Discussione: Ho bisogno di conforto
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Vecchio 31-10-2018, 14:01   #15
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Aletto
Supergatto
 
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Predefinito Re: Ho bisogno di conforto

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Originariamente inviato da Riri Visualizza Messaggio
...... gatti che, per quanto socievoli, al ritorno dopo giorni d'assenza se ne andavano sdegnosi a coda alta..
Altra interpretazione non riguardante il gatto

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Originariamente inviato da Riri Visualizza Messaggio
Altro vissuto, altre modalità di ripristinare i contatti e i rituali, alla fine.
Grazie davvero a tutti, sono molto più serena.
Forse anche altre consapevolezze

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Originariamente inviato da babaferu Visualizza Messaggio
Certo, anche i miei lo fanno.... Ti rivedono e hanno bisogno di conferme, forse aletto direbbe che ripristinano i loro rituali?
Come dicessero:
Ah siete di nuovo qui? Aspetta aspetta, com'era quella posizione che mi piaceva tanto? Rispondi ancora quando ti miagolo? E la pappa, me la dai la pappa?
Un bacio, ba
Penso che in quanto animali a socievolezza facoltativa (più che socialità) come dicevi si riorganizzano le giornate, gli costa un po' di fatica ma rientra nel loro dna, e fa parte della sopravvivenza

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Originariamente inviato da Riri Visualizza Messaggio
@Aletto ma ci mancherebbe, hai fatto benissimo e, appunto, il tuo intervento mi è stato di grande aiuto per rimettere le cose in prospettiva.
Sull'antropomorfizzazione aggiungo che non solo si rischia di dare all'animale di meno, ma di dargli le cose sbagliate e questo secondo me rischia di essere ancora più deleterio.....
Infatti l'antroporfizzazione non è un valore aggiunto perché sminuisce la loro essenza. Si dà all'animale un'interpretazione che ci allontana da loro anziché avvicinarci

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Originariamente inviato da babaferu Visualizza Messaggio
........
È molto bello quello che scrivi aletto rispetto la prevedibilità quotidiana, nel senso che quando siamo tornati dal viaggio di nozze la sensazione è proprio che i gatti fossero sorpresi del nostro rientro!!! Li ho pensato che i gatti non restano "in attesa" ma appunto si ricostruiscono una loro quotidianità. L'attesa è un concetto del tutto nostro, a meno che non sia ritualizzato (io gatto so che rientro tutti i giorni alle 5 e mi preparo a questo evento). Sbaglio?
Grazie ba! Il territorio deve essere prevedibile ma l'imprevisto, che c'è sempre e anzi deve esserci per molti motivi essenziali alla crescita dell'individuo e per aumentarne le competenze, deve poter essere gestibile ed accettabile. Le loro ritualizzazioni li aiutano a scandire il tempo, ad avere sicurezze ecc
La loro attesa nel senso che tu descrivi è infatti diversa dalla nostra perché la percezione dello stesso mondo, della stessa stanza, dello stesso giardino è diversa
Mondi affascinanti


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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