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Originariamente inviato da Malinka
non ve la prendete con me!
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Nessuno se la prende con te, Malinka, te l'assicuro.
Le tue intenzioni erano ottime e lodevolissime, si capisce; è che certe ferite basta un niente per riaprirle... e infatti a me è bastata la tua introduzione, non ho avuto bisogno di leggere l'articolo.
Non serve a niente pensare che il povero Isidoro si è aggravato improvvisamente a metà dicembre, e che quindi quando è stato ricoverato si andava già verso natale [dal 2016 per me ha perso la maiuscola]; nè giova pensare che quando è arrivato all'ultimo atto era il 24 - il 25 ha dato un timido segno di ripresa, ma il 26 è arrivato al tracollo.
Ma noi tutto questo lo abbiamo saputo solo per telefono dalla vet, che ovviamente in quei giorni faceva solo servizio "di guardia", mentre la collega era in ferie, e lo studio di fatto era chiuso.
Tra gli innumerevoli sensi di colpa ho anche quello di averlo lasciato solo... mi dico che se fossi stato vicino a lui forse sarebbe stato con noi ancora un po', ma in quel momento anche nostro zio stava malissimo, e quello è stato l'ultimo natale passato insieme; bisognava stare con la famiglia e nessuno credeva veramente che Isi ci avrebbe lasciato - nessuno
ci voleva credere, anche se quando l'ho portato dal dottore e l'ha ricoverato, me lo sentivo che non l'avrei rivisto...
Ecco, il tuo post ha risvegliato tutto questo ed altro ancora, ma naturalmente non è affatto colpa tua. Tra l'altro Isi doveva aleggiare in casa, ieri sera, perchè già da quando sono entrato in casa ho sentito, più forte che mai, la fitta della sua mancanza.
Dopo cena mi sono consolato facendo un po' di coccole a Lina, la quale non è scappata via dopo pochi secondi come suo solito (sapete com'è: sul terrazzo fa più fresco, poi ci sono i giocattoli volanti...) e quando ho spento la luce sono arrivati tutti e due e mi si sono stretti contro...
Smetto, se no mi metto a piangere qui in ufficio.