Originariamente inviato da Aletto
Parlando tra di noi e con i proprietari di altri gatti, la paura pių grande č la morte del gatto o la perdita del gatto. Fino ad una ventina di anni fa, non era cosė. Con lavvento dei social questo č diventato un amplificarsi di questo sentire comune, come quasi fosse un contagio, impedendo di fatto al gatto di esprimere il comportamento di specie.
Gradualmente per il gatto le cose hanno preso questa piega dovuta alla paura della perdita, della morte, del male, pensando solo ai gatti morti, ai gatti in pericolo, ai gatti abbandonati, ai gatti che hanno bisogno di noi ecc, e mai a quanti gatti invece vivono la loro vita tanto quanto gli altri animali, noi inclusi, che fatichiamo per vivere, per lavorare e guadagnarci il pane: č un fenomeno sociale dellultima manciata di anni, la narrazione del caso peggiore.
La tua gatta e molti altri ci stanno dicendo altro tramite il comportamento e le malattie psicosomatiche dovute a quello che noi pensiamo sia la salvezza per loro, considerando come trascurabili le problematiche che loro sviluppano, e focalizzandoci sulle pipė, sul fatto che fanno cadere i soprammobili, sul fatto che fanno le unghie sul divano e non sul tiragraffi, che si arrampicano sulle tende distruggendole e via dicendo. Tutti argomenti che spostano il focus dal disagio del gatto al nostro: cavolo, mi rompe tutto, mi piscia ovunque, mi rovina gli infissi, ho speso un sacco di soldi in giochi e giochini che ignora.
E ovvio che, se riportiamo lattenzione sul gatto, ci si pone il dilemma di ovviare una nostra motivazione ben radicata nella nostra specie, ossia evitare laccudimento a 360° giorno e notte perché č quello che ci rendiamo conto che ci sta chiedendo
Gli stessi professionisti, veterinari e comportamentalisti, spesso invitano a correggere il tiro con farmaci/nutraceutici ed arricchimento ambientale contribuendo a dare unimmagine del gatto piuttosto lontana dalla realtā. Il gatto si č calmato, si č abituato, e mai pensiamo che invece abbia ha ingoiato il rospo.
I pericoli ci sono, č vero, ma ci sono per tutti
Ti hanno giā detto di mollare la pettorina, parole sante!
Cosa le č passato per la testa? Di conoscere la vita, di evitare lo scontro, di pattugliare un territorio dove sentirā gli odori di Klimt, e dove avrā gli stimoli propri della sua specie per tornare ad essere se stessa.
Ti costerā fatica e stress Leny, ti porrai mille domande, le risposte te le darā la micia
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