare soltanto con i suoi giochini... noi abbiamo sempre invogliato la nostra gatta a giocare di più con i giochi e lei li ha sempre preferiti alle mani. Puoi farcela!
.......Magari far giocare molto la piccola (anche in presenza della grande) in modo che si “scarichi” è buona cosa, cosicché non sfoghi tutte le sue energie sulla gatta adulta.
Alla parola "educazione" preferisco sempre "abitudine". Non possiamo trasformarli in ometti a quattro zampe, o almeno a me non piace che lo diventino.
Alla correzione di comportamenti per noi inappropriati vanno offerte alternative per loro altrettanto allettanti. Con i no, basta, ahia, li blocchiamo senza che gli sia offerta un'alternativa e a noi sembra di aver raggiunto il risultato da noi desiderato.

Il gattone di tua cugina quando sente pronunciare quelle parole durante il gioco, non lo ferma ma le sta comunicando che quello è un gioco. A tua cugina invece sembra che il gioco indesiderato si sia interrotto: se noi fraintendiamo il comportamento del gatto non abbiamo molte possibilità di capirlo.


L’innato non è determinismo pulsionale degli istinti come diceva la psicoenergetica dell’etologia classica (scaricare energie da sfogare) ma è apprendimento costante.

Il gioco è apprendimento e diventa strumento per farsi conoscere reciprocamente.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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