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Vecchio 15-03-2019, 13:44   #33
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Malinka
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Predefinito Re: il gatto che vuole uscire!

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Originariamente inviato da pippiu Visualizza Messaggio
[...]il gatto ha compagnia 24/7 per giochi, coccole e ciottola sempre piena.[...]
Ma se ha sempre compagnia, perché dicevi che stava da solo 12 ore? Forse intendevi dire che tu sei fuori casa per 12 ore al giorno?

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Originariamente inviato da alimiao Visualizza Messaggio
Porsi dei dubbi è senz'altro corretto, (fra l'altro, sarebbe corretto anche porsi dei dubbi ogni tanto su come viviamo anche noi umani, ma questo è un altro discorso e si andrebbe OT), secondo me quello che non è tanto corretto è farsi venire questi dubbi del "il gatto in appartamento vive sacrificato, sarà giusto?" DOPO che si è preso il gatto, quando lui manifesta disagio, e come eventuale giustificazione per una ricollocazione. Cioè secondo me il dubbio è validissimo se ci spinge a migliorare il benessere del gatto, è meno valido se viene usato come giustificazione per un'esigenza umana.
Ad esempio: il mio gatto è un rompiballe, iperattivo, vuole sempre attenzione, vive in simbiosi e miagola di notte come un disperato. Io non ne posso più. Lo voglio ricollocare perchè non ce la faccio più e la mia qualità di vita (umana) è peggiorata a causa di queste problematiche. Secondo me in questo momento sto prima di tutto pensando al MIO benessere, e poi, come conseguenza, viene il dubbio del "forse sta soffrendo poverino, lo privo della sua libertà".

Sia ben chiaro, ripeto, io non sto giudicando nessuno, è perfettamente umano (UMANO!) essere stanchi di situazioni del genere e voler cercare delle soluzioni, anche la ricollocazione. Ma è importante essere onesti e capire quale è la motivazione che ci spinge (e ci fa venire certi dubbi). Se la motivazione è prima di tutto il benessere del gatto, secondo me ci sono tantissime cose che si possono fare per migliorare.. e infatti tu Babaferu quando li vedi assumere l'aria frustrata, prima ti fai venire un po' il dubbio se hai fatto bene a metterli in appartamento, ma subito dopo ti chiedi cosa puoi fare, non inizi a pensare di ricollocarli in un ipotetico Eden dove vivrebbero la loro vita da gatto libero.
Invece se la motivazione del dubbio parte da un'esigenza umana (sono stanco, non ce la faccio più, non è il tipo di relazione uomo-gatto che mi aspettavo e che volevo), allora si può pensare ad una ricollocazione, ma è importante tenere presente che è partita da un'esigenza nostra, non del gatto.
La penso allo stesso modo.

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Originariamente inviato da babaferu Visualizza Messaggio
Conosco una gatta di colonia che ha superato i 20 anni....
Abebe sarebbe invece morto in pochi giorni se non me lo fossi portato a casa.
Non esiste la verità assoluta, l'unico modo secondo me è continuare a interrogarsi e cercare di mettersi nel punto di vista dell'altro.
Concordo.
E cercare di migliorare l'ambiente di vita del gatto, per quanto ci è possibile.

Anch'io mi sono posta e mi pongo la domanda se i miei gatti sono contenti di stare qui.
Quando vedo che un micio non esce neppure se c'è la porta spalancata o se lo fa non va più in là di qualche metro, ne traggo le conclusioni.
Quando avevo portato un gatto in un luogo per lui migliore di una casa e che ben conosceva e invece era tornato di corsa fra le quattro mura domestiche, anche quella volta avevo preso atto della sua scelta e ne avevo tratto le conclusioni.

Anche qui per quanto mi è possibile cerco di arricchire l'ambiente in cui vivono, certo non mi illudo di aver ricreato il paradiso terrestre dei gatti, ma d'altra parte non posso fare di più.
Però non penso certo di aver loro rovinato la vita.

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Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
Perché non si pensa mai a quanti gatti stanno bene vivendo come la loro specie richiederebbe e si pensa solo a quelli spiaccicati e maltrattati?
Cosa significa prendersi cura al meglio del gatto?
Sembrano domande sceme?[...]
Quale sarebbero i gatti che vivono come la loro specie richiederebbe? Non penso che siano i gatti che vivono "liberi" in un contesto antropizzato come possono essere le nostre città e i nostri paesi; forse sono quelli che vivono in campagna più o meno accanto all'uomo, ma non con l'uomo.
La maggior parte delle persone che ha gatti, vive in contesti antropizzati, anche fortemente; logico che pensino ai gatti spiaccicati e tutto il resto; è quello che passa più frequentemente sotto gli occhi.
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