Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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31-01-2016, 10:57 | #331 |
Re: Quanto è difficile dare un gatto in affido/adozione?
OK, concludo dicendo che forse potrei valutare l'idea di mandare una donna per fare il preaffido, così *le adottanti" non si sentirebbero minacciate dagli ormoni maschilli, si fiderebbero di più, si farebbero anche una chiacchierata più rilassata, io non ne capisco nulla di scarpe
Chiudo e aggiornerò solo in caso di esito positivo. Il paradiso non sarà mai un paradiso se i miei gatti non saranno lì ad accogliermi (Ana Rose Morlan) |
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31-01-2016, 11:02 | #332 |
Re: Quanto è difficile dare un gatto in affido/adozione?
Forse io sono strana, ma non avrei problemi a far vedere a persone estranee la mia casa solo per rassicurarli che sia in sicurezza e avere dei gatti, se davvero li volessi. Come dire, non ci trovo niente di strano. Chi cede un gatto, cede sempre un pezzo del suo cuore, anche se sa che andrà a stare bene; mi pare il minimo, far capire che non ci saranno problemi e che potrà stare tranquillo sul futuro dei piccoli. A me non è mai capitato perché i miei gatti sono stati presi direttamente dalla strada o affidati dal vet, mia vecchia conoscenza; ma se dovesse capitare, nessun problema. E poi, non è anche un modo per fare amicizia con persone che condividono la nostra passione? È capitato ad una mia amica che ha adottato una cagnolina, come ho già raccontato. Ancora adesso è in contatto con le volontarie, sono diventate amiche. A me sembra così bello....
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31-01-2016, 11:29 | #333 |
Re: Quanto è difficile dare un gatto in affido/adozione?
Secondo me è comprensibile la diffidenza da entrambe le parti: la Romania, così come l'Ucraina, è famosa per le violenze efferate compiute sugli animali. Questo non vuol dire che tutti i rumeni siano così, esattamenta come non è detto che tutti i cinesi manifestino il più assoluto disprezzo per la vita e la salute degli animali: una persona non è definita soltanto dalla sua nazionalità e dalla sua cultura d'origine. Insomma da una parte ci sta un minimo d'inquietudine da parte di Antonio anche se penso che dovrebbe fidarsi un po' di più di queste persone soprattutto se gli hanno fatto un'ottima impressione.
Cambiamo punto di vista e veniamo allo spauracchio del preaffido: come se ne sentono di tutti i colori in fatto di violenza sugli animali in Romania, Ucraina, Cina, Spagna, sud Italia..., così si sentono racconti da brivido su gente che ha fatto entrare in buona fede a casa propria quello che credeva essere un tecnico del gas, inviato della banca o dell'enel/telecom/ecc..., un vigile, un rappresentante di casalinghi e poi si è ritrovata la casa svaligiata. Se costoro non hanno familiarità con la procedura per le adozioni (o se gli altri gatti li hanno trovati per strada, presi da qualcuno con l'intermediazione di un'amica/conoscente), potrebbero rimanere un po' perplessi o addirittura avere dei sospetti se uno sconosciuto ti chiede di entrare a casa tua. Si tratta di superare le proprie diffidenze da entrambe le parti, senza per questo darli al primo che capita. Poi, come si possono avere sospetti sull'adottante, li si possono avere anche sullo stallatore (c'è gente che ha lasciato porte e finestre aperte, con il risultato che il gatto in stallo è scappato): come mai ti fidi della stallatrice, che sono sicura è la persona più affidabile di questo mondo, e sei così sospettoso nei confronti dei potenziali adottanti? |
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