Ci sono già passata 2 volte, anche se per un diverso tipo di tumore.

Per esempio alla mia Cleo a 16 anni è stato diagnosticato un carcinoma mammario; lei era stata sterilizzata che era già adulta.

L'operazione non avrebbe potuto guarirla, per cui d'accordo col veterinario abbiamo deciso di non fare nulla; Cleo per il resto era una gatta in ottima salute e solo se la tumefazione si fosse ulcerata avremmo deciso se operare o procedere all'eutanasia.
E' andata avanti così per un anno, conducendo la sua solita vita, finché è sopraggiunto un inizio di sanguinamento.
Considerando che le sue condizioni di salute continuavano a essere ottime, ho scelto di far asportare la massa tumorale, operazione fatta già il giorno seguente.
Chiesi al veterinario che mi mostrasse ciò che aveva tolto; era davvero enorme, per il 90% interno, quindi non si notava né a vista, né al tatto, anche perché era sottile ma molto allungato; fu necessaria un'incisione a Y e per la sutura i punti esterni furono ben 17.
Lei era così robusta e reattiva, che dopo soli 7 giorni il veterinario, con sua stessa meraviglia, vide che la cicatrizzazione era avvenuta senza la benché minima complicazione, senza neppure un accenno di infiammazione e le tolse i punti.
Cleo è vissuta ancora un intero anno, senza problemi, senza limitazioni alla sua solita vita, VIVENDO la vita.
Poi improvvisamente di punto in bianco un pomeriggio d'agosto cadde istantaneamente in coma e dopo soli 10 minuti era già volata sul ponte.

Con Mimì invece le cose andarono diversamente; stette male, per circa due mesi, con ben 3 veterinari che non riuscirono a capire che aveva un tumore al fegato, nonostante io nella mia ignoranza continuassi a insistere proprio sul tumore.
Finalmente un quarto veterinario fece la diagnosi giusta, ma nello stato di estrema compromissione fisica in cui era, non volli neppure tentare di operare e neppure cure palliative, scelsi l'eutanasia, immediata.
E tornai a casa con Mimì morto nel trasportino.

Nel caso della tua gatta secondo me potrebbe aver senso l'amputazione se lei fosse in buone condizioni fisiche generali, ma al punto in cui è non avrebbe senso operare; sarebbe solo accanimento terapeutico, servirebbe solo ad aumentare e prolungare le sue sofferenze.
E per che cosa? Per allungare un po' la sua esistenza in vita senza che possa "vivere" la vita?

Se la micia fosse mia, per il suo bene, per evitarle di continuare a soffrire, sceglierei senza alcun dubbio l'eutanasia, ultimo atto d'amore che potrei fare per lei.