Visualizza messaggio singolo
Vecchio 08-03-2017, 09:30   #103
Profilo Utente
Malinka
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?

Quote:
Originariamente inviato da Malinka Visualizza Messaggio
Non paventatevi.
Ho letto olo ora le ultime pagine di meaggi; oggi tra lavoro e computer che mi ha fatto girare le palle...e non lo tiro giù dalla finetra è un miracolo, ho fatto una faticaccia a mettere inieme queto meaggio, costretta a fare dei continui copia incolla di ingole lettere.
Oltre alla lettera che che vedete mancante, ci ono imboli ed altre che non rieco più a crivere, per fortuna ono quelle che uo una volta ogni morte di papa ed anche alcuni numeri.
Probabilmente è un problema di contatti, domani provo col dioidante e e ancora non dovese andar bene, ci guarderò dentro.

Mi ono accorta olo ora, rileggendo il mio meaggio, che fra ora tarda e difficoltà di tatiera, non ho incollato tutto quel che dovevo incollare; è quello critto in verde.
cuate il caino.

Volevo precisare che non ho aperto questo sondaggio per la curiosità di vedere se avrebbero prevalso i contrari o i favorevoli o se ci sarebbe stato un sostanziale equilibrio delle posizioni.
Se questa fosse stata la mia intenzione, avrei l'impostato così:

I farmaci e gli alimenti dietetici utilizzati per la cura e la prevenzione delle patologie che possono colpire i nostri gatti vengono testati su "gatti da sperimentazione"
Sono favorevole
Sono contrario



Ho invece preferito ricorrere alle opzioni di voto che vi siete ritrovati davanti perché mi interessava vedere le reazioni dei partecipanti a domande così***************************, che senza dubbio avrebbero dato vita ad una discussione assai vivace ed articolata, come infatti è avvenuto.

Qualcuno si è chiesto che razza di domande fossero mai quelle, altri non si sono riconosciuti in nessuna delle opzioni proposte, come del resto capita in molti sondaggi, e pertanto si sono astenuti dal voto, come avrei fatto anch'io al loro posto; la maggior parte dei partecipanti, indipendentemente dall'essere contraria o favorevole alla sperimentazione, ha portato un contributo positivo alla discussione, evidenziando la difficoltà che tener fede alle proprie idee comporterebbe in una ipotetica, futura situazione concreta e non solo virtuale come ora, mettendo in luce i sentimenti contrastanti, i dubbi, le incertezze che emergerebbero.
Ci sono stati alcuni interventi intrisi di malcelata stizza.
Altri si sono spesi fino alla nausea (non la loro, ma forse di alcuni sì, e la mia certamente) per affermare e ribadire l'ignoranza (in senso etimologico) e l'incapacità di comprensione di chi la pensa diversamente, incaponendosi nel pretendere che gli ignoranti (in senso etimologico) si esprimano in scientifichese, affermando, ribadendo e straribadendo fino all'altrui sfinimento e con certezza granitica quella che è la Verità Assoluta, tanto che per un attimo ho pensato che una divinità suprema fosse scesa su questa terra e si celasse sotto qualche nickname.

Ma sono ben presto tornata in me, giusto in tempo per correre in bagno.
No, non per espletare i miei bisogni fisiologici, ma perché mi era venuta una forte nausea; avevo appena letto un'illuminante frase a dimostrazione di quanto alcuni umani possano essere scarsamente empatici verso esseri viventi non umani: gli animali dei laboratori non vengono presi dalla campagna e portati in gabbia, ma vengono prodotti allo scopo.
E questo cosa cambia? Esseri viventi e senzienti lo sono gli uni come gli altri, oppure no?

il discorso dell'incoerenza di chi è contro la sperimentazione animale è risolvibile solo e soltanto se questa persona evita di usare qualsiasi tipo di farmaco esistente al mondo. solo allora sarebbe davvero coerente e meriterebbe anche la mia stima (che conquista, eh?)
Non commento le arrampicate sugli specchi.
Mi piace la parte conclusiva, messa lì così, tra il serio e il faceto...
Detto fra noi, (sempre tra il serio e il faceto): aspiro a ben altre conquiste.

Buona continuazione a tutti, queto è il mio unico computer e non ho uno matphone, quindi finché non arò riucita a riolvere il problema dell'impoibilità di crivere alcune lettere, mi limiterò a leggervi.
Quote:
Originariamente inviato da Pumadi Visualizza Messaggio
Hai estrapolato la frase dal contesto.

Non cambia nulla a livello di dignità dell'animale. Cambia tutto, perché sono animali su cui è possibile sperimentare in quanto privi di molti fattori confondenti nella loro vita precedente. Un topo che nella sua vita precedente ha sofferto la fame, o ha mangiato del veleno a cui è sopravvissuto, non va bene per testare un farmaco, perché non è stato possibile controllare alcuni fattori. Per questo motivo non è nemmeno possibile offrire il proprio animale per la sperimentazione.

Ovviamente un topo è un topo. Stavo spiegando perché non va bene, anche da un punto di vista tecnico, "prendere umani assassini e violenti" per fare sperimentazione.
Per il mio modo di zentire empatia, ze da un lato affermazzi che non cambia nulla dal punto di vizta della dignità, e dall'altro accettazzi e approvazzi l'tilizzo per la zperimentazione...perché quegli animali zono privi di fattori confondenti, eccetera, mi definirei incapace di provare empatia.

Oh! La zeta è un'egregia zoztituita della ezze, ma non fateci l'abitudine, per oggi bazta...e bazta fino a che il pc non tornerà a funzionare come zi deve.
  Rispondi Citando Vai in cima