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Originariamente inviato da Concetta
Ho letto con molto interesse il link che mi hai segnalato. A proposito di questo, ci sono delle letture che aiutino a comprendere il linguaggio dei gatti?
Mi faresti un esempio pratico (ad esempio come fai tu nella tua quotidianità) di corretta gestione dei tempi di gioco? Grazie
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Purtroppo non ci sono "traduttori simultanei" del linguaggio degli animali. C'è lo studio della specie e comprendere come si orienta nel mondo. Diffida di letture che titolano tipo: il linguaggio del cane, o del gatto o del cavallo ecc...
Bisogna capire la specie e cosa a quella specie interessa. Nessuno sa immedesimarsi appieno in un'altra specie ma gli etologi lo fanno un bel po' meglio e così capiscono il loro linguaggio dopo anni di studi sul campo.
I miei gatti hanno a disposizione un ampio terrazzo con due ulivi e molto piantumato, praticamente giocano da soli in natura.
Mi è capitato di far giocare Buio perché era troppo mammone e demordeva di fronte alle attività ludiche degli altri due: chiusi in camera io e lui, praticamente giocavo io e non lui per quanto era inibito, fu un'esperienza frustrantissima per me, oltre ad un enorme perdita di tempo, però per lui non fu perdere tempo. Immagazzinava i movimenti, cercava soluzioni, studiava la finta preda e l'ambiente per trovare soluzioni e ritrovare il desiderio della predazione. Il tutto nell'assoluta immobilità, imparavo io a come muovere il gioco a trovare gli intervalli necessari. Facevo in modo che non mi collegasse come fonte di movimento della finta preda usando spaghi molto lunghi.
Vedevo la sua attenzione ma anche il suo non intervenire, scoglionatissima riaprivo la porta e riprovavo dopo o il giorno successivo a seconda della mia disponibilità di tempo
Ma poi i risultati arrivarono ed ora finalmente da tempo è molto meno mammone e gatto a tutto tondo (o quasi).
Loro mi cercano ma sono pronti a scattare al minimo movimento percepito in terrazzo, mollandomi lì mentre magari stanno facendo la pasta.