Discussione: La città dei gatti
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Vecchio 26-04-2018, 12:40   #28
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Aletto
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Predefinito Re: La città dei gatti

Darwin è tuttora un cantiere aperto, ci sono molte persone che lo studiano attentamente approfondendo ed altrettante che prendono altre strade
I nuovi filoni di ricerca portano a una teoria dell’ "evoluzione estesa" come già disse tempo fa Stephen J. Gould, che è "darwiniana nel suo nucleo, ma più allargata e pluralista."

Tutti attingono da quello studioso scomodo che intuì che sarebbero volute generazioni per la comprensione della sua teoria. Al suo amico Huxley in una lettera dice: "calma, prudenza, ci vorranno generazioni, secoli, prima che la gente metabolizzi questa teoria.....che l'evoluzione non preveda alcun disegno è molto dura da accettare perché è troppo potente l'influenza del fraintendimento intenzionale"
Nel frattempo la scienza è andata avanti, tuttavia Darwin è ancora un cantiere aperto, ed è giusto che sia così

Pievani risponde così a Fodor e Piattelli Palmarini
Perché vi sia teoria rivale, i fattori interni dovrebbero render conto degli innumerevoli fenomeni che la teoria esistente sa spiegare, aggiungere fatti nuovi e ottenere tutto ciò adottando principi non riducibili a quelli darwiniani: una triplice sfida assai impegnativa. Nel libro prevale la pars destruens.
Gli « errori dei neodarwinisti» discenderebbero dall’aver inteso la selezione e l’adattamento come leggi universali, e inconfessabilmente finalistiche.
Le ricerche empiriche future stabiliranno se è alle porte un probabile darwinismo riveduto, oppure qualcosa di interamente nuovo, o viceversa un restyling superficiale. Il libro ha comunque il merito di evidenziare l’inconsistenza di quell’ «adattazionismo» caricaturale che alcuni storici e filosofi vorrebbero applicare a ogni campo dello scibile, di recente persino agli orientamenti politici. Ma l’obiettivo polemico passa dagli eccessi della psicologia evoluzionistica all’intera logica dell’evoluzione. Gli autori dedicano l’apertura a una netta presa di distanza da qualsivoglia dottrina del «Disegno Intelligente». Un gesto di chiarezza, che forse tradisce il timore che i presunti «errori di Darwin» siano strumentalizzati dai creazionisti: ma questa visione strutturalista sarebbe altrettanto integralmente naturalistica, oltre che più meccanicistica, di quella darwiniana. E’ utile quindi distinguere un’opposizione argomentata, per quanto difficilmente condivisibile sia, dalle polemiche di detrattori che usano ancora slogan ottocenteschi. La differenza sta proprio qui: in quanto scienza alle prese con i fatti, la teoria dell’evoluzione si sta evolvendo.
Telmo Pievani


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