Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare |
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29-05-2017, 14:42 | #11 | |
Re: Save the link
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ma ora mi leggo tutto per bene.... baci, ba |
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29-05-2017, 14:50 | #12 |
Re: Save the link
Ho visto gente lasciare cosce di pollo cotte con osso e tutto, con pastasciutta al pomodoro.
Meglio crocchette, a questo punto. Mai discutere con un cretino. Ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza. |
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29-05-2017, 14:53 | #13 |
Re: Save the link
se non sbaglio anche armonieanimali ha recentemente pubblicato qualcosa a proposito dei nostri scarti che può essere dato a loro, per i cani è più facile, per i gatti la dieta è più rigida
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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29-05-2017, 15:15 | #14 |
Re: Save the link
Beh ma si riesce a spendere per due pasti di crudo da 100 grammi meno delle crocchette smilla? (mi riferisco alle necessità che può avere chi ha molti gatti e pochi soldi)
Trudi ora vivi nel mio cuore, ma mi manchi da impazzire... e non soffiare alla piccola Sharon |
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29-05-2017, 15:30 | #15 | |
Re: Save the link
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non so dirti quanto verrebbe a costare.... credo che sarebbe un po' da valutare e da farsi i "ganci" giusti. penso che potrebbe essere un modo per quantomeno alternare perchè capisco che la fatica aumenterebbe molto. baci, ba |
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29-05-2017, 15:39 | #16 |
Re: Save the link
penso anche io che con un macellaio di fiducia si possa fare.
al supermercato non danno scarti, sono andata a chiedere a tutti in zona un paio d'anni fa nel tentativo di trovare carne per i gatti senza alimentare l'industria della carne, e mi hanno risposto che non possono va smaltita come rifiuto speciale. i macellai invece mi hanno detto: certo, quando viene per lei mi chieda pure scarti e frattaglie, non ci sono problemi lo facciamo con molti clienti. ma se non compri niente non ti danno nemmeno il buongiorno Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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29-05-2017, 17:03 | #17 |
Re: Save the link
Nei supermercati, grandi o piccoli non fa differenza, ho ricevuto la stesa risposta che hanno dato a linguadigatto; non mi danno neppure gli scarti dei finocchi o dell'insalata per il coniglietto; ogni cosa che non può essere messa in vendita, va smaltita come rifiuto speciale; piange il cuore a vedere quanta roba che andrebbe ancora più che bene per gli umani venga sprecata.
Per i macellai, non mangiando carne non ne ho uno di fiducia, ragion per cui se voglio le frattaglie per il gatto, le pago a prezzo pieno e mi costano ben più che al supermercato; a quel punto le compero direttamente al super, stessa cosa per le carni in genere. E poi di scarti le macellerie hanno poca roba, visto che sono abilissimi a farli finire quanto più possibile nel macinato, nelle polpette e nei rollè papposi (molte macellerie oramai vendono anche cibi cotti). Neppure le ossa regalano. |
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30-05-2017, 01:37 | #18 |
Re: Save the link
Penso che siamo tutti d'accordo che il cibo migliore per un gatto sia quello che trova in natura, migliore senza dubbio anche della barf, che tuttavia è l'alimentazione che più si avvicina a quella naturale.
Logicamente quando i gatti dipendono dall'uomo per il cibo, non si riesce ad assicurare una a dieta naturale, quindi ci si deve barcamenare cercando di alimentare il meglio possibile il gatto, tenendo conto anche delle possibilità economiche. Ho letto con interesse gli articoli indicati da Aletto e se ci dobbiamo basare su ciò che dicono, l'unica conclusione possibile è che i croccantini sono sempre e comunque delle schifezze, ma non mi trovo completamente d'accordo. Gli studi sono stati condotti se non sbaglio prevalentemente (o tutti?) negli Stati Uniti, dove anche per ciò che riguarda le materie prime usate per l'alimentazione umana sono anni luce indietro rispetto a noi, che pure non siamo perfetti, ma almeno qualche legge più restrittiva e un maggior attenzione a tutta la filiera la poniamo. Figuriamoci quindi che razza di porcherie finiscono nel pet food d'oltreoceano e di altri Paesi... Purtroppo molti semilavorati per il pet food in vendita anche da noi ha proprio quelle origini. Pensare che un secco venduto a basso prezzo sia di buona qualità è da sprovveduti, nessuno produttore fa beneficenza e quasi quasi a certe aziende, anche di grido, costano di più la scatola vuota e la pubblicità piuttosto che il prodotto in sè. Allo stesso modo un prezzo alto non significa necessariamente buona qualità; sovente si paga il nome famoso...ma quel che c'è dentro è la solita schifezza. Un buon croccantino si può trovare, basta cercarlo e non farsi incantare dalla pubblicità; gli occhi li abbiamo, quindi impariamo a leggere le etichette e ad approfondire e riusciremo a capire cosa comperare e cosa evitare come la peste. Anche il croccantino di ottima qualità però è risaputo che ha il suo inconveniente, perché se il gatto viene alimentato esclusivamente a secco e non assume abbastanza acqua o altri liquidi, inevitabilmente ne risentirà il suo apparato urinario, ma se il secco costituisce solo una parte dell'alimentazione quotidiana e inoltre il gatto beve, non penso ci siano particolari problemi. Poi c'è una cosa che secondo me è fondamentalmente sbagliata ed è quella di lasciare permanentemente le crocche a disposizione del micio; c'è quello che si sa regolare e quello che si strafoga è ciò è più vero nel caso delle crocche peggiori, di cui i mici sembrano insaziabili. Io attualmente uso Orijen, 15 grammi al mattino e 15 prima della buonanotte; se le mangiano, bene, se ne avanzano significa che non hanno più fame; Viola per esempio ne mangia non più di 11-12 grammi, per sua scelta. Gli altri 1 o 2 pasti della giornata (fa già caldo e a volte al mezzogiorno non si presenta nessuno a reclamare la pappa) sono di carne cruda e cotta; ultimamente sempre più spesso è solo carne cruda, ogni tanto anche tuorlo d'uovo e poi il solito latte, che piace a tutti, è nutriente e non ha mai dato problemi intestinali, evidentemente i miei mici hanno l'enzima lattasi presente e ben funzionante. In sostanza penso che le crocche non siano da demonizzare in assoluto, l'importante è usare un buon prodotto, non eccedere nella somministrazione, controllare la silhouette del gatto e non basarsi esclusivamente sulle indicazioni per forza di cose generiche fornite dal produttore; ogni gatto è un caso a sè. E naturalmente come ha già detto qualcuno ci sono casi in cui è quasi d'obbligo utilizzare il secco; chi ha tanti gatti o accudisce una colonia e magari si trova in ristrettezze, dubito fortemente che potrebbe evitare del tutto di far ricorso al secco. |
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30-05-2017, 07:19 | #19 | |
Re: Save the link
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Mai discutere con un cretino. Ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza. |
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30-05-2017, 08:07 | #20 |
Re: Save the link
Sì, viene detto, ripetuto e straripetuto che il gatto dovrebbe fare tanti piccoli pasti, anche 12-14 giornalieri perché sarebbe ciò che accade in natura e di conseguenza lasciando cibo sempre a disposizione si simulerebbe proprio ciò.
Ho il dubbio che gli studiosi che dettano queste linee-guida (ma ce ne sono anche di quelli che la pensano ben diversamente) dimentichino che un gatto in libertà, che deve sopravvivere senza l'aiuto umano, mangia quando la caccia va a buon fine e non è neppure detto che riesca tutti i giorni nel suo intento. E poi per fare così tanti pasti quotidiani che fa? Riesce a catturare una preda mediamente ogni due ore o anche meno? Direi proprio di no. Sarebbe sufficiente osservare un gatto "di campagna" a cui il padrone non fornisce cibo perché deve cacciare i topi; un gatto del genere mica passa la giornata in agguati a topi, uccellini e insetti; certo che caccia, ma trascorre ore ed ore e ancora ore a riposare; ne ho visti di questi gatti, per esempio quello di mia zia o del cugino di mio marito. Qui da me Valerio, il mio semirandagio, viene a mangiare un paio di volte al giorno, ma non trascorre tutto il resto del suo tempo a cacciare; è capace di starsene dal mattino alla sera a riposare all'ombra dei cespugli del giardino, muovendosi per cercarsi un altro posto ombreggiato quando il sole lo raggiunge. Non viene a mangiare neppure se lo chiamo oppure per farmi contenta viene, guarda la pappa e se ne va senza toccarla. Quanto al cibo come controllo per l'ansia, non la vedo una buona soluzione, tutt'altro; bisogna invece puntare a creare le condizioni per evitare l'instaurarsi di ansia e stress. Il fatto che ci siano più gatti che vivono insieme non è automaticamente generatore di ansia, altrimenti se così fosse i miei 5, vivendo in 85 metri quadri e senza cibo perennemente a disposizione, dovrebbero essere i campioni mondiali di ansia e stress, essere affetti da dermatiti, cistiti, disturbi comportamentali, problemi gastrointestinali o non so che altro metterci. |
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