Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
23-04-2019, 21:09 | #11 | ||
Re: Gatta scappata di casa
Quote:
Quote:
Ed io sono sempre più convinta che quelli da osservare non sono solo i gatti, ma dovremmo anche saper osservare i nostri comportamenti quando abbiamo a che fare con un’altra specie, ed in particolare quando abbiamo a che fare con il gatto. Che sia un individuo più socializzato o meno socializzato con l’uomo, avrà sempre come priorità la sua sopravvivenza, il suo benessere, la sua sicurezza. E non come le intendiamo noi. Un legame speciale ok, ma per chi? A quale costo? A cosa dovrebbe rinunciare il gatto per mantenerlo saldo? Probabilmente dovrebbe rinunciare ad essere se stesso. E questo rientrerebbe in quale logica? Credo che la micia che per il momento preferisce star al di là di quel territorio abbia i suoi buoni motivi, che siano gli odori, che non si senta sicura, o chissà cos’altro che ci sfugge, e che soprattutto sfugge alla logica evolutiva di un primate (noi) che vede la certezza e la sicurezza nell’aggregazione cooperativa ma che è evolutivamente estranea al piccolo felino. Il famoso detto “l’unione fa la forza” è valido per noi, i leoni, i canidi, le formiche, i branchi di aringhe, gli storni e chi più ne ha più ne metta, ma non è valido per i gatti ed altre specie. La forza del gatto è unicamente in se stesso. Queste, dal punto di vista evolutivo sono due strategie ugualmente valide. Come essere umano mi sento quindi aiutare damasco a mantenere saldo il legame tra lui la micia, ma come appassionata di gatti e del loro comportamento, ma più che altro, della loro essenza, non posso mettere da parte ciò di cui ha bisogno ora quella micia. Damasco, anche se è un metodo non proprio esaltante, mantieni il contatto con lei tramite il cibo perché può essere benissimo che in un secondo momento la gatta torni stabilmente. Oppure -non so se per la zona in cui vivi è facile da attuare- potresti portarle il gioco con la cannetta, che poi ti riporti a casa però! Dai retta a ba, abbi pazienza e rispetta i suoi tempi "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|||
24-04-2019, 23:07 | #12 | |
Re: Gatta scappata di casa
Quote:
Grazie per essere intervenuta. Cerco quotidianamente di mantenere vivo il legame con la gatta anche attraverso il cibo (che però molto stesso rifiuta). Non ho capito: cos è il gioco con la cannetta? |
||
25-04-2019, 08:48 | #13 | ||
Re: Gatta scappata di casa
damasco scrive:
"Da circa sei mesi ho "adottato" quasi contemporaneamente due gatte randagie che si aggiravano nei pressi di casa mia. La prima di circa 3-4 anni di età, la seconda circa 9 mesi. Quest ultima il 15 Aprile ha partorito 3 bellissimi gattini e, da allora, la gatta piu adulta (quella con cui, credevo, di aver stretto il rapporto più solido e profondo), è praticamente sparita! Mi capita talvolta di vederla aggirarsi nei giardini adiacenti, furtiva, quasi spaventata. Ma ogni tentativo di riportarla in casa risulta assolutamente vano. Immagino che siano i tre "nuovi arrivati" ad aver sconvolto il suo equilibrio....... Quote:
Quote:
- Bael ha vissuto come gatta libera per circa 3/4 anni, sono stati anni formativi della sua soggettività, e solo gli ultimi sei mesi sono stati vissuti in casa. Poi in seguito a quello che forse lei ritiene un eccesso di popolazione di consimili, decide di allontanarsi dal recente territorio. La vedi aggirarsi furtiva e quasi spaventata, ma non sappiamo se questo corrisponda effettivamente al suo stato d'animo. Potrebbe essere che stia cercando un nuovo equilibrio e questo le costa una certa fatica, un'altalena emozionale nella ricerca di sicurezza che le dà stress, e durante uno stato di stress è poco recettiva a tutto quello che lei considera un surplus di stimoli - in casa vive con Bali, che non è dominante ma è competitiva - cosa da evitare perché è una motivazione forte- sia nei confronti delle risorse primarie (cibo) sia nei confronti della sua relazione con te che sei un'altra risorsa del territorio, ma, poiché questo coinvolge la sfera della socialità, sarà la prima cosa cosa che il gatto metterà in discussione perché non ne ha bisogno. Questo ci duole? sì, molto. Duole al gatto? quasi zero, può farne a meno. - "Bael ha sempre cercato di evitarla come la peste" Allora di cosa ci stiamo meravigliando? Bael non vuole lo scontro fisico, sa che sarebbe un forte dispendio di energie, preferisce conservarle per altro, e che potrebbe mettere a repentaglio la sua incolumità. In natura anche tra le specie sociali spesso i combattimenti sono ritualizzati allo scopo di evitare lo scontro vero e proprio - "L ho chiamata, ed è subito corsa verso di me in giardino. Qualche coccola distratta, giusto per farmi capire che non è da me che sta scappando....per il resto, grande, assoluta agitazione!" Secondo me tu facendo parte di un territorio nel quale non si stava trovando bene, rappresenti una parte di quella situazione dalla quale al momento preferisce star fuori, da qui forse, dico forse, la sua agitazione - il cibo è un'esca, e se è in uno stato di stress non è ciò di cui ha maggior bisogno. Per la nostra specie il cibo ha un valore totalmente diverso, è invito, accoglienza, convivialità, incontro, generosità/condivisione di un bene essenziale, altruismo ecc ecc. Per loro non è così. Con loro lo usiamo per accaparrarci la fiducia, per assicurarci la loro presenza, per sentirci indispensabili ed in effetti la fornitura di cibo quotidiana per loro è importante per risparmiare energie di ricerca e predazioni fallite. Esattamente lo stesso meccanismo tramite il quale il gatto da millenni e millenni affianca le comunità umane. Inoltre potrebbero bypassarci ed andare direttamente al sodo piuttosto che reinstaurare una relazione con noi Ma secondo me, dopo tutti sti millenni, la relazione col gatto non è questa, per me dovrebbe essere un incontro nella totale armonia e privo di finalità di possesso specialmente in questa situazione, e per questo ti suggerivo di farla giocare, di offrirle un momento di rilassamento che la possa riportare in uno stato d'animo compatibile con un po' di tranquillità e benessere quando vi incontrate. Se non è propensa, non forzarla sventoladole il gioco di qua e di là e fai muovere il ninnolo come se fosse una piccola preda. Se non è interessata te ne vai lentamente trascinandoti la cannetta, poi torni e poi ti riallontani. Guarda le sue reazioni. Il gioco con la cannetta, gioco che stimola la motivazione predatoria, tra i tanti, è questo. Puoi anche farlo in casa con un rametto (io uso piccoli rami di bambù), spago e ninnolo, va bene anche un pezzetto di carta, purché non se lo mangi https://www.google.com/imgres?imgurl...act=mrc&uact=8 "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|||
26-04-2019, 00:07 | #14 | |
Re: Gatta scappata di casa
Quote:
...Avevo pensato che "il gioco della cannetta che avrei dovuto portare a Bael assicurandomi in seguito di riportare a casa" , nascondesse tra le righe una metafora che mi sfuggiva... Invece con giochi simili Bael mi ci faceva misurare ogni notte, regolare come un orologio svizzero, allo scoccare delle h. 03.00 am! Sò che era diseducativo (nonchè per me sconveniente e massacrante) assecondare I suoi ritmi fellini, ma....il piacere di condividere con lei quanto più possibile, rendeva tutto sopportabile. ....Un pò come quando ti innamori e cominci a fare l inpensabile senza chiederti "perche?" ...Perchè non c è un "perchè"; lo fai e basta! Aletto, mi è molto piaciuta la tua elaborazione; di certo lucida e scevra da sentimentalismi umani. Credo tu abbia fotografato Bael alla perfezione, tanto nel presente, quanto nel suo misterioso passato. Condivido tutto. E, in fondo, "tutto" io stesso l avevo intuito analizzando la cronologia dei fatti. Ma non mi è mai realmente passato per la testa di allontanare momentaneamente Bali (e cuccioli ) per agevolare il ritorno di Bael. Non me lo sarei perdonato anche se forse , mi sarebbe egoisticamente piaciuto. Quindi aspetterò che I cuccioli siano abbastanza grandi da poter prendere la loro strada...e vedremo. Ancora grazie Aletto. È stato un piacere. |
||
26-04-2019, 09:47 | #15 |
Re: Gatta scappata di casa
... ma cos'è, un addio? No no! non penserai mica di lasciarci così in sospeso, eh? Devi raccontarci come va a finire, e poi ci sono i micini... Tu devi tenerci aggiornati, raccontarci tutto!!
|
|
26-04-2019, 11:33 | #16 | |
Re: Gatta scappata di casa
Quote:
Spero che la micia nei limiti delle sue possibilità e stile di vita riprenda abitudini più casalinghe, e spero che la zona non sia pericolosa Anche io assieme ad iw1dov ed altri aspetto notizie "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
||
28-04-2019, 20:27 | #17 |
Re: Gatta scappata di casa
Ciao a tutti.
Vi aggiorno sugli ultimi sviluppi... oggi Bael ha fatto il suo primo tentativo di riavvicinamento: si è palesata sul balcone ed è entrare in casa. Voleva mangiare, ma proprio in quel momento Bali stava davanti alla ciotola, quindi, prima di sparire nuovamente, si è limitata a fare un breve giro per la casa. Forse mi cercava, ma io purtroppo non rientrerò prima di domani. Buon initio settimana a tutti. |
|
29-04-2019, 06:38 | #18 |
Re: Gatta scappata di casa
Forse è stata un'incursione per testare l'agibilità di quel territorio che le è sicuramente caro e familiare.
Spero che torni a considerare la tua casa come zona centrale del territorio ed il resto come un'estensione occasionale e non viceversa. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
30-04-2019, 02:31 | #19 | |
Re: Gatta scappata di casa
Quote:
Se cosi fosse (e anche io lo penso), direi che è stata una circostanza infelice, dal momento che Bali era già in casa, e quindi Bael se ne è uscita in fretta senza nemmeno raggiungere la ciotola. E oggi non si è fatta rivedere... Hai letto di quegli studi (credo giapponesi) secondo I quali il gatto non sentirebbe la mancanza del padrone? Per quanto consapevole dell indole individualista del gatto, mi rendo conto che Bael stà già spostando la sua centralità verso altri luoghi, e che quindi potrebbe facilmente archiviare questi 6 mesi di convivenza; mesi nei quali riuscivo distintamente a scoprirla piu felice, persino più dedita a se stessa, e sopratutto sempre più sciolta ed interattiva nei miei confronti. Vedremo se domani succede qualcosa di nuovo... Notte. |
||
30-04-2019, 09:10 | #20 |
Re: Gatta scappata di casa
Ciao damasco, se non fosse successo l'altro ieri sarebbe successo un altro giorno qualsiasi. Non penso quindi ad una situazione infelice o favorevole per un suo ritorno perché incontrare Bali era solo uno degli eventi probabili, Bael sa che lì da qualche parte c'è Bali e la vede come la peste, ha saggiato la sostenibilità del fatto in una situazione di fame (forse, non possiamo esserne certi) e non dimentichiamo la competitività di Bali in merito al cibo. Bael non intende competere per il cibo perché filogeneticamente il gatto consuma da solo le piccole prede che cattura e non è disposto a condividerle con i consimili. Bali per questo consuma anche il cibo che non è suo (se non ricordo male), sono due facce della stessa medaglia.
Per questo è meglio che i gatti mangino ognuno per fatti suoi. In casa inevitabilmente e involontariamente sfidiamo l'adattamento evoluzionistico del predatore solitario (per inciso, in questo caso adattamento inteso come ad+aptus ossia idoneo ad essere ecc), col risultato che se non lo vediamo nel contesto stesso, si rileva facilmente due o tre ore dopo, due o tre giorni dopo e via dicendo, mentre entrano in competizione tra loro per un nonnulla e ci chiediamo come mai e le consideriamo zuffe o evitamenti di poca importanza. Non ho letto gli studi a cui ti riferisci, ma ci considero come facenti parte del territorio sotto forma di vita ma non di vitale importanza. Certo, per un gatto nato e/o cresciuto in casa, siamo più importanti in quanto manca di competenze. Nonostante gli etologi asseriscano che anche un gatto vissuto sempre in casa sia in grado di riprendere la sua vita da felino solista -ed questo consiste il concetto di "domesticazione in corso"-, personalmente non ho nessuna voglia di metterli alla prova e, alla Enzo Jannacci, vedere di nascosto l'effetto che fa. E' vero che assieme ad altre motivazioni assecondiamo la loro motivazione et-epimeletica ed è anche vero che nella loro espressione di socievolezza probabilmente ci preferiscono ai loro consimili, ma il loro territorio deve essere sicuro ed affidabile secondo i loro canoni, con margini di variabilità gestibili secondo la storia formativa di ognuno di loro. La soggettività è flessibile ma ad un prezzo per loro considerato ragionevole e la ragionevolezza varia al variare dell'ontogenesi. Entrano perciò in ballo molti altri fattori che qui sarebbe impossibile valutare. La socievolezza del gatto che si esprime con la convivialità è questione di territorio, ossia di sicurezza ed emozioni che affiorano in quello spazio "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
|
|