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Vecchio 17-09-2020, 08:46   #8
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Aletto
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Predefinito Re: La PAURA nei nostri amici, ma anche in noi

[B@ King e Zampetta][/B]
Esattamente, la paura è strettamente correlata alla sopravvivenza.
Se così non fosse andremmo tutti tranquillamente incontro ad un pericolo.

La paura è talmente importante che i suoi circuiti sottocorticali e corticali sono potentissimi

@ Zampetta
Una volta che si mi si accende la scintilla dell'interesse, della curiosità, non posso fermarmi di botto e aspettare
Ho letto qualcosa, in sintesi e impreciso, del "cervello emotivo" e provo ad andare avanti.
Dunque, l'elaborazione "eseguita" nella corteccia, dovrebbe portarmi a non avere paura.
Torniamo al gatto di prima, diciamo che è lo stesso gatto nel suo percorso dal solo sistema limbico alla corteccia.
Fase 1- Sente un tuono, ha paura, si nasconde, continua ad avere paura
Fase 2 - Sente un tuono, ha paura, si nasconde, smette di avere paura, ha elaborato che quel tuono non ha alcun effetto nel suo nascondiglio.
Fase 3 - Riesce a elaborare, grazie all'esperienza, grazie all'osservazione dell'ambiente circostante, che quel tuono non produce alcun effetto in tutta la casa, la corteccia gli "spiega" che non c'è motivo di avere paura.
Quindi sente il tuono e rimane tranquillo, nel punto in cui si trova.


La curiosità ha altri moventi, "Curiosity killed the cat", per fortuna raramente

"Il cervello emotivo" è un testo di Ledoux

Nella fase 2: chi ci dice che cosa continua a provare nel suo nascondiglio? quella è una reazione alla paura.
Abbiamo paura e nello stesso tempo scappiamo e troviamo un rifugio.
Sento dei rumori, di solito me ne frego, la percezione di paura dura il tempo di elaborazione cosciente dello stimolo.
Sento dei rumori diversamente organizzati, vado in allerta, è entrato un ladro in casa, io mi nascondo ma continuo ad aver paura!

Nella fase 3: questo succede quando per es c'è un falso allarme. Il pericolo viene analizzato dalle altre aree del cervello e poi il risultato viene rimandato all'amigdala (che sta nel sistema limbico).
Ma Ledoux avvisa che questo circuito di ritorno non funziona molto bene perché le connessioni neurali che tornano all'amigdala sono meno efficienti, meno sviluppate di quelle di andata.
Questo perché la paura è indispensabile alla sopravvivenza.

Paura e fuga:
"Queste due cose avvengono simultaneamente, pensiamo che abbiano una causa comune. Ma dal punto di vista della neuroscienza sono coinvolti due sistemi ben distinti: uno si è sviluppato per rispondere a cause di pericolo con un determinato comportamento; l’altro – sviluppatosi più di recente nel corso dell’evoluzione biologica – produce i nostri sentimenti coscienti, come la paura. In altre parole, le nostre esperienze coscienti avvengono parallelamente all'attività di quel sistema più antico che guida certi comportamenti." (da un'intervista a Ledoux)

Se poi vogliamo far intervenire Damasio troveremo il "marcatore somatico" come facilitatore di decisioni ed il non necessario coinvolgimento della coscienza


Se vogliamo far intervenire anche Panksepp vediamo che ci fa notare che la localizzazione così profonda dei sistemi affettivi nel cervello “li rende meno vulnerabili al danneggiamento, il che può inoltre evidenziare che essi rappresentano funzioni di sopravvivenza più antiche rispetto ai sistemi cognitivi”.
Al di sopra e al di sotto di queste regioni troviamo infatti rispettivamente la neocorteccia, sede delle funzioni cognitive superiori ed elemento distintivo dell’evoluzione umana, e i sistemi aspecifici del tronco encefalico che promuovono arousal/attenzione e che inondano i sistemi emotivi collocati qualche centimetro più in alto attraverso la mediazione di trasmettitori come acetilcolina, norepinefrina e serotonina.




Damasio, Ledoux, MacLean, Panksepp sono tra i più importanti neuroacienziati che ci aiutano a capire le emozioni

E sono d'accordo con Barret: "Le emozioni non sono solo reazioni al mondo. Sono la tua costruzione del mondo”.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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