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Vecchio 09-06-2019, 23:29   #2
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Malinka
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Predefinito Re: L'inserimento, il comportamento dei gatti ed il nostro

Non ho mai neppure tentato un inserimento graduale e penso proprio che mai lo farò; per come la vedo io, per come sono fatta, per il mio modo di sentire, è un sistema che "mortifica" i soggetti coinvolti riducendoli a poco più di oggetti animati, perché tiene in scarso conto che sono individui pensanti perfettamente in grado di autodeterminazione e non dei simil peluche viventi e un po' tontoloni per cui di norma è sufficiente esporli a ripetizione a determinate situazioni e stimoli (tipo il classico vedersi attraverso una rete o altra protezione che eviti il contatto fisico diretto) per abituarli alla reciproca presenza e arrivare a ciò che noi umani desideriamo e cioè che si accettino reciprocamente e convivano serenamente.

Questo metodo poi non tiene conto del fatto che se a pelle c'è subitanea, anche se per noi umani apparentemente inspiegabile, istintiva antipatia, non sarà certo il vedersi e odorarsi fino alla nausea che farà cambiare idea ai soggetti coinvolti.
Ringhiare, soffiarsi o tirarsi zampate come hai detto può nascere da ansia, paura, senso di minaccia, ma secondo me a volte può anche essere un semplice e istintivo rifiuto dell'altro, per gli stessi motivi di fondo per cui (non per antropomorfizzare il gatto) anche a noi umani può succedere la stessa cosa. Come per dire che se mi stai profondamente sulle palle di primo acchito e senza motivo apparente, mi starai sulle palle anche fra cent'anni.

Da sempre faccio inserimenti diretti e vanno a buon fine, ma certo non è merito mio, fanno tutto loro da soli...e mai cistiti, comportamenti compulsivi e tutta quella serie di problematiche che hai elencato. Segno quindi che si trovano bene insieme, altrimenti qualcosa di sgradevole per loro e per noi succederebbe di sicuro.
Certo c'è il gatto più socievole e desideroso di contatto felino, estremamente propenso ad accettare le novità e c'è quello a cui servono diversi giorni, anche qualche settimana.
Per esempio Marino e Yuri accettano letteralmente all'istante qualunque gatto nuovo; il primo vorrebbe subito giocare e invita, il secondo cerca subito di coccolarsi il nuovo venuto; è successo anche con l'ultima arrivata, Lara.
Remì invece è timoroso di natura e gli ci vuole un po' più di tempo, ma d'altra parte è figlio di ex feral (MiIla) e chissà cosa mai lei gli ha trasmesso geneticamente; poi quando si scioglie nessuno lo ferma più, fa certe corse sfrenate con Lara!
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