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Originariamente inviato da ElenaRolfi
Per rispondere ad alimiao, per quanto riguarda l'avere "cose più importanti di cui occuparsi", per noi biologi e naturalisti che lo facciamo di lavoro, di occuparci di monitorare (per poi proteggere) la biodiversitá, le lucertole, gli uccellini e i topolini sono ugualmente importanti, anche se ai più potrebbe non sembrare cosí, per l'equilibrio delicato degli ecosistemi selvatici e la salvaguardia di qualsiasi specie, da quella piú apparentemente insignificante come una lucertola a quella piú carismatica come un panda o un orso bianco, é ugualmente degna di essere perseguita, a nostro parere. Grazie a chi ha compilato
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non era mia intenzione fare polemica, solo che davvero non capisco (magari ce lo puoi spiegare tu) come la presenza di gatti che cacciano possa alterare in maniera significativa un territorio sconvolto da cambiamenti climatici, consumo di suolo selvaggio, deforestazione, inquinamento di ogni tipo... forse la mia mente sarà obnubilata dal fatto di vivere a Milano, dove la pochissima natura rimasta è minacciata dall'Homus Speculatoris, molto più che da qualsiasi altro animale.
Ma magari la ricerca aveva un focus più preciso? ad es un'area protetta, una specie a rischio?
Invece mi chiedo spesso quanto l'industria del pet nel suo complesso sia impattante a livello ambientale, ne avevamo già parlato in un thread riguardante i croccantini al pesce o le marche provenienti dal Canada... ecco a me il discorso su come ridurre l'impatto ambientale nella scelta dei prodotti per cani e gatti interesserebbe molto di più.