Ad una madre vengono sottratti dei figli - tutti?! - di 40 giorni per sostituirli con degli altri gattini.
Non è né normale né corretto.
Grande stress e ciò che comporta per la madre, di certo non è l'ideale per i figli, che poteva crescere con madre e fratelli e rischio sanitario per tutti.
"Il FeLV presenta caratteristiche uniche: l'infezione può essere: abortiva, regressiva o progressiva.
Infezione abortiva: il gatto è entrato in contatto col virus ma la replicazione è stata fermata nei tessuti linfoidi locali; il gatto risulta negativo a tutti i normali test
Infezione regressiva: il sistema immunitario del gatto riesce a contenere l'infezione. Il gatto risulta positivo ai test ELISA per un periodo massimo di 4 mesi, dopodiché ritorna ad essere negativo ma resta positivo alla ricerca del DNA provirus con PCR. Quando si negativizza non è escrettore e quindi non contagioso. La condizione di latenza può restare tale per tutta la vita, oppure l'infezione può riattivarsi e il gatto ritorna ad essere contagioso.
Quindi, un solo test ELISA non garantisce che il gatto sia effettivamente negativo (può essere nella fase di latenza); nel caso risulti positivo non garantisce che sia effettivamente positivo (può essere nella fase viremica di una infezione regressiva)
Infezione progressiva: è l'infezione "vera e propria" che è causa delle patologie FeLV-correlate; il gatto risulta positivo a ripetuti test ELISA (a distanza di mesi uno dall'altro) ed è positivo al DNA provirus"
Fonte:
http://www.lacincia.it/index-10-02-2019.php
Quindi anche il test Elisa fatto alla madre, con risultato negativo, non sarebbe stata una certezza.
Chihiro, avevi chiesto alla tua veterinaria quali rischi ci potessero essere con l'inserimento di un altro gattino e come limitarli/prevenirli? Come funziona e cosa rileva il test Elisa un vet dovrebbe saperlo. Purtroppo mi risulta che non sempre sia così.
Se il gattino risultasse FELV positivo, cosa farai?