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Vecchio 10-02-2020, 13:45   #15
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Malinka
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Predefinito Re: Gatto in condizioni critiche, aiuto! - Sul Ponte...

Con il sanguinamento del 18 pensando a una cistite Serena ha dato a Lelli l'erba spaccapietra; il sanguinamento non si è più ripetuto e Serena ha pensato che fosse stato merito della spaccapietra (che in realtà non ha questo potere e soprattutto non l'avrebbe avuto così immediato). Ma Serena questo non lo sapeva...e mica gliene si può fare una colpa.

Il fatto è che nessuno è onnisciente...e neppure i veterinari lo sono...compreso quello di Serena.
Lei al secondo episodio di sanguinamento (quello dalla bocca, del giorno 30) ha portato la gatta dal veterinario, ma neppure lui ha capito il reale problema, per lui era confinato al dente, tanto che aveva proposto di operare subito ( e se avesse proceduto, Lelli gli sarebbe morta sotto i ferri per dissanguamento).
Il veterinario si è deciso a fare prima di tutto il prelievo di sangue e l'ecografia solo dietro insistenza di Serena e finalmente, un po' per le emorragie petecchiali riscontrate dopo la rasatura dell'addome, che sono un sintomo tipico, un po' per l'esito degli esami, ha capito che si trattava di avvelenamento da anticoagulanti.
Il che significa che se fosse stato solo per lui, avrebbe continuato a pensare a un problema confinato ai denti!

Il fatto che Lelli non fosse una gatta d'appartamento, ma vivesse libera, non ha permesso a Serena di sapere se c'erano state altre perdite di sangue tra il 18 e il 30 per il semplice motivo che un gatto libero fa pipì dove gli capita di trovarsi quando ne ha bisogno.

L'unica cosa che Serena aveva notato dopo il 18 era che la micia era meno attiva del solito, riposava di più, ma capita che i gatti abbiano periodi di maggiore o minore attività senza che siano sintomo di qualche patologia.
Qui sono alcuni giorni che sembrano in mezzo letargo, ma mica li porto dal veterinario!
Nel caso specifico di Lelli era invece un segno dell'avvelenamento oramai in stato avanzato, ma quanti di quelli che non hanno mai visto un topo morire per queste esche avvelenate sono in grado di decifrare questo sintomo?

Comunque penso che se anche la terapia con la vitamina K fosse iniziata già dopo il primo sanguinamento, Lelli non se la sarebbe cavata ugualmente, proprio per il fatto che siccome i primi sintomi compaiono dopo una o più settimane, il danno ha già raggiunto il punto di non ritorno; l'ingestione del veleno deve essere avvenuta presumibilmente entro la prima decina di gennaio.

Serena sta già abbastanza male senza che qualcuno vada a rigirare il dito nella piaga...
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