Un mio ex collega, grande gattofilo, mi raccontava spesso di una gattina siamese che aveva avuto in gioventù. Era una micina piuttosto minuta e, ovviamente, dormiva con lui nel letto.
Una mattina si svegliò con una strana sensazione: non trovava la micia, però ad un tratto realizzò che era proprio sotto la sua schiena (è un uomo ben piantato); allora si alzò di scatto, prese la gattina in mano e vide che penzolava inerte come uno straccetto.
Disperato si mise a piangere, chiedendosi perché doveva essere toccato proprio a lui di ucciderla... quando ad un tratto la micia, sempre stando appesa alla sua mano, prese a sbadigliare e a stiracchiarsi...