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Vecchio 02-08-2020, 12:40   #1
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amicia
Gattino
 
Utente dal: 04 2018
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Predefinito Adozione, affido, mah, che confusione

Salve.
Avevo la buona intenzione di adottare un gatto che sta in stallo presso una ben nota associazione italiana che non nomino.
Colloquio, idoneità, domande, tutto sacrosanto perché trovo DOVEROSO che un animale sia dato a chi ne ha requisiti.
Alla fine però ho dovuto rinunciare per una serie di cose che mi lasciano il dubbio.
Una, è l'ambiguità con cui i termini sono usati...o la mia interlocutrice non sa usare bene i termini linguistici, o li usa apposta così perché voluto.
Un conto è l'affido, che presuppone che l'animale non sarà mai mio,
altra l'adozione, per cui alla fine quell'animale sarà mio a tutti gli effetti.
La tizia mi ha imposto di dovere sostenere ogni anno delle vaccinazioni asserendo che è per legge, e darne conto a loro.
Balle: nessuna vaccinazione per i gatti è obbligatoria.
Il secondo punto: perché dovrei darne conto a loro?Solo in un affido si deve dare conto (ed è giusto), ma una adozione comporta che quel cane o gatto, espletati tutti gli iter (compreso il fare il "passaggio di proprietà " dalla ASL cui appartiene ora alla mia ASL) divenga mio a tutti gli effetti.
Insomma non si capisce affatto fin dove l'animale resta il loro e dove comincia ad essere mio.
La chiarezza sarebbe sempre una buona regola.
Vi è mai capitato di avere avuto anche per vie indirette conoscenza di ciò?
Io non vorrei che proprio la loro nebulosità mi mettesse in una situazione poi difficile.
Del resto, non capisco per quel motivo, diventando la nuova proprietaria, dovrei sempre rendere conto a loro di ogni cosa.
amicia non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima