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Vecchio 23-09-2023, 16:51   #9
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Iska
Gattone
 
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

E' vero che non siamo vet, ma se un argomento ci interessa nessuno ci vieta di approfondirlo, anche se non abbiamo una laurea.
Purtroppo capirne qualcosa può anche essere scomodo, perché può far sorgere dei dubbi, può far nascere delle perplessità, delle domande a cui non siamo in grado di risponderci da soli, quindi ci rivolgiamo al vet per far luce, per risolvere i dubbi che ci attanagliano.
A volte ci va bene, a volte no. Se la risposta non ci convince, continuiamo a dibatterci nel dubbio e ad arrovellarci il cervello.

Ecco un esempio concreto di quello che intendo dire.
Qualche anno fa Lara, vivacissima, è caduta dall'alto di una credenza, durante le sue evoluzioni, ma questo l'ho capito solo in seguito.
Quel giorno ero in cucina, non ho visto nulla, ho solo sentito rumore e ho visto che la micia scappava via; sono andata a controllare e ho trovato a terra un libro che avevo posato sulla macchina per cucire.
Lara quel giorno è stata piuttosto tranquilla, ma l'ho attribuito alla giornata uggiosa; anche gli altri l'hanno trascorsa in gran parte a riposare.

Passano ancora alcuni giorni e sollevandola per metterla sul tavolo sento una strana sporgenza del petto, come fosse la punta del nostro mignolo.
La porto dal vet che dapprima prospetta un tumore, ma la gatta ha poco più di un anno, è improbabile.
Dalla radiografia infatti non risulta alcun sospetto di neoplasia; il responso è chiaro e inequivocabile: "costola rotta" e me la indica sulla lastra che mi consegna.
E lì capisco come ha fatto Lara a farsi male: è caduta dalla sommità della credenza impattando contro la maniglia della finestra, era quello il rumore che avevo sentito; poi correndo via deve aver fatto cadere a terra il libro.
Torno a casa con la micia; guardo e riguardo la radiografia, qualcosa non mi convince non capisco dove sia la costola rotta, per quanto mi sforzi non la vedo, per me sono tutte a posto.
Vabbè, è vet, io no, saprà ben cos'ha visto e non ci penso più (o meglio, ogni tanto mi torna ancora alla mente e continuo a non essere persuasa da quella diagnosi, neppure a distanza di anni).
Nel frattempo che passavano i giorni, le settimane, pian piano quella sporgenza diventava sempre meno evidente, finché mi accorgo che è scomparsa del tutto.
Un giorno casualmente incontro per strada il vet e gli dico che quella cosa non c'è più; impossibile, mi risponde, la costola è staccata dallo sterno e non si riattacca da sè.
E vabbè...
L'unica cosa che mi interessa è che la micia stia bene.

Passano gli anni e arriviamo ai primi di questo settembre 2023.
Casualmente capito sul sito della libreria universitaria e la mia attenzione è catturata da un libro: "Atlante di anatomia del cane e del gatto".
Guardo il prezzo, poi faccio un po' di ricerche per vedere se riesco a trovarlo da qualche altra parte a costo inferiore.
Infatti lo trovo su Macrolibrarsi, dove c'è lo sconto del 15% per tutto il mese, e naturalmente lo compro.

Mi arriva il giorno seguente; sono quasi tutte radiografie, disegni, immagini di preparati anatomici.
E finalmente capisco cos'era quella sporgenza: il processo xifoideo, gonfiatosi e infiammatosi a causa del violento trauma nell'impatto contro la maniglia della finestra.
Il veterinario come come ha potuto non essere stato in grado di riconoscerlo? Come ha potuto scambiarlo per una costola rotta?
E questo è un altro colpetto che mina la mia fiducia nella categoria.

Capitano tutte a me? Non credo proprio. E' che me ne accorgo, tutto qui.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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