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Vecchio 15-04-2019, 08:17   #15
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Aletto
Supergatto
 
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Predefinito Re: Morgan perennemente nell' armadio

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Originariamente inviato da Malinka Visualizza Messaggio
A questo non avevo pensato.
Magari piuttosto di una socializzazione eterospecifica sbagliata come potrebbe aver avuto Morgan prima dell'adozione sarebbe stata meglio nessuna socializzazione? Una differenza, semplificando banalmente, come quella che corre tra il disegnare su un foglio bianco o su uno già pesantemente scarabocchiato?
Guarda, dal punto di vista foglio bianco -anche se è comodo da immaginare- direi di nì. E' un terreno scivoloso ed abbandonato da tempo semplicemente perché nessun animale (includo sempre anche noi) alla nascita è un foglio bianco, le sue potenzialità sono racchiuse nella filogenesi che si ampliano nel processo ontogenetico che è formativo più che informativo.
Sotto questo punto di vista intervenire su un foglio scarabocchiato significa intervenire su un processo ontogenetico già avviato e strutturato, mentre intervenire su un foglio bianco non è possibile perché non esiste: il gatto è già gatto fin dalla vita prenatale.
Boh, mica so se mi sono spiegata

Nessuna socializzazione direi proprio di no. Per il gatto, proprio perché non è un animale sociale e soprattutto non è neppure così domestico come pensiamo, quella finestra tra la 2° e la 7° settimana di vita rappresenta l'apice della sua apertura all'esperienza alla socialità interspecifica e non solo, dopodiché inizia ad aver paura di tutto quello che non conosce. Prosegue la sua vita come solista per poter badare a se stesso.
In realtà la 7° settimana è anche ottimistica come previsione di una corretta socialità secondaria, per alcuni individui tale finestra è anche più ristretta, ed oltre i tre mesi di vita la socialità interspecifica diventa quasi impossibile. Inoltre, che sia primaria o secondaria, una corretta socializzazione non dà alcuna garanzia di una successiva amichevolezza da parte loro.

Anche i miei gatti si rintanano quando entra in casa qualcuno, anzi lo fanno fin da quando sentono il citofono. Quella non è mancanza di socializzazione, ma per loro è il preludio di un'invasione di territorio alla quale sanno di non potersi opporre.
Ricorderò sempre che quando entrò in casa un mio amico etologo, rimase in ingresso fermo a parlare con me quasi sottovoce per un tempo che per me fu eterno. Ma lo fece per non dar loro la sensazione di invasione di territorio ed aspettò fino a che non furono loro ad avvicinarsi a lui. Questo non possiamo pretenderlo da chiunque, la nostra specie è ospitale e si aspetta di essere ospitata, e ci rimettono i gatti.

Per smentire il fatto che i miei post sono brevi, ti dico anche che la scarsa o mancata socializzazione è sicuramente fonte di stress se sono costretti alla convivenza nei mq ben perimetrati delle nostra case. Se non sono socializzati ci temono.

Non ricordo se ho già raccontato questa esperienza che però riguarda il cane:
stavo tornando in aula e la docente veterinaria vedendomi mi dice: continua a camminare, vieni, non voltarti, fai come se nulla fosse
Arrivata mi si affianca un cane lupo tenuto al guinzaglio che poi mi dà le spalle con la coda tra le gambe. Lo guardo e vedo che c'è qualcosa di inusuale proprio nella sua conformazione anatomica delle zampe e dei piedi. Chiedo allora:quanto ha? Sei mesi. Penso che strano un cane di sei mesi con questo atteggiamento
Entriamo in aula, cane lupo al guinzaglio incluso. La docente che oltre ad essere veterinaria ed etologa è anche educatrice cinofila della SIUA è abituata a tener lezione camminando avanti e indietro, ad un certo punto dice: è meglio che mi sieda così lui (il cane lupo) è più tranquillo. Dopo un po' dice alla ragazza che lo teneva: non lo vedo a suo agio, si sta innervosendo, è meglio per lui se lo porti fuori.
Io pur stando lì non avevo notato nulla, ma lei sì, vabbè è il suo mestiere e io di cani ne capisco poco.
Morale, non era un cane lupo ma un lupo cane di prima generazione, per il 50% scarsino socializzato con l'uomo e per la restante % non socializzato. Questo gli dava paura insofferenza e stress alla presenza dell'uomo.
Un animale non socializzato soffre la presenza imposta dell'uomo


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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