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Vecchio 17-09-2020, 18:04   #11
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Zampetta16
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Predefinito Re: La PAURA nei nostri amici, ma anche in noi

Aletto, a me piace che tu esponga le tue conoscenze in vari ambiti, mischiandoli diciamo, sono sempre attinenti al tema, arricchiscono e ampliano la "spiegazione" che è sempre data, quando si tratta di esseri viventi, da tantissimi fattori e meccanismi che si intersecano.
Leggo con grande interesse e cerco di capire.
Ma ad esempio la chimica del cervello non la conosco e così oltre un certo limite, mi perdo!

Il TOTE lo ricordavo vagamente, così l'ho riletto
https://www.micimiao.net/forum/showthread.php?t=123669

Il tuono, il forte acquazzone, terrorizzavano Obama.
In cortile, sotto il camino. In sala, sotto la poltrona. Bloccato, occhi sbarrati, pupilla dilatata.
Ci dispiaceva vederlo così ma non abbiamo mai fatto nulla perché non sapevamo che fare... lo lasciavamo stare, tranquillo.
Col tempo, la paura si è ridotta. La prima reazione rimane nascondersi, la postura del corpo fa pensare allo stato di attesa/allarme ma non al terrore, ora dopo poco esce dal nascondiglio, rimane allarmato ma non bloccato/nascosto.
Con Drolla è diverso, l'esempio del rumore, lei è sdraiata, solleva il capo, drizza le orecchie, ci guarda e la maggior parte delle volte si tranquillizza e torna a sonnecchiare.

Quote:
Ma non dobbiamo intervenire per mischiare volontariamente cose di cui non conosciamo gli effetti, soprattutto per quel che riguarda la paura in una specie che ha come punto di forza l'essere solitaria. Diverso sarebbe per il cane.
Ecco, sul gatto in solitaria, io però noto un'interazione tra i due gatti in alcune situazioni di allarme.
I nostri gatti convivono in modo pacifico ma tenendo le distanze tra loro.
Ma quando c'è una situazione di allarme/potenziale pericolo, osservano l'altro, soprattutto Drolla. Se Obama si mostra in allarme, orecchie basse, corre verso giardino/cortile, spesso lei lo segue e controlla la situazione. Mi pare però capiti solo quando anche lei ha percepito qualcosa, una qualche "anomalia".
E' come se Drolla avesse questa *non so come definire* predisposizione a osservare "la famiglia" attorno a lei - noi e Obi - come parametro per valutare la situazione, la "gravità" della situazione.

Può avere senso?
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