Quote:
Originariamente inviato da Aletto
Via breve=l’emozione non va alla corteccia, si ferma al sistema limbico
Via lunga=l’emozione non si ferma al sistema limbico e va alla corteccia
Il resto domani perché sono al lavoro, scusami
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Eh no, non funziona così...
Una volta che si mi si accende la scintilla dell'interesse, della curiosità, non posso fermarmi di botto e aspettare
Ho letto qualcosa, in sintesi e impreciso, del "cervello emotivo" e provo ad andare avanti.
Dunque, l'elaborazione "eseguita" nella corteccia, dovrebbe portarmi a non avere paura.
Torniamo al gatto di prima, diciamo che è lo stesso gatto nel suo percorso dal solo sistema limbico alla corteccia.
Fase 1- Sente un tuono, ha paura, si nasconde, continua ad avere paura
Fase 2 - Sente un tuono, ha paura, si nasconde, smette di avere paura, ha elaborato che quel tuono non ha alcun effetto nel suo nascondiglio.
Fase 3 - Riesce a elaborare, grazie all'esperienza, grazie all'osservazione dell'ambiente circostante, che quel tuono non produce alcun effetto in tutta la casa, la corteccia gli "spiega" che non c'è motivo di avere paura.
Quindi sente il tuono e rimane tranquillo, nel punto in cui si trova.
Se il gatto vive all'aperto però la risposta "più corretta", perché l'esperienza è diversa, dovrebbe essere tuono -> spesso comincia a piovere/c'è un acquazzone. Quindi cerca un riparo o è pronto ad andarci per evitare di ritrovarsi sotto la pioggia.
Ora la smetto, giurin giurello, e aspetto te domani, Aletto