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Vecchio 25-05-2022, 09:09   #7
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alimiao
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Predefinito Re: Soffio cardiaco cucciolo

Io distinguerei quello che è un dovere dell'allevatore (sancito dalla legge) e quello che invece sarebbe opportuno dal punto di vista umano/personale...

Non ho assolute certezze al riguardo quindi attendo la conferma di Morghi che è allevatrice esperta. Basandomi sulla mia esperienza (ho 2 gatti di razza), credo sia dovere dell'allevatore:

- cedere il gattino in buona salute e accompagnato da certificato di buona salute firmato da un veterinario + libretto sanitario
- fare 2 vaccinazioni (la terza è a carico del proprietario di solito)
- redigere un contratto in cui si stipula la cessione del gatto (anche se poi si paga in contanti)

Il pedigree di solito viene emesso dopo certificato di avvenuta sterilizzazione (suppongo che il tuo gattino sia da compagnia e non da riproduzione, giusto?) e a me ad esempio è stato fatto avere dopo molti mesi.

Tu dici "Ero più contenta se il piccolo era sano .. perché so cosa significa avere un animale malato , oltre il danno economico, la sofferenza emotiva immensa."... ma un soffio al cuore asintomatico non mi pare debba per forza sfociare in patologia cardiaca? I gatti di razza sono tendenzialmente più delicati di salute rispetto ai mici di strada, e gli sphynx in particolare. Capisco che dover fare controlli specialistici sia una spesa non indifferente, ma se l'anomalia cardiaca in questione (che non è detto che poi si trasformi in patologia e speriamo di no) non dipende da cause genetiche ereditarie, ti sarebbe potuto capitare anche con un gatto preso in gattile, o no?

Fra l'altro, non mi hai risposto alla domanda se in allevamento hai visto i genitori del gattino e se ti sono stati mostrati esami cardiologici dei genitori che escludessero problemi genetici (HCM ecc?)

A mio parere, l'allevatore non è tenuto a rimborsarti le spese mediche presenti nè future, a meno che si accerti una patologia dovuta a cause genetiche. Il fatto che ti abbia proposto di restituire il micetto, che tu hai preso molto recentemente, potrebbe anche essere interpretato così: siccome di solito gli allevatori vogliono il bene dei cuccioli, e vedendo che tu sei in difficoltà ad avere un gatto con soffio al cuore (parli di danno emotivo ed economico dopo una visita da 150 euro), lui magari ha pensato che tu non possa gestire questa situazione al meglio in futuro, nè dal punto di vista emotivo nè economico (non nel senso che sei cattiva, non è un giudizio, ma non siamo tutti uguali e tu magari non te la senti di farti carico di questo problema). Riprendersi il micetto finché è ancora giovane allora forse sarebbe un modo per venire incontro a te (toglierti da questo "fardello" emotivo ed economico e da un futuro incerto).

Io ti dico la mia storia: ho preso due gatti da un allevatore, uno di questi dopo pochi mesi ha avuto una dermatite allergica atopica fortissima, ho speso centinaia di euro fra visite veterinarie, medicinali, cibo medicati, e poi mi è stato detto che questo gatto è allergico al cibo industriale e deve fare una dieta casalinga (preparata da me con carne e integratori) a vita. Oltre all'esborso economico dovuto al fatto di dover comprare carne "vera", pensa al tempo che ci impiego a prepararla, all'organizzazione, al fatto che devo essere a casa per dargli da mangiare... un bel grattacapo, sia economico che emotivo.

L'allevatore si era detto molto dispiaciuto del fatto e si era offerto di contribuire alle spese economiche delle visite veterinarie, anche se non era affatto un suo dovere... io non ho accettato in quanto appunto, non era suo dovere e mi sarebbe potuto capitare anche con un gatto di gattile... quando acquistiamo un animale, così come quando lo prendiamo in gattile, stiamo prendendo un essere vivente, con tutte le incognite del caso... Certo, sarebbe meglio che fosse sano, ma se è malato, ce lo dobbiamo tenere così...
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