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Vecchio 14-12-2017, 09:45   #16
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alimiao
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Predefinito Re: Cuccioli venduti in negozio

@King of pain

Prendiamo questi 3 scenari:
A) gatto meticcio adulto senza un occhio salvato dalla strada, ha subito maltrattamenti e quindi è diventato diffidente verso l'uomo (timido, non fa le fusa, non si fa prendere in braccio, se spaventato diventa aggressivo e morde, tendenza alla fuga), Fiv+, IRC stadio iniziale
B) gattino Scottish fold di 2 mesi, proveniente da uno scucciolatore che, siccome punta solo al profitto, ha incrociato a caso, e di conseguenza il gattino ha HCM (è gravemente cardiopatico) e problemi alle ossa, in più essendo stato tolto alla madre prima di finire lo svezzamento ha sistema immunitario gravemente deficitario, inoltre non è socializzato dato che vive in vetrina/gabbia da solo. Venduto senza pedigree in negozio a 1.000 euro.
C) gattino Scottish fold proveniente da allevamento serio, vive in casa, ha 3 mesi e vive ancora con mamma gatta, i genitori sono testati per le principali malattie genetiche, è stato sottoposto a continui controlli veterinari in fase di crescita, è svezzato con latte materno e poi i migliori cibi, è socializzato, abituato a vivere in casa con altri gatti, ( e magari anche bambini, cani, ecc).

Allora, credo che siamo tutti d'accordo che tutti e tre questi gatti abbiano pari diritto ad una vita felice con un padrone che gli voglia bene. La differenza dove sta?

Nello scenario A (gatto adulto di rifugio malato e sociopatico), è ovvio che il gatto non è assolutamente "appealing", chi vuole solo il peluche da spupazzarsi o da regalare al bimbo non si rivolgerà a questo tipo di situazione. Probabilmente chi decide di adottare questo tipo di gatto è già fortemente motivato, sa già che il gatto non sarà mai un "gatto cozza" e che ci vorranno energie e anche risorse economiche per stare dietro alle sue problematiche di salute... ma comunque ci penseranno i volontari del rifugio a fare il terzo grado al possibile adottante, con controlli pre e post affido molto rigorosi, perché vogliono assolutamente evitare che un gatto già così stressato subisca l'ulteriore stress di inserirsi in una casa per poi essere rispedito in gabbia.

Nello scenario B, un passante vede il cuccioletto di 2 mesi di scottish fold (razza peraltro molto alla moda) nella vetrina di un negozio, se ne innamora, decide di pagare 1.000 euro e portarselo a casa per regalarlo alla fidanzata. Non sa nulla di pedigree, allevamenti, test genetici e altro, è un po' superficiale però sinceramente ben intenzionato. Dopo averlo portato a casa, il gattino si rivela problematico dal punto di vista del carattere (timido/aggressivo, non si lascia prendere in braccio, fa pipì in giro, a volte graffia). Il tizio e la fidanzata sono delle brave persone, e seppur fortemente delusi nelle loro aspettative, tirano duro e vanno avanti, anzi addirittura contattano un comportamentista (e vanno via dei soldini). Il comportamentista dà qualche consiglio, ma per un cucciolo che ha subito traumi e stress, non è stato socializzato bene ed è stato tolto alla madre troppo presto, non è che si possano fare miracoli. Nel frattempo, il gattino ne ha sempre una: raffreddori, infezioni alle orecchie, scolo agli occhi, ogni due per tre è dal vet, diventa una bella spesa fra visite, medicine, permessi di lavoro. La coppia inizia ad essere un po' in crisi. Verso circa 6 mesi lo portano a sterilizzare, e lì si scopre dell'HCM: il dottore ordina visita dal cardiologo (ulteriori soldi) che prospetta una triste diagnosi: il gatto ne ha sì e no per un anno, se gli va bene. Nel frattempo, esami e medicine (altri soldi, altro stress per il micio). Il gatto inizia anche a zoppicare per il problema alle ossa, altre visite, altri esami, via di cortisone, che però con un sistema immunitario deficitario lo manda in diarrea, il micio soffre, è apatico, ha dolori... alla fine, dopo qualche mese di agonia, lo devono portare a sopprimere.

Nello scenario C il gattino scottish fold (proveniente da allevamento) viene regalato da un tizio alla fidanzata. Prima di cederlo, l'allevatore conosce la coppia, si assicura che abbiano una situazione adeguata (casa in sicurezza, tempo, possibilità di dare al gatto le dovute attenzioni ecc), li istruisce su alimentazione, salute, e tutto quello che c'è da sapere, e chiede di rimanere in contatto, mandare foto ecc. Il gattino si ambienta bene in casa, non ha nessunissimo problema di salute, fa la felicità della coppia. Ad un certo punto però ad un controllo veterinario risulta forse positivo a HCM. La coppia contatta subito l'allevatore che li indirizza da un bravo cardiologo di fiducia, sa che ci possono essere rari casi in cui due genitori testati HCM negativi possono dare un figlio positivo, li segue, alla fine il micio dovrà prendere delle medicine ma nel complesso sta bene, la prognosi è buona, la malattia si può tenere sotto controllo, in ogni caso l'allevatore decide per precauzione di 1. contattare gli altri proprietari di quella cucciolata e avvertirli di fare un controllo 2.fare ulteriori accertamenti sui genitori ed eventualmente chiudere quella linea di sangue (avvertendo anche altri allevatori ecc).

Come già detto, tutti questi mici hanno pari dignità. Quello che cambia è la loro origine: nel caso del micio sfortunato di rifugio, è nato "per volere di madre natura" che a volte come si sa è anche matrigna, mentre nel caso dello scottish fold del negozio, è un micio nato per volere dell'uomo che lo ha fatto nascere solo per trarne il massimo profitto con il minimo sforzo, fregandosene altamente della sua salute fisica e mentale, nel caso del micio di allevamento, è nato sempre per volere dell'uomo, ma per una passione (a cui molto raramente si aggiunge un profitto, dato che quasi tutti gli allevatori lo fanno per hobby e per campare devono fare altro).

Il punto è, secondo me, che il micio di negozio (o di scucciolatore), a quelle condizioni, non avrebbe dovuto nascere proprio. E se fossimo un paese civile, mici del genere non esisterebbero. Ma dato che esistono, purtroppo, la cosa giusta sarebbe che fossero messi sotto sequestro e consegnati ai rifugi e dati in adozione con gli stessi controlli pre e post affido che si fanno per i gatti di rifugio (e di allevamento), o forse anche di più, perchè si sa che il gattino di razza attira anche molte persone superficiali. Però dare 1.000 euro in mano al negoziante per avere il gattino a quelle condizioni, secondo me vuol dire rendersi complici di questo crimine, che seppure formalmente legale, rimane pur sempre un lucrare sulla pelle dei mici.

Ultima Modifica di alimiao; 14-12-2017 at 09:47.
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