Discussione: Gatta scappata di casa
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Vecchio 30-04-2019, 09:10   #20
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Aletto
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Predefinito Re: Gatta scappata di casa

Ciao damasco, se non fosse successo l'altro ieri sarebbe successo un altro giorno qualsiasi. Non penso quindi ad una situazione infelice o favorevole per un suo ritorno perché incontrare Bali era solo uno degli eventi probabili, Bael sa che lì da qualche parte c'è Bali e la vede come la peste, ha saggiato la sostenibilità del fatto in una situazione di fame (forse, non possiamo esserne certi) e non dimentichiamo la competitività di Bali in merito al cibo. Bael non intende competere per il cibo perché filogeneticamente il gatto consuma da solo le piccole prede che cattura e non è disposto a condividerle con i consimili. Bali per questo consuma anche il cibo che non è suo (se non ricordo male), sono due facce della stessa medaglia.
Per questo è meglio che i gatti mangino ognuno per fatti suoi.
In casa inevitabilmente e involontariamente sfidiamo l'adattamento evoluzionistico del predatore solitario (per inciso, in questo caso adattamento inteso come ad+aptus ossia idoneo ad essere ecc), col risultato che se non lo vediamo nel contesto stesso, si rileva facilmente due o tre ore dopo, due o tre giorni dopo e via dicendo, mentre entrano in competizione tra loro per un nonnulla e ci chiediamo come mai e le consideriamo zuffe o evitamenti di poca importanza.

Non ho letto gli studi a cui ti riferisci, ma ci considero come facenti parte del territorio sotto forma di vita ma non di vitale importanza. Certo, per un gatto nato e/o cresciuto in casa, siamo più importanti in quanto manca di competenze.
Nonostante gli etologi asseriscano che anche un gatto vissuto sempre in casa sia in grado di riprendere la sua vita da felino solista -ed questo consiste il concetto di "domesticazione in corso"-, personalmente non ho nessuna voglia di metterli alla prova e, alla Enzo Jannacci, vedere di nascosto l'effetto che fa.
E' vero che assieme ad altre motivazioni assecondiamo la loro motivazione et-epimeletica ed è anche vero che nella loro espressione di socievolezza probabilmente ci preferiscono ai loro consimili, ma il loro territorio deve essere sicuro ed affidabile secondo i loro canoni, con margini di variabilità gestibili secondo la storia formativa di ognuno di loro.
La soggettività è flessibile ma ad un prezzo per loro considerato ragionevole e la ragionevolezza varia al variare dell'ontogenesi. Entrano perciò in ballo molti altri fattori che qui sarebbe impossibile valutare.
La socievolezza del gatto che si esprime con la convivialità è questione di territorio, ossia di sicurezza ed emozioni che affiorano in quello spazio


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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