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Vecchio 08-03-2017, 07:36   #98
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Aletto
Supergatto
 
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Predefinito Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?

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Originariamente inviato da Jamis Visualizza Messaggio
Magari sono sembrata un po' "fredda" nella mia esposizione, provo ad aggiungere un pezzetto.
Nella gerarchia del mondo, ritengo che l'essere umano si trovi un gradino sopra gli animali: nella lotta evolutiva, abbiamo sviluppato delle armi uniche al mondo per poter sopravvivere, perché, in un modo o nell'altro, abbiamo scommesso tutto su una caratteristica che ci rende diversi dalle altre creature. Non nego che gli animali (persino le piante) abbiano tutti a loro modo una forma più o meno sviluppata di intelligenza, un'intelligenza molto pragmatica che utilizzano ogni giorno per sopravvivere e fare cose che gli altri non sanno fare; ognuno a suo modo ha trovato la propria nicchia nella quale prosperare.

Quello a cui abbiamo dato vita noi esseri umani ci differenzia nettamente dagli altri esseri viventi: abbiamo creato civiltà (non esiste una civiltà degli scimpanzé, per quanto siano a noi affini, né una civiltà dei gatti, per quanto io spassionatamente li ami), abbiamo sviluppato una capacità di pensiero astratto e di intelligenza uniche al mondo.
Ma, per citare un film, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Credo che questa nostra capacità così incredibile e "superiore" chieda in cambio un pegno molto importante, e cioè una responsabilità verso la vita (intesa nel senso più ampio) che a nessun animale o a nessuna pianta viene chiesta. Tanto è grande la nostra capacità di fare bene, tanto ahimè lo è di fare male - e spesso prevale la seconda a scapito della prima - perché poter scegliere implica necessariamente che le opzioni siano almeno due e non una soltanto.

Io penso davvero che l'uomo, grazie all'enorme privilegio che gli è concesso, abbia il dovere morale di farsi custode del mondo, accogliendolo nelle sue imperfezioni e cercando di farlo tendere all'ideale che, in quanto esseri umani, siamo capaci straordinariamente di immaginare. Fra le altre cose, questo per me vuol dire ridurre la sofferenza al minimo (eliminarla temo non si possa, è insita nella natura stessa) e rispettare il valore della vita, soprattutto di quella che permette a noi di esistere, che sia quella dell'animale che si mangia o quella dell'animale che viene sacrificato per la ricerca.
Non riesco ad essere d'accordo con te perché ritieni che la specie umana sia superiore. A quale altra? Ogni specie ha la sua superiorità e specializzazione.
Abbiamo inventato armi perché la natura non ci ha dotato di denti acuminati, artigli, forza necessaria, ali per vedere dall'alto e scendere in picchiata sull'obbiettivo ecc, allora abbiamo inventato protesi che tuttora non sappiamo gestire granché.
La nostra civiltà e cultura è sorta e progredita grazie alla vicinanza ed all'assimilazione di quella degli altri animali
http://www.filosofia.rai.it/articoli...1/default.aspx (spero si apra). La filosofia è concreta
Parli di gerarchie e gradini quando già Darwin disse che non è il più intelligente che prevale perché ogni animale è intelligente, quello che importa e prevale è il ruolo di ogni specie.
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Originariamente inviato da violapensiero Visualizza Messaggio
Non credo che l'uomo abbia davvero mai pensato di avere responsabilità verso il mondo in cui vive. Credo che lo abbia sempre allegramente e spaventosamente depredato e sfruttato, questo mondo, e gli animali.
Gli uomini provano empatia verso i loro simili se sono educati a farlo, da strutture esterne, culturali soprattutto. Lasciati liberi, gli uomini non pensano che a soddisfare i loro bisogni primari e basta, come si evince dai comportamenti delle nuovissime generazioni...il divertimento normale nella mia facoltà è quello di togliere ogni telecamera e pc nuovi esistenti nelle aule, senza nessun motivo..
Nessuna società animale ha mai promosso leggi o attuato comportamenti atti ad uccidere i nuovi nati(a meno che non siano di maschi dominanti altri, come fanno i leoni, e forse i gatti in alcune situazioni).
Nessun animale vende gli organi dei suoi simili abortiti o appositamente uccisi per questo...
Alla sensibilità umana credo poco, sinceramente.
Spero che in futuro si arrivi alla produzione di cellule in vitro, come quelle che si stanno studiando per evitare la macellazione degli animali ad uso alimentare. La bistecca che compreremo in futuro crescerà come tessuto, e non come organo, in una capsula di Petri gigante...non sarà irrorata da un cuore, e non sarà collegata ad un cervello.
Nel mentre, dobbiamo seguire i protocolli odierni. Sperando che siano attuati in modo esemplare, ma anche di questo, non ho sicurezza.
Per minimizzare ogni problema, la mia preoccupazione è di prendere meno medicine possibili. Preferire l'omeopatia quando si può, anche se a me personalmente quest'anno non ha fatto nessun effetto...
Si abbandonerà la sperimentazione quando non sarà più economicamente conveniente rispetto ad altro.
Spero e prego che la convenienza cessi al più presto...
Sono molto più vicina a questo modo di pensare anche se ripongo più fiducia nell'uomo


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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