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Vecchio 16-09-2020, 14:38   #2
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Zampetta16
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Predefinito Re: La PAURA nei nostri amici, ma anche in noi

Oh grazie, davvero interessante!
Secondo me è normale - e direi "corretto" - per un proprietario chiedersi cosa può fare per aiutare l'animale, come aiutarlo ad elaborare la risposta emotiva per giungere a uno stato di tranquillità.
Credo che però bisogna però stare attenti a non fare ancora più danni, a non rendere ancora più "traumatica", "bloccante/bloccata", la sua risposta emotiva.

Però in realtà non ho ben capito in cosa consista la differenza tra via breve e lunga, come si concretizzano le due risposte.

Un gatto ha paura di qualcosa - un rumore forte, una estraneo in casa - fugge e si nasconde - altra stanza, sotto il letto, cuccia - e continua ad avere paura, anche nascosto.
Fuggire - nascondersi - continuare ad avere paura, rientrano nella via breve, risposta emotiva, giusto?

Gatto che invece una volta che si è nascosto, è tranquillo, si sente in un posto sicuro in cui non prova più paura.
Questa invece è una risposta riflessiva?
L'esperienza gli ha detto che in quel punto non corre pericoli, quel rumore o quel estraneo, in quel punto non avranno effetto su di lui.
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