Visualizza messaggio singolo
Vecchio 19-02-2019, 15:19   #29
Profilo Utente
Aletto
Supergatto
 
Utente dal: 12 2014
Paese: Roma
Regione: Lazio
Sesso: Donna
Gatti: 3
Messaggi: 9,417
Predefinito Re: L’incredibile intelligenza del gatto

Quote:
Originariamente inviato da Muset2005 Visualizza Messaggio

Il primo è questo:

"La trasformazione del gatto da sterminatore stanziale a compagno e coinquilino è recente e rapida, anche se, soprattutto dal punto di vista felino, ancora incompleta. I proprietari attuali richiedono al gatto delle qualità diverse da quelle che sarebbero state normali un secolo fa. In un certo senso, i gatti devono ancora venire a patti con la loro popolarità, da poco acquisita. La maggior parte delle persone preferirebbe che i loro gatti non uccidessero uccellini indifesi o topi, e coloro che sono più amanti degli animali selvatici che di quelli domestici dichiarano che gli istinti predatori dei gatti andrebbero repressi. In realtà, attualmente i gatti sono più osteggiati di quanto non sia mai accaduto negli ultimi duecento anni."
Grazie Muset2005 per questi spunti di riflessione
Intanto credo che in questi 3 punti che hai riportato ci siano le derive relazionali tra noi ed i gatti, in pratica penso che molti noi, intendo nel mondo in generale (esclusi veramente pochi), non sanno chi sia il gatto, cosa significhi essere gatto, anche se lo conoscono fin da quando erano bambini e li hanno avuti in casa da sempre.
E' vero che è in corso una demonizzazione -non nel senso medioevale- del gatto perché è un predatore, un concetto difficile da mandar giù, gli attribuiamo la colpa di mettere a rischio altre specie, ma anche perché abbiamo deciso che vanno sterilizzati a tappeto il che, su vasta scala (mondiale), contribuirebbe ad una decimazione della specie qualora ci riuscissimo


Quote:
Originariamente inviato da Muset2005 Visualizza Messaggio
Il secondo:

"I gatti devono ancora sviluppare quell'entusiasmo ottimista verso il contatto con i propri simili tipico dei cani. Ecco perché molti mici passano l'intera vita a evitare il contatto con altri consimili. Allo stesso tempo, i proprietari li obbligano, senza saperlo, a convivere con felini dei quali non hanno motivo di fidarsi: potrebbero essere i gatti del vicinato, oppure un secondo gatto che viene preso in casa "perché si facciano compagnia"".
Qui penso che alcune specie si sono evolute raffinando il sistema della vita sociale ed altre si sono evolute per vivere una vita non sociale e raffinando il sistema di vita solitaria. Ambedue hanno pregi e difetti, per esempio chi vive in società è protetto dalla stessa ma deve scendere a compromessi, chi vive una vita da solista non è protetto da nessuno se non da se stesso, in compenso dal punto di vista sociale non deve barattare nulla con nessuno.
Noi siamo animali sociali ed estendiamo questa caratteristica di specie anche a chi non lo è.

Non penso che i gatti potranno mai essere entusiasti di incontrare un consimile. Non hanno dovuto sviluppare molti comportamenti che nei millenni hanno modellato il dna per esprimere la socialità e lo stile di relazione che ogni specie offre all'uomo dipende dallo stile sociale della specie stessa, così come noi offriamo al gatto lo stile di relazione della nostra specie. Non sappiamo cosa significhi essere un solista perché anche il meno sociale tra noi ha a che fare con la nostra società da migliaia di anni

Quote:
Originariamente inviato da Muset2005 Visualizza Messaggio
E infine il terzo, che è stato il concetto che mi ha incuriosita a proseguire in una lettura interessante, stimolante e che mi sta aprendo gli occhi sul mio animale preferito:

"Rischiamo di pretendere dai nostri gatti più di quanto ci possano dare. Ci aspettiamo, da un animale che da migliaia di anni ci aiuta a tenere a bada i topi, che ora abbandoni il suo stile di vita perché abbiamo iniziato a trovare sgradevoli o inaccettabili le conseguenze. Ci aspettiamo anche di essere liberi di scegliere compagni di vita per il nostro gatto, senza considerare le sue origini di animale solitario e territoriale. Sembra che si tenda a pensare che, essendo i cani flessibili nella loro scelta di compagni canini, anche i gatti debbano essere altrettanto tolleranti nei riguardi di qualsiasi relazione imponiamo loro, e unicamente perché così vogliamo."

Aspetto i vostri pareri
In effetti questo terzo punto è la ciliegina sulla torta
Vorremmo che i gatti cambiassero stile di vita e lo facciamo in tutti i modi, alterandone l'alimentazione, l'habitat, cinomorfizzandoli, portando in casa altri gatti, mettendo le pettorine, sgridandoli se salgono su un mobile, se fanno cadere oggetti......

Il nostro rapporto con i gatti è veramente strano. Cosa desideriamo dal gatto? Cosa siamo in grado di offrire che vada oltre le nostre motivazioni di specie?

Ci sarebbero tantissime cosa da dire, per il momento questi sono i miei pareri


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto è collegato   Rispondi Citando Vai in cima