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Vecchio 07-09-2019, 09:04   #3
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Malinka
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Predefinito Re: Gippolo, 13anni e reni policistici :-(

Ciao Pegli, indubbiamente la situazione è molto seria e se poi c'è anche un tumore, penso anch'io che purtroppo non resti molto tempo a Gippolo.
Però anche se non fosse un tumore, ma si trattasse "solo" di reni policistici, la situazione è molto seria ugualmente.
Non mi sono mai trovata in frangenti come quelli che descrivi, tuttavia in passato ho avuto gatti con IRC che pur senza cure farmacologiche o cibo renal (che rifiutavano) sono vissuti fino a tarda età (fra 18 e 25 anni).

Sul Probinul 5 Neutro ci sono veterinari con vedute opposte; indubbiamente non rigenera i reni, ma neppure i farmaci possono farlo; la perdita di funzionalità è una tendenza che non si può invertire, ma nella migliore delle ipotesi solo rallentare.
Resta il fatto che il Probinul aiuta i gatti con IRC perché con la sua azione sull'intestino aiuta ad espellere dal corpo le tossine causate dal problema renale; qui sul forum l'utente Valecleo l'ha usato con successo per anni con la sua micia, purtroppo però Valecleo sono molti mesi che non partecipa più.

Le cure che ti ha dato il veterinario secondo me sono solo palliative, non certo risolutive...perché purtroppo non c'è soluzione e a questo punto con le scarse aspettative di vita del micione secondo me, e ripeto, secondo me, cercherei di fargli vivere meglio che si può il tempo che gli resta.

Il che per me significa evitare di stressarlo ancora con esami su esami e manipolazioni veterinarie, che prevedibilmente porteranno a ben poco; significa anche farlo contento almeno sul cibo, evitando di cercare di fargli accettare l'odiato cibo renal e lasciandogli mangiare quello che vuole, che davvero gli piace, che lo gratifica, anche se non fosse il massimo come qualità o se fosse controindicato per la malattia renale.
In realtà è ciò che ho fatto a suo tempo con Valerio e Susy, che rifiutavano il renal ed è ciò che rifarei se in futuro dovessi trovarmi negli stessi frangenti.
Lasciar mangiare ciò che piace è quello che ho fatto anche con una persona carissima che aveva davanti a sè pochissimo tempo; è quello che ha consigliato il medico per una vicina di casa che assistevo e che aveva anch'essa davanti a sè pochi mesi di vita.
Arrivati a un certo punto allungare l'esistenza di giorni o settimane ha poco senso, se il prezzo da pagare è la non contentezza del malato anche per ciò che si ritrova nel piatto.

Questo però è solo il mio pensiero, altri ti diranno cose diametralmente opposte, ma alla fine tocca a te e a te soltanto decidere come comportarti.

Scusa se non ho saputo e potuto esserti di conforto o d'aiuto.
Un abbraccio a te e una carezzina a Gippolo.
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