Fufi gatto di colonia ferito

[devash]

Speravo davvero con tutta l'anima che non andasse così. Mi dispiace tantissimo, non riesco a dire quanto.

Sono tanto triste...povero micione...
Non è una gran consolazione, ma almeno non è morto solo e impaurito in mezzo all'erba; prima di andarsene ha potuto sentire l'amore delle persone che cercavano di aiutarlo.
Ciao Fufi, buon viaggio...adesso conoscerai anche tutti i miei mici che hanno già passato il Ponte, fai naso-naso a tutti da parte mia...e a te un baciotto e un grattino...

[Magda]

Non riesco a smettere di piangere. Non doveva finire così........

[iottisan]

Originariamente inviato da Malinka

almeno non è morto solo e impaurito in mezzo all'erba; prima di andarsene ha potuto sentire l'amore delle persone che cercavano di aiutarlo.

Purtroppo paradossalmente sarebbe stato più tranquillo da solo sotto quel cespuglio.
Era un gatto selvatico, che non si faceva avvicinare dalle persone.
Quindi in realtà è morto in un posto sconosciuto e che gli faceva paura, con intorno persone che gli facevano paura, dopo essere stato catturato con il retino da persone che non sapeva cosa gli volessero fare e rinchiuso in una gabbia.

Ma gli abbiamo evitato due-tre giorni di agonia.
E dopo l'anestesia di stamattina non aveva ripreso conoscenza, quindi non si è accorto di nulla e nelle ultime ore non ha sofferto.

E' di quelle situazioni che lacerano l'anima, ma non c'era altro da fare, non credo si potessero percorrere altre strade.
Abbiamo solo fatto sì, una volta capito che non esisteva via di ritorno, che il tutto fosse il più rapido possibile.

[Xiaowei]

Originariamente inviato da iottisan

Purtroppo paradossalmente sarebbe stato più tranquillo da solo sotto quel cespuglio.
Era un gatto selvatico, che non si faceva avvicinare dalle persone.
Quindi in realtà è morto in un posto sconosciuto e che gli faceva paura, con intorno persone che gli facevano paura, dopo essere stato catturato con il retino da persone che non sapeva cosa gli volessero fare e rinchiuso in una gabbia.

Lo so Iotti, ti capisco sai è una sensazione brutta, ma non devi sentirti responsabile, anche se so che è difficile mi spiace tanto per Fufi, l'unica magra consolazione è che è salito sul Ponte mentre era addormentato...

[iottisan]

Se devo proprio trovare qualcosa di buono in questa storia è che lui, dopo 40 giorni di assenza di cui chissà quanti di sofferenza, quando si è trovato allo stremo delle forze, si è presentato nel posto dove sapeva che poteva ricevere aiuto.
E, per quello che potevamo fare, un aiuto l'ha avuto.

Sono contenta di essere riuscita, per una botta di fortuna, a prenderlo subito e al primo tentativo.
Che i dottori siano stati chiari e decisi, senza giri di parole, in modo che la decisione possa essere stata veloce.

Avrei voluto anche io che finisse in modo diverso, ma questa volta era al di là delle nostre possibilità.

Ha sofferto chissà quanto. Chissà da quanto aveva quella ferita orribile.
Chissà cos'ha patito.
Ma quando finalmente ha chiesto aiuto abbiamo risposto prontamente. Nell'unico modo possibile.

[iottisan]

Ah e ieri, prima di tentare la cattura di Fufi, appena arrivata in colonia mi si è fatto incontro questo miciotto bianco e tigrato, un pochino cicciotto, che mi si è iniziato a strusciare sulle gambe.

Bè, era Ferroviere!

http://www.micimiao.net/forum/showth...ght=ferroviere

Il micio imprendibile!
Franca, adesso potresti dargli una coccole, due cocccole, 100 coccole, e probabilmente ne vorrebbe ancora.....

Ha sempre il suo occhio "balugo", ma sta benissimo. Almeno lui.
E' la stessa colonia di Mina, la micia con il trombo alla coda.
E di Rossignol, non ricordo se ne avevo parlato qua sul forum, il micio che lo scorso settembre ha subito, dopo tre mesi di agonia, un delicatissimo intervento tra stomaco e polmone per eliminare un versamento. Intervento costato migliaia di euro, ma che gli ha ridonato la salute e una casa.

Ora in colonia rimane Ferroviere tutto solo......

Originariamente inviato da iottisan

Purtroppo paradossalmente sarebbe stato più tranquillo da solo sotto quel cespuglio.
Era un gatto selvatico, che non si faceva avvicinare dalle persone.
Quindi in realtà è morto in un posto sconosciuto e che gli faceva paura, con intorno persone che gli facevano paura, dopo essere stato catturato con il retino da persone che non sapeva cosa gli volessero fare e rinchiuso in una gabbia.[...]

Ho avuto due esperienze con le faine, animali che hanno quasi nel dna la paura dell'uomo.
Le ho soccorse quando erano in condizioni critiche, ma avevano ancora ben vivo (e pericoloso) l'istinto di difesa.
La prima faina dopo 24 ore si lasciava accarezzare, ha accettato che le togliessi le zecche che aveva sul muso e le disinfettassi le ferite intorno alla bocca; prendeva il cibo dalle mani e i giorni seguenti non appena entravo nella stanzetta dove l'avevo ricoverata cominciava a giocare come un gatto, saltava sul letto, si arrampicava in spalla, poi saltava giù, si infilava sotto il letto e saltava fuori dalla parte opposta e poi di nuovo addosso a me.

La seconda faina era molto malata e non era in grado di muoversi; ho tentato di farle mangiare qualcosa e lei ha cercato di mordermi il guanto di cuoio che indossavo; questi animali hanno denti e morso che al loro confronto quello di un gatto fa quasi ridere; ebbene, ha spezzato con un solo morso il manico del cucchiao di legno con il quale volevo porgerle il cibo.
Non riuscivo neppure a toccarla, che lei si rivoltava.
A quel punto ho pensato che avesse paura del guanto, forse perché le impediva di sentire bene il mio odore e me lo sono tolto, poi pian piano ho avvicinato la mano e l'ho accarezzata sulla testa e lei ha accettato.
Il passo successivo è stato porgerle di nuovo il cibo con un grosso cucchiaio; lei mangiava stando semisdraiata, le ho messo l'altra mano sotto la testa per agevolarla.
Quando ho cercato di ritrarre il cucchiao quasi vuoto, ha allungato la zampa e ha messo la sua mano sul mio polso, non per farmi male, ma come se volesse dirmi di non portarle via la pappa e quando gliene ho portata ancora, mi ha permesso di tenere la mano così vicina al suo musetto, che sentivo i baffi che mi toccavano la pelle.

Se animali selvatici come le faine hanno compreso le mie buone intenzioni - e io non sono certo san Francesco - penso proprio che anche i gatti più selvatici capiscano quando li vogliamo aiutare.

[devash]

Cara Malinka, hai ragione eccome! Non so se avete letto sui giornali qualche settimana fa di uno squalo che si è avvicinato ad un sub non per mangiarlo, ma per farsi togliere il coltello che aveva conficcato sul dorso. Quando il sub ha capito (dopo il cagotto, immagino) e l'ha aiutato, lo squalo ha fatto due giretti attorno ed è andato via. Ha cercato aiuto da chi sapeva (ovviamente il verbo non è corretto) potesse aiutarlo. E stiamo parlando di un predatore che non fa sconti. Il video è incredibile, lo riportava Repubblica.
Quindi, perché non pensare che Fufi abbia chiesto un soccorso quando ha capito che non ce la faceva più da solo?
Scusate l'OT: Malinka, non sei San Francesco ma ci vai vicino di brutto, comunque!

Originariamente inviato da devash

[...]
Scusate l'OT: Malinka, non sei San Francesco ma ci vai vicino di brutto, comunque!

Ma figurati, lo può fare chiunque, basta agire con cautela, ma senza timore; se gli animali sentono "l'odore della paura" possono reagire male.
Un amico di Viterbo ha avuto la mia stessa bellissima esperienza con una martora.

Non sapevo di quello squalo, però in passato avevo sentito di altri episodi simili e avevo visto i filmati: squali con ami piantati in bocca o nella pancia che si erano avvicinati ai sub per essere aiutati.
Ora vado a vedermi il video!