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Vecchio 20-11-2018, 19:34   #5
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chiarat
Gattino
 
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Predefinito Re: Maschio alfa e femmina sottomessa

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Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
Sono contenta che le cose si stiano evolvendo positivamente!

Cerco di chiarire in breve qualche punto:
-essere un carabiniere per il gatto non vuol dire "qui decido io, qui comando io ecc", per il gatto non ha senso perché non vivendo in società organizzate non ha avuto bisogno di sviluppare l'intelligenza sociale, ma ha sviluppato l'intelligenza del saper badare a se stesso e quindi laddove un animale da branco si sentirebbe perso senza gli individui di riferimento, il gatto sa benissimo cavarsela da solo.
Inoltre la relazione tra loro non è vista in termini di "potere" come noi lo intendiamo, ossia il concetto di leadership varia da specie a specie: per l'uomo consiste nel delegare agli altri il lavoro spicciolo e in ultima analisi essere esonerati dal fare, per altre specie consiste nella partecipazione attiva del leader finalizzata alla sopravvivenza e prosperità del gruppo tramite la personale presa di decisioni e la difesa. Logicamente questo va applicato ad ogni singola specie in modo diverso per non cadere in trappoloni di interpretazione antropocentrata e generalizzazioni.
L'intelligenza sociale e la moralità sociale che ne deriva è argomento affascinante ma non possiamo trasferirla ai gatti che si sono evoluti come solitari. Talvolta socievoli (non sociali) ma fino ad un certo punto

- l'interazione che possiamo facilmente offrir loro è di tipo epimeletico, vale a dire fare le cosiddette coccole sotto forma di carezze e moine varie che vanno ad stimolare la loro motivazione corrispettiva ossia quella et-epimeletica, che nel gatto c'è ma non è quella preponderante ma lo diventa per ovvi motivi a scapito delle altre a causa nostra
Siccome il gatto che vive in appartamento non può predare, e se è in presenza di altri gatti non può avere un territorio tutto suo, non può interagire con altri gatti per libera scelta, non può riprodursi perché è sterilizzato/castrato -e se non lo è si riproduce quando e se lo vogliamo noi- cosa gli resta da fare se non cercare un'adattabilità tramite espedienti? Questi espedienti possono portarlo a derive comportamentali che notiamo

- la gelosia: secondo alcuni autori è tra le emozioni complesse che il gatto prova ma è da prendere con le pinze perché non c'è un numero di osservazioni sufficiente per convalidare i dati perché è sostanzialmente un'emozione sociale come la colpa, la vergogna o l'orgoglio.
Estrarla in modo coerente dalle altre espressività è difficile. Potrebbe essere una risposta alla nostra attenzione epimeletica, o uno splitting tra voi e l'altro gatto facendo da "regolatore" ma non è proprio del gatto perché ha altre funzioni, oppure potrebbe essere una risposta territoriale e per questo rischiamo di prendere fischi per fiaschi perché la consideriamo gelosia, che è per noi la lettura più facile e diretta, ma poi vai a sapere cosa è in realtà!
Grazie molto per aver dedicato il tuo tempo a rispondere così approfonditamente!...anche se, non te la prendere, non voglio assolutamente polemizzare , ma ad essere onesta vedo le cose diversamente ...anche perché mi sembra che il dibattito sul fatto che il gatto sia un animale sociale o meno sia aperto . A me sembra che i gatti abbiamo emozioni abbastanza simili a quelle umane, come tantissimi altri animali... e mi pare anche ovvio visto che in fondo siamo parenti 😉 . Con simpatia 👋
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