Quote:
Originariamente inviato da aurora
.....dopo otto mesi, il giardino dovrebbe averlo dimenticato, ma non la libertà che aveva....
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aurora ha in buona parte ragione
Allora sì, arricchiamo l’ambiente, mettiamo mensole su cui possa saltare, mettiamo altri tiragraffi, mettiamo scatoloni di cartone, diamo altri giochini, mettiamo feliway e/o fiori di Bach oppure quelli australiani e tutto quello che possiamo immaginare possa fargli piacere e distrarlo.
Ma quello che non immaginiamo è quello che gli passa per la mente e cosa gli stiamo chiedendo.
Gli stiamo chiedendo di alterare delle corrette rappresentazioni che lui aveva ed attribuirgli lo stesso significato e lo stesso valore, incluse le emozioni che suscitavano. Gli stiamo chiedendo di avere la stessa corretta risposta corrispondente alla libertà di reazione ad un ambiente in cui si era formata la sua identità.
Per questo il gatto non piange ma urla dal profondo del suo animo.
Alcuni gatti si adattano tramite la rinuncia a quella parte di identità, ma non tutti, e spero (o non spero?) che nel frattempo abbia iniziato ad alterare le rappresentazioni (strutture di conoscenza) con cui era abituato ad interfacciarsi al mondo.
Spero che il mio intervento non risulti né troppo duro né poco comprensibile