Visualizza messaggio singolo
Vecchio 02-02-2019, 19:46   #16
Profilo Utente
Malinka
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Polipo infiammatorio all'orecchio e opzioni chirurgiche

Quote:
Originariamente inviato da amicia Visualizza Messaggio
Chi ha scritto usando l'espressione" fa schifo"?
Io non riesco a trovarla.
E' come ha specificato Tigro:
Quote:
Originariamente inviato da Tigro Visualizza Messaggio
Mi riferivo al racconto di Malinka del suo gattino Teo relativamente al giudizio della gente sulla sua menomazione....
Quote:
Originariamente inviato da Tigro Visualizza Messaggio
[...]
Volevo chiedere, data anche la mia inesperienza, in che modo si può fare prevenzione a questi brutti mali ? Nel senso , per quanto non sicuramente professionale, che tipo di check-up possiamo fare noi ai nostri cuccioli per capire che sta iniziando qualcosa di brutto e che dovremmo intervenire per tempo.

Capisco che non si può portare il proprio amico a 4 zampe tutti i mesi dal veterinario, anche per non generargli troppo stress, ma la paura di non saper avvertire certi segnali premonitori di qualche male mi spaventa.
Non ho mai fatto fare check-up, anzi, non ho mai fatto fare neppure semplici visite periodiche; dal veterinario li porto per sterilizzazione castrazione o se noto qualcosa che non va.

Nello specifico, per quel che riguarda il carcinoma di Teo, mi ero accorta che sulla punta dell'orecchio sinistro c'era una crosticina delle dimensioni di 1 chicco di riso; ho pensato che si fosse preso un'unghiata o un morso mentre giocava con gli altri.
La crosticina è poi caduta e tutto sembrava finito lì.
Il pelo però non era ricresciuto e la pelle rimaneva di un rosa un po' troppo vivo; siccome avevo capito che gli prudeva, perché lo vedevo grattarsi, ho imputato l'arrossamento al grattarsi e gli ho messo una pomata lenitiva, che naturalmente si lavava via con la zampa.

Grattandosi capitava che si lesionasse nuovamente la pelle e si riformasse la crosticina; l'ho quindi portato dal veterinario che ha consigliato una pomata al cortisone, che non ha sortito l'effetto desiderato.
Teo continuava ad avere prurito e a grattarsi e dopo qualche mese la lesione si era leggermente ingrandita, ma proprio di pochissimo.
Un giorno osservando attentamente l'orecchio ho avuto la netta impressione che la punta fosse leggermente erosa, non era più ben definita, così ho cominciato a sospettare qualcosa di brutto e facendo qualche ricerca ho pensato al carcinoma squamocellulare.

Mi sono rivolta a un altro veterinario, che prelevò un pezzetto di tessuto e lo mandò al laboratorio per l'esame istologico; il responso fu quello che temevo.
Osservando l'orecchio in controluce avevo notato che rispetto a quello sano era presente una eccessiva vascolarizzazione, che per fortuna interessava solo il terzo superiore dell'orecchio.
Per sicurezza il veterinario decise di tagliare tutta la pinna auricolare, fino al punto in cui comincia a sporgere dalla testa...e Teo diventò...il piccolo alpino!

Il post operatorio andò benissimo, non gli misi neppure il collare; tutto sommato Teo era abbastanza bravo e soprattutto siccome io ero a casa lo controllavo a vista tutto il giorno e la notte dato che dormiva sul letto e ho il sonno leggero, come faceva per grattarsi mi svegliavo e lo distraevo.
L'ho riportato dal veterinario solo per togliere i punti, dopo di che non ha mai più visto un veterinario in vita sua.

-------------------------------------------------

Il carcinoma squamocellulare colpisce con più frequenza i gatti assimilabili agli umani di pelle e occhi chiari e capelli biondi o rossi, quindi i più a rischio sono i gatti bianchi e quelli rossi o bianchi e rossi.
Teo era rosso con zampe, petto, pancia e musetto bianco e nasino rosa.

Il pericolo per questi gatti è strettamente legato all'esposizione diretta e prolungata ai raggi solari e si raccomanda di proteggere le parti sensibili, che non sono solo le orecchie, ma anche il naso, altra possibile sede del carcinoma, ricorrendo a creme solari con alto fattore di protezione.
A quel tempo ignoravo queste cose, per cui non mi sono mai allarmata quando i gatti stavano per ore a crogiolarsi al sole.

Attenzione però, che non è affato detto che un gatto "di pelle chiara" si ammali di sicuro; l'ago della bilancia è la predisposizione genetica individuale.
Infatti i gatti bianchi che ho avuto, Rudy e Susy, che amavano il sole ancora più di Teo non si sono mai ammalati, anche se non ho mai usato creme protettive; dopo quello che successe a Teo ci avevo provato, ma la prima cosa che facevano era lavarsi all'inverosimile per togliersi di dosso quella roba così avevo rinunciato, tanto più che nel mio caso era una precauzione inutile, in quanto potevo farlo al massimo al sabato e alla domenica, non certo in settimana, quando né io né mio marito eravamo a casa e i gatti potevano starsene al sole come e quanto volevano.

Al massimo se mi capitava di vederli in pieno sole nelle ore centrali della giornata nel periodo estivo li facevo spostare ma appunto poteva capitare solo nel fine settimana...e sempre che fossimo a casa.
D'altra parte non si può neppure pensare di segregare un gatto in casa per non fargli prendere sole, tanto più che è indispensabile perché il corpo possa sintetizzare la vitamina D.

L'importante è non sottovalutare qualsiasi piccola lesione che si noti su orecchie e naso, il che non significa correre dal veterinario appena si vede un puntino, ma tener d'occhio per vedere se guarisce nel giro di alcuni giorni o se tende a restare stabile o peggiorare.
  Rispondi Citando Vai in cima