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Vecchio 21-03-2018, 14:26   #21
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SerenaF
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

Anzitutto mi dispiace immensamente per come siano andate le cose con Gigio. Ti sono vicina anche se non ci conosciamo.

Penso di aver capito a quale veterinario specialista in malattie infettive ti riferisci perché lo conosco di fama anch'io e per breve tempo sono anche stata sua cliente; per la mia breve esperienza non mi riconosco assolutamente in quello che dici. Quest'estate gli ho portato in visita una delle mie gatte che è una iena, aggredisce chiunque e più volte ho proposto io di farle una leggera sedazione, perché anche la più elementare delle manovre (es. aprirle la bocca per guardare i denti) diventa un numero da circo; lei non aveva bisogno di esami, ma semplicemente di una visita specialistica che, data l'indole dell'animale, era abbastanza rischiosa. Eppure non l'ha anestetizzata, né sedata. Ci sono però certe manovre tipo il prelievo che richiedono nel caso di gatti agitati una leggera sedazione perché inserire un ago in vena ad un gatto che si dimena e scarta è un rischio innanzitutto per il gatto (idem il citologico), donde la decisione di sedarlo (penso abbia optato per una sedazione, non per un'anestesia che è molto più profonda). Purtroppo per quanto blanda, nemmeno la sedazione è scevra di rischi che non sono purtroppo prevedibili e quando insorgono sono difficilissimi da gestire; tra l'altro- ammesso e non concesso che parliamo dello stesso veterinario- la sua socia è specializzata in anestesiologia e terapia del dolore, quindi credo che le competenze per risolvere o quantomeno tamponare gli effetti nefasti della sedazione sul tuo micio le avrebbe avute, sempreché fosse possibile (ma molto spesso non lo è).
E' anche inesatto e superficiale- scusami se mi permetto- dire che un gatto felv non si anestetizza perché se un gatto leucemico avesse bisogno di un intervento salvavita, chiaramente lo si fa e si assumono tutti i rischi del caso. Di solito le reazioni avverse all'anestetico o al sedativo hanno poco o nulla a che fare con la positività o meno del gatto alla felv.

Mi dispiace davvero tanto per come sono andate le cose, credimi. Personalmente ti suggerisco di non incaponirti in un'eventuale azione legale perché, quand'anche si riuscisse a dimostrare che il tracollo di Gigio è avvenuto in seguito e a causa dell'anestesia o sedazione, dovresti poi riuscire a dimostrare che questo poteva essere previsto dal veterinario e, a mio modesto parere, questo è molto difficile se non impossibile da provare. Tra l'altro, per l'anestesia vera e propria, i vet fanno spesso firmare al proprietario un modulo di consenso informato e accettazione dei rischi.
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Vecchio 22-03-2018, 01:32   #22
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violapensiero
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

Vola leggero Gigio...


Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme...
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Vecchio 22-03-2018, 09:16   #23
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

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Vecchio 26-03-2018, 17:39   #24
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bea e gigio
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

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Anzitutto mi dispiace immensamente per come siano andate le cose con Gigio. Ti sono vicina anche se non ci conosciamo.

Penso di aver capito a quale veterinario specialista in malattie infettive ti riferisci perché lo conosco di fama anch'io e per breve tempo sono anche stata sua cliente; per la mia breve esperienza non mi riconosco assolutamente in quello che dici. Quest'estate gli ho portato in visita una delle mie gatte che è una iena, aggredisce chiunque e più volte ho proposto io di farle una leggera sedazione, perché anche la più elementare delle manovre (es. aprirle la bocca per guardare i denti) diventa un numero da circo; lei non aveva bisogno di esami, ma semplicemente di una visita specialistica che, data l'indole dell'animale, era abbastanza rischiosa. Eppure non l'ha anestetizzata, né sedata. Ci sono però certe manovre tipo il prelievo che richiedono nel caso di gatti agitati una leggera sedazione perché inserire un ago in vena ad un gatto che si dimena e scarta è un rischio innanzitutto per il gatto (idem il citologico), donde la decisione di sedarlo (penso abbia optato per una sedazione, non per un'anestesia che è molto più profonda). Purtroppo per quanto blanda, nemmeno la sedazione è scevra di rischi che non sono purtroppo prevedibili e quando insorgono sono difficilissimi da gestire; tra l'altro- ammesso e non concesso che parliamo dello stesso veterinario- la sua socia è specializzata in anestesiologia e terapia del dolore, quindi credo che le competenze per risolvere o quantomeno tamponare gli effetti nefasti della sedazione sul tuo micio le avrebbe avute, sempreché fosse possibile (ma molto spesso non lo è).
E' anche inesatto e superficiale- scusami se mi permetto- dire che un gatto felv non si anestetizza perché se un gatto leucemico avesse bisogno di un intervento salvavita, chiaramente lo si fa e si assumono tutti i rischi del caso. Di solito le reazioni avverse all'anestetico o al sedativo hanno poco o nulla a che fare con la positività o meno del gatto alla felv.

Mi dispiace davvero tanto per come sono andate le cose, credimi. Personalmente ti suggerisco di non incaponirti in un'eventuale azione legale perché, quand'anche si riuscisse a dimostrare che il tracollo di Gigio è avvenuto in seguito e a causa dell'anestesia o sedazione, dovresti poi riuscire a dimostrare che questo poteva essere previsto dal veterinario e, a mio modesto parere, questo è molto difficile se non impossibile da provare. Tra l'altro, per l'anestesia vera e propria, i vet fanno spesso firmare al proprietario un modulo di consenso informato e accettazione dei rischi.
Grazie Serena per avermi dato la tua esperienza, mi è molto utile per capire e per farmene una ragione, visto che mi sento immensamente colpevole per averlo portato da quel veterinario.
Premetto che a Torino ci sono 2 medici con lo stesso nome, quello che non c'entra nulla con questa storia si trova a editato.
Altri medici veterinari, adesso dicono che il tracollo di Gigio è dovuto alla sua amenia, provocata dalla Felv, l'anstesia ha abbassato le sue difese già compromesse. La Felv già c'era e il medico lo sapeva. Ciò che il medico non poteva sapere, erano le sue condizioni di salute al momento dell'anestesia. Sarebbe bastato un'emocronmo per vedere che con 4.800 globuli bianchi, non si poteva neppure pensare alla sedazione!
Purtroppo l'esito di quell'emocromo lui l'ha avuto dopo che Gigio è stato anestetizzato.
E' questo fatto che non mi è possibile accettare.
Gigio ha patito 15 giorni di dolori fortissimi, ha fatto un'agonia crudele e assurda per colpa di quella anestesia.
Tu sai come avviene la sedazione e come avviene l'anestesia? intendo dire la modalità di somministrazione?
Ti faccio questa domanda, perche l'anno scorso Gigio era stato sedato per il prelievo arterioso, per effettuare l'esame PCR. Ricordo che gli hanno fatto un'iniezione intramuscolare e basta, io ero lì con lui.
Questa volta, invece, gli hanno fatto la intramuscolo, chiamandola pre-anestesia, e poi gli hanno messo la canula nella vena della zampa davanti, per l'anestesia.
Dopo 2 ore, il medico mi ha fatto entrare per farmi vedere che la bocca di Gigio, premettendo: Le fa impressione vederlo addormentato?
Gigio dormiva molto profondamente, era ghiacciato, sembrava morto, lui glia ha aperto la bocca per tirargli fuori la lingua, scoprendo completamente la gola, Gigio non si è mosso assolutamente.
Non si svegliava, nonostante lo strapazzasse per farlo svegliare, quindi gli ha fatto un'antitodo. La mattina seguente, quando l'ho portato da un'altro medico, Gigio era ancora molto intontito, non regiva, non camminava e guardava il vuoto.

Ultima Modifica di alepuffola; 28-03-2018 at 00:23. Ragione: editato
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Vecchio 27-03-2018, 14:33   #25
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

Ciao Bea,
allora sì, parliamo dello stesso veterinario. Del resto, quando si nomina uno specialista in malattie infettive a Torino, il pensiero corre subito a lui. Effettivamente la procedura che tu descrivi non è una semplice sedazione, ma un'anestesia generale, procedura molto più rischiosa (anche per soggetti giovani e perfettamente sani), di cui in questo specifico frangente (dal momento che si trattava di fare un prelievo venoso, un rx e un citologico- quest'ultimo suppongo in bocca) non capisco la necessità, e per mettere in atto la quale in genere i veterinari fanno firmare al cliente un modulo di consenso informato (io ne ho firmati due in poco più di un mese e per uno mi chiedevo che diavolo di bisogno ci fosse dell'anestesia generale, perché anche nel mio caso si trattava di una radiografia).
Non so cosa dirti (oltre a ribadirti la mia solidarietà); io credo che ci siano due piani distinti:
1) quello della responsabilità legale: chiaramente un veterinario non può prevedere l'imprevedibile, non può sapere a priori che il gatto avrà una reazione allergica fino al limite dello shock anafilattico all'anestetico o a qualunque farmaco. Io continuo a ritenere che in una causa non avresti molte possibilità di successo, perché si tratterebbe di dimostrare non soltanto il nesso causale tra anestesia e successiva agonia e morte del gatto, ma anche che questo potesse essere previsto e/o che non si siano messe in atto tutte le misure per salvare la vita al gatto, una volta che il danno era stato fatto.
2) quello deontologico, che non è meno importante, anche se per il professionista ha ripercussioni meno pesanti: nella fattispecie, cos'ha fatto questo veterinario e/o i suoi collaboratori (trattandosi proprio della persona che pensavo, confermo che la sua socia ha una specializzazione in anestesiologia e terapia del dolore), quando Gigio ha avuto questo tracollo? Hanno tentato tutto il possibile per salvare la vita al gatto e per migliorare le sue condizioni? Ti hanno spiegato che cosa secondo loro era successo? Perché è vero che certe cose non le può prevedere nemmeno un luminare, ma qui parliamo di un professionista che ha una vastissima esperienza in materia di felv, che è autore di libri e articoli e relatore a convegni, quindi è presumibile che sulla malattia del tuo micio ne sapesse più di altri colleghi e avesse quindi più strumenti per prevedere possibili conseguenze nefaste (posto che, per definizione l'imprevedibile non si prevede, si subisce ahimé).
Prima di sottoporre Gigio all'anestesia, ti ha spiegato quali erano i rischi in generale e per un gatto con la felv? Perché, visto che le condizioni del gatto non erano drammatiche, non ha aspettato prima di avere i risultati dell'emocromo (che suppongo si riuscisse a fare con il gatto sveglio o tutt'al più leggermente sedato) per poi decidere come procedere? Perché ha ritenuto che si dovesse procedere ad un'anestesia generale anziché ad una semplice sedazione? Queste risposte a mio avviso lui te le DEVE dare, anche adesso che il gatto è morto; poi ci può stare che alcune cose non siano prevedibili, ma lui deve dirti perché in quel momento riteneva che questo fosse il miglior modo (o l'unico) di procedere per svolgere gli accertamenti di cui Gigio aveva bisogno e consapevole della sua patologia.

Mi spiace davvero che tu abbia vissuto quest'esperienza angosciante: è bruttissimo ricevere una diagnosi di felv e sapere che purtroppo per questa l'aspettativa di vita del tuo micio sarà limitata, ma perderlo in circostanze del genere, quando si sta cercando di aiutarlo a risolvere quel piccolo problema che aveva in bocca, dev'essere davvero straziante.

P.s.: riguardo alle modalità di somministrazione di anestesia/deazione, so che per la prima si fa un'iniezione intramuscolo seguita da un endovena di narcotico e dalla somministrazione di gas anestetizzanti e ossigeno (cioé si utilizzano diverse tecniche per mantenere il gatto stabile). Qui (http://www.isvra.org/PDF/anestesia%2...tto%20info.pdf) c'è un opuscolo informativo. Per la sedazione basta invece un intramuscolo, il cui effetto dura circa 20-30 minuti. Correttissima la manovra di estrarre la lingua per evitare il rischio che l'animale soffochi.

Ultima Modifica di SerenaF; 27-03-2018 at 14:39.
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Vecchio 28-03-2018, 00:26   #26
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

Bea mi spiace ma per il momento ho dovuto editare,

Per favore evitate di scrivere luoghi esatti da cui per esclusione si possa capire con esattezza la clinica


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Vecchio 29-03-2018, 10:27   #27
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

Grazie ancora SerenaF, hai veramente centrato il problema! Il veterrinario in questione è stato contattato subito il giorno dopo l'anestesia, sia dal medico dal quale l'ho portato , perchè non si riprendeva, sia da me.
Lui ha riferito di aver somministrato una dose leggerissima, ma io ho visto cosa è stato fatto. La dottoressa di cui tu parli, gli ha fatto l'iniezione intramuscolare davanti a me e sempre davanti a me, gli ha messo la canula in vena per l'anestesia, così ha detto, non ha detto nient'altro, non mi ha detto assolutamente a cosa avrebbe potuto andare incontro Gigio anestetizzandolo! L'avrei fermata!! E non mi hanno chiesto di firmare nulla.
Alle nostre domande ha risposto, che non ritiene di aver sbagliato.
Ha detto: ma il gatto era già anemico al momento dell'anestesia. Peccato che lui non si è preoccupato di accertarsene prima!
Io in quei 2 medici ho visto solo una grandissima superficialità, comportamento che ha messo fine alla vita di Gigio
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Vecchio 29-03-2018, 14:49   #28
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

Mah, che abbia sbagliato è palese, anche se si tratta con ogni probabilità di uno sbaglio compiuto in buona fede ed evidenziabile solo con il famoso senno di poi.
Io non so sinceramente se l'anemia costituisca un fattore di rischio o addirittura ostativo in caso di anestesia; francamente, pur essendo una profana, non direi, tanto più che all'anestesia non sarebbe seguito in quel caso un intervento chirurgico con annesso sanguinamento. Oltretutto un'anemia di quella portata avrebbe già dovuto conclamarsi ben prima dell'anestesia con segni tipo astenia/apatia, pallore delle mucose, segni che a momenti non sfuggono nemmeno a un padrone attento, men che meno dovrebbero sfuggire ad un veterinario, a maggior ragione uno che è un'autorità in fatto di felv e che quindi è ben consapevole che questa è spesso associata a forme di anemia anche rapidamente ingravescenti, perché non rigenerative.
A me il quadro che descrivi (gatto letargico, apatico, se non sbaglio anche scoordinato nei movimenti), sempre da profana ignorante quale sono, fa pensare ad un danno al sistema nervoso centrale che è chiaramente uno dei sistemi "colpiti" dall'anestesia (oltre a quello cardio-circolatorio e respiratorio); mi fa strano che l'assistente di questo dottore, avendo approfondito nel suo curriculum post-laurea anche argomenti di neurologia, non ti abbia detto: "Guardi, è successo questo. Abbiamo tentato di salvare il suo gatto facendo questo e quest'altro, ma non è servito. Mi spiace tanto; era però una complicazione che non potevamo prevedere e che, quando insorge, è difficilissima da trattare".

Davvero, sono allibita e insieme addolorata: con me erano stati sia lui che la sua socia molto più professionali (anzi, la dottoressa mi aveva anche dato il suo numero di cellulare privato) e il motivo per cui alla fine ho cambiato veterinario era legato all'utilizzo della chirurgia tradizionale per ottenere un campione bioptico, mentre io volevo un approccio meno invasivo tramite tecnica laparoscopica (che credo loro non utilizzino, perché, come moltre strutture veterinarie, non hanno l'attrezzatura che è ancora relativamente poco diffusa). Però, a livello di spiegazioni, sono sempre stati molto esaustivi (facendo anche ben presente quando era una spiegazione supportata da esami o da studi scientifici e quando erano mere ipotesi loro).

Davvero, sono allibita e insieme amareggiata e dispiaciutissima per quello che è successo. Ti mando un abbraccio affettuoso.
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Vecchio 30-03-2018, 10:17   #29
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Predefinito Re: il gatto Felv positivo non si anestetizza!!!

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Mah, che abbia sbagliato è palese, anche se si tratta con ogni probabilità di uno sbaglio compiuto in buona fede ed evidenziabile solo con il famoso senno di poi.
Io non so sinceramente se l'anemia costituisca un fattore di rischio o addirittura ostativo in caso di anestesia; francamente, pur essendo una profana, non direi, tanto più che all'anestesia non sarebbe seguito in quel caso un intervento chirurgico con annesso sanguinamento. Oltretutto un'anemia di quella portata avrebbe già dovuto conclamarsi ben prima dell'anestesia con segni tipo astenia/apatia, pallore delle mucose, segni che a momenti non sfuggono nemmeno a un padrone attento, men che meno dovrebbero sfuggire ad un veterinario, a maggior ragione uno che è un'autorità in fatto di felv e che quindi è ben consapevole che questa è spesso associata a forme di anemia anche rapidamente ingravescenti, perché non rigenerative.
A me il quadro che descrivi (gatto letargico, apatico, se non sbaglio anche scoordinato nei movimenti), sempre da profana ignorante quale sono, fa pensare ad un danno al sistema nervoso centrale che è chiaramente uno dei sistemi "colpiti" dall'anestesia (oltre a quello cardio-circolatorio e respiratorio); mi fa strano che l'assistente di questo dottore, avendo approfondito nel suo curriculum post-laurea anche argomenti di neurologia, non ti abbia detto: "Guardi, è successo questo. Abbiamo tentato di salvare il suo gatto facendo questo e quest'altro, ma non è servito. Mi spiace tanto; era però una complicazione che non potevamo prevedere e che, quando insorge, è difficilissima da trattare".

Davvero, sono allibita e insieme addolorata: con me erano stati sia lui che la sua socia molto più professionali (anzi, la dottoressa mi aveva anche dato il suo numero di cellulare privato) e il motivo per cui alla fine ho cambiato veterinario era legato all'utilizzo della chirurgia tradizionale per ottenere un campione bioptico, mentre io volevo un approccio meno invasivo tramite tecnica laparoscopica (che credo loro non utilizzino, perché, come moltre strutture veterinarie, non hanno l'attrezzatura che è ancora relativamente poco diffusa). Però, a livello di spiegazioni, sono sempre stati molto esaustivi (facendo anche ben presente quando era una spiegazione supportata da esami o da studi scientifici e quando erano mere ipotesi loro).

Davvero, sono allibita e insieme amareggiata e dispiaciutissima per quello che è successo. Ti mando un abbraccio affettuoso.
gIà....NON solo non l'hanno fatto, ma mi hanno mandato via con il gatto estremanete intontito, non hanno neppure provato a farlo camminare: tanto ora che arriva a casa si sveglia. Questa è stata la risposta.
Il giorno dopo, quando ancora Gigio non si riprendeva, sono andata da loro per tentare di capire cosa era successo, mi ha risposto lui, che probabilmente l'anestesia aveva abbassato ulteriormente le sue difese, ma che cmq il gatto era già molto anemico, quindi normale!
Dei dolori lamentati dal gatto, invece ha detto che non ne avava la più pallida idea, questa assurda frase non solo l'ha detta, ma l'ha pure scritta nella mail che mi ha inviato insieme agli esiti degli esami. Quindi estremamente convinto di non aver sbagliato!
Io, da assoluta profana, vorrei giustizia per un gatto al quale è stata inflitta una sofferenza assurda, per ben 15 giorni! Se tutto questo dolore non era evitabile, me ne farò una ragione, ma se qualcuno ha responsabiltà, quel qualcuno deve pagare!
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