Discussione: La storia di Totò
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Vecchio 19-12-2019, 09:31   #1
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Leny
Gattone
 
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Predefinito La storia di Totò

Mesi da vi ho raccontato in maniera poco approfondita come sono arrivati da me Ciro e Totò, ma volevo soffermarmi sul ritrovamento di Totò, che è stato quello un po' più "sofferto".
Il primo dei due ad arrivare è stato Ciro, ritrovato sul cancello confinante tra la mia proprietà e l'orto del vicino. Questo micetto, tutto sporco, magro e con gli occhi pieni di pus si lascia prendere subito e sin dai primi momenti si è mostrato dolcissimo e socievole. Ovviamente ci furono liti furibonde con mia madre che non voleva saperne di prendere altri gatti, ci furono urla, pianti di disperazione, un putiferio insomma, ma alla fine mi permise di tenerlo a patto di mandarlo fuori quando sarebbe stato più grande (la sua idea iniziale era proprio di farlo stare solo fuori).
Ciro fu trovato di mattina e, durante il pomeriggio, sentii i miagolii disperati e ripetuti di un altro micio. Anche mia madre li sentii e mi vietò categoricamente di andarlo a cercare. Tuttavia, dopo poco, Totò raggiunse lo stesso punto in cui trovammo Ciro, però è un punto pericoloso per un micetto perché questo cancello è tipo "sospeso nel vuoto" (difficile da spiegare, ma in poche parole il micio sarebbe potuto cadere e farsi un po' male, ma l'altezza comunque non era fatale) e quindi mia madre mi disse di spostarlo da lì ma guai se lo avessi portato a casa. Provai a spostarlo, ma Totò si spostò da sé perché scappò via. Poco dopo riapparse nello stesso punto e il caso volle che una vicina con la sua bambina, attratte dal miagolio, si presentarono lì vicino cercando di prendere il micio perché avrebbero voluto adottarlo. Mi adorerai ad aiutarle nella cattura, ma Totò era inavvicinabile e aggressivo e ci arrendemmo. Quella sera io uscì col mio ragazzo e, tornata a casa, mio padre mi fece vedere che Totò era di nuovo lì, su quel cancello, e insisteva perché lo prendessi. Io ero indecisa, sapevo che mia madre sarebbe andata su tutte le furie e temevo non mi facesse tenere nessuno dei due mici, inoltre conosco mio papà perché lui alle spalle di mia madre mi asseconda ed è ben lieto di accogliere mici, ma davanti a lei si schiera dalla sua parte come se lui non c'entrasse nulla, incolpandomi di mancanza di rispetto. Mi disse "dai prendilo, non puoi lasciarlo lì da solo. Poi gli cerchi un'adozione" e allora lo presi. Ovviamente mia madre si infuriò, altre urla e pianti ecc ecc. Andai da quella vicina interessata al micio, ma non lo volevano più, misi annunci su gruppi di aduzione vari, sparsi la voce tra i miei amici, ma niente. Confesso che non vedevo l'ora che questo micio se ne andasse perché dovevo sorbirmi le ire di mia madre, spendevo il doppio dei soldi per curarli e sfamarli entrambi (ricordo che avevano la rinotracheite quando li trovai) e in più il micetto era un piccolo selvaggio che ringhiava e soffiava come una piccola belva e non si lasciava avvicinare.

Alla fine Totò è rimasto con noi. Dormiamo insieme, mi fa le fusa, mi ciuccia le labbra e ama passare il tempo in braccio, sulla mia spalla, mentre mi aggiri per casa. Mentre sto scrivendo, è accoccolato col muso accanto al mio viso e benedico il momento in cui mio padre mi convinse a prenderlo.
Ovviamente adoro anche Ciro, solo che Ciro mi ha conquistato sin da subito e non mi stupisco dell'amore che provo per lui perché l'ho adorato sin dal primo momento in cui l'ho preso tra le mie mani. Totò invece è stata una rivelazione, mi stava un po' antipatico, sebbene volessi comunque aiutarlo e trovargli una casa, e quando lo guardo penso che il destino ha proprio voluto che prestissimo insieme.
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