Discussione: Cosa mi vuoi dire?
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Vecchio 16-01-2024, 22:11   #45
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Iska
Gattone
 
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Predefinito Re: Cosa mi vuoi dire?

D'accordo, consideriamo pure il contesto storico-politico, i retaggi culturali e scientifici, la religione, però non ce la faccio proprio a considerarle come attenuanti.
E il fine non giustifica i mezzi.
Questi esseri mascheravano le loro tendenze sadiche, la loro assoluta mancanza di empatia, di compassione, sotto le spoglie dell'uomo di scienza, dello sperimentatore, del ricercatore.

Mi è capitato di vedere alcune foto dei poveri cani di Pavlov.
Ma come si può!!!
E che dire degli esperimenti dello statunitense Harlow negli ultimi anni 60, come il "pozzo della disperazione" dove relegava dei poveri macachi per studiare la depressione?
Harlow in un'intevista dichiarò anche: "Non ho alcun amore per loro(i macachi). Non mi piacciono proprio gli animali. Disprezzo i gatti, odio i cani"
Miserabile!

La macchina la usiamo solo una volta alla settimana.
Quando dobbiamo uscire, mi faccio sempre sentire da Iska, le parlo e sa che io sono lì, ma è più forte di lei, si spaventa ugualmente e schizza via.
Chissà, forse col tempo potrebbe non spaventarsi più così tanto, ma la vedo lunga, anche se parrebbe esserci qualche leggera avvisaglia di miglioramento.
Proprio stamattina siamo usciti, come al solito le ho parlato, ma lei come prevedevo è corsa via, ma devo dire con un po' meno foga del solito, senza stridore di unghie, senza pancia a terra.
Forse si sta rendendo conto che non è presagio di sventura.
Poi magari la prossima volta fuggirà di nuovo a razzo.
È presto per fare previsioni, staremo a vedere.

È la prima volta che ho a che fare con un animale libero e in salute, ma allo stesso tempo in difficoltà per il cibo e soprattutto che cerca un contatto con me e viceversa.
C'era Vanja, il "mio" micione libero e intero che veniva regolarmente a mangiare, ma lui conduceva la sua vita da gatto e io mi limitavo a fornirgli il cibo; infatti arrivava, mangiava e dopo alcuni minuti o anche subito, se ne andava per i fatti suoi.
Con gli altri miei pelosi è stato facile, erano tutti in difficoltà fisica, non sarebbero sopravvissuti se non li avessi accolti in casa e curati.

Qui di gatti ne ho sempre visti, passano in giardino o in cortile, ma non ho mai cercato un contatto con loro e neppure loro con me; ovvio che ci si osserva vicendevolmente, ma niente di più.
Io faccio parte del loro territorio; loro fanno parte del mio.

E invece con Iska è stato tutto diverso, per entrambe, e non so perché, è successo e basta.
Ed essendo la mia prima esperienza di questo tipo a volte mi sento non all'altezza della situazione come vorrei essere.
Però dal mio punto di vista è una bellissima esperienza e vorrei che lo fosse anche e soprattutto per Iska.

Scusa per l'ennesimo papiro, proprio non riesco a sintetizzare, è un mio grande difetto!


Iska la rossa dagli occhi di luna
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