Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili
Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
Aiuta anche tu Micimiao clicca qui

Home Micimiao Forum Regolamento FAQ Calendario
Vai Indietro   Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili > MICIMIAO FORUM DI DISCUSSIONE SUI MICI > Il comportamento dei vostri a-mici

Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui.

Rispondi
 
Strumenti Discussione Modalità Visualizzazione
Vecchio 04-11-2018, 20:29   #1
Profilo Utente
Anneke
Gattino
 
Utente dal: 10 2014
Gatti: 2
Messaggi: 114
Predefinito Inserimento secondo gatto

Ciao a tutti!

È arrivato un nuovo membro della famiglia, si chiama Margot e ha sei mesi. Era una gattina di strada, nata in una villetta disabitata e l'ho vista crescere. Abbiamo cercato adozione per mesi, senza esito, poi con una vicina di casa avevamo deciso di sterilizzarla per evitare che potesse sfornare cuccioli in strada, ma non avevo preventivato che io e la mia famiglia non saremmo riuscite a rimetterla in strada

C'è un solo problema: in casa con me ho una cagnolina di 11 anni e una gatta di 4 anni. Con la cagnolina il problema in teoria non c'è, non ama particolarmente i gatti ma le abbiamo fatto vedere la gattina e non ha avuto reazioni particolari. Il problema più grosso è con l'altra gatta.

India ha 4 anni e ha un carattere un po' particolare. Con noi è molto dolce, ma è una gatta paurosa e diffidente e definita dal veterinario come "sensibile". Anche lei è stata presa dalla strada, ma aveva 2 mesi e non so quanti contatti con altri gatti abbia avuto (la piccola invece è ampiamente socializzata con gli altri gatti e con le persone). Abbiamo messo la piccola Margot in una stanza a parte, quindi per diversi giorni non si sono viste. Solo sentendo l'odore di Margot addosso a noi India soffiava e ringhiava, e poi scappava via. Al diminuire dei soffi e ringhi ho fatto - a questo punto penso sbagliando - il tentativo di farle avere un contatto visivo e portandole nella stessa stanza.

India ha cominciato a soffiare, non ha cercato il contatto con l'altra gattina, si è spaventata (con tanto di naso arrossato per l'agitazione) e si è infilata sotto al letto prima di scappare via. Margot si è incurvata tutta e ha fatto dei versi strani girando un po' la testa di lato. Dopo questa cosa India per un giorno ci ha "odiate" e non ci veniva più incontro, è stata tutto il giorno nella sua stanzetta ignorandoci e scansandoci, o tollerando a stento le coccole. Poi, complici qualche sessione di gioco con i suoi giochini preferiti, la situazione è ritornata normale. Da allora non hanno avuto nuovi contatti.

Quindi, chiedo un consiglio: che faccio? Non voglio causare troppo stress alla gatta residente, è la mia vita e non voglio farle un torto. Che posso fare?
Anneke non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 05-11-2018, 00:08   #2
Profilo Utente
iw1dov
Gattone
Sostenitore
 
Utente dal: 06 2016
Paese: Torino
Regione: Piemonte
Sesso: Uomo
Gatti: 5
Messaggi: 2,330
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Ciao, e complimenti per l'adozione!

Qua sul forum c'è un post che è paticamente un manuale per il perfetto inserimento graduale. Se usi la funzione di ricerca lo trovi di sicuro.

Però qui siamo anche in tanti che in realtà abbiamo adottato (chi più consapevolmente, chi meno, chi... ha fatto come ha potuto) un "inserimento brutale": ovvero tutti insieme appassionatamente, e vedetevela tra di voi.

Personalmente, per un motivo o per un altro, ho sempre inserito i membri della tribù con il metodo "vedetevela voi" ed è sempre andata bene: anche l'ultimo, di Matt con Lina, e non ci avrei scommesso un cent.

Gobbe, soffi, pelo ritto, code gonfie, orecchie indietro, andature sghimbescie, ecc ecc sono tutto il prepertorio tradizionale del primo incontro con un intruso e quindi perfettamente normali. Non si sono azzuffate, e soprattutto non si sono fatte male, quindi direi che tutto sommato è andata bene.

Anche India, dopo una giornata ha smesso di tenervi il broncio, quindi le cose non stanno andando così male.

Io continuerei a scambiare gli odori: fa' cambio di copertine, ecc. Se mostrano di volersi incontrare, lascia che si vedano, ma non forzarle; e se vedi che gli animi si scaldano, interrompi l'incontro e ripetilo solo quando mostrano di nuovo segno di volersi vedere.

Metti in contro, come dicevo, urla, soffi ecc. magari anche qualche zuffa, ma nella maggior parte dei casi è per lo più scena e non si fanno realmente male.

In un paio di settimane - massimo un mese - dovresti arrivare ad un armistizio; e quando meno te l'aspetti te le trovarai a dormire abbracciate. Margot è ancora cucciola, e scommetto che eleggerà India a sua mamma, e viceversa.

Attendiamo anche i consigli degli altri.

iw1dov non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 05-11-2018, 08:23   #3
Profilo Utente
Aletto
Supergatto
 
Utente dal: 12 2014
Paese: Roma
Regione: Lazio
Sesso: Donna
Gatti: 3
Messaggi: 9,417
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Ciao e benvenuta
Ti riporto un articolo dell'etologa dott.ssa Eva Ricci sull'inserimento di un altro gatto in un territorio dove già c'è o ci sono gatti residenti. E' tratto dalla sua pagina fb

....."Ho ricevuto spesso richiesta di aiuto per inserire un nuovo gatto ma più spesso mi è stato chiesto di intervenire quando l’introduzione era già avvenuta e non era andata a buon fine, portando con sé stress per i gatti e per tutta la famiglia. E’ invece importante lavorare in prevenzione. Questa è una situazione da non sottovalutare. Inoltre, nonostante la possibilità di trovare informazioni in internet e nonostante la sensibilità sul tema del benessere etologico del gatto stia aumentando, ci sono ancora “vecchie credenze” sulla relazione tra gatti.........Se da una parte il legame tra gatti che vivono nella stessa casa può diventare forte e duraturo, dall’altra non è detto che il gatto di casa figlio unico abbia per forza bisogno di un compagno per vivere bene

........Spesso sento dire "all'inizio è normale che si picchino, poi se la sbrigano da soli". Purtroppo non è sempre così: se ci sono conflitti iniziali è più difficile che i due gatti vadano d'accordo nel futuro. Invece, con un inserimento graduale, le probabilità di avere poi una buona convivenza - che sia di arricchimento per entrambi i gatti - aumentano molto.

Riporterò di seguito i concetti e gli step GENERALI che è bene tenere a mente quando si decide di inserire un nuovo gatto in casa. Sottolineo che queste sono assolutamente indicazioni di massima, perché il percorso va adattato ad ogni singolo caso e sarebbe comunque meglio chiedere l’aiuto di un professionista, veterinario comportamentalista od etologo.
Il difficile non è tanto ricordare i passi da fare, ma saper leggere le risposte dei gatti, per adattare via via il percorso e non creare stress.
Bisogna predisporre per il nuovo arrivato una stanza o una porzione di casa dove il nuovo gatto soggiornerà inizialmente, fornita di tutto l’occorrente (lettiera, ciotole, giacigli, giocattoli, tiragraffi, scatole dove nascondersi). I primi giorni il gatto deve avere modo di ambientarsi in questo ambiente “ristretto” e di conoscere gli umani con i quali vivrà. Lo step successivo è fare uno scambio di odori tra i gatti, attraverso oggetti: conoscersi gradualmente attraverso gli odori aiuta i gatti.

Si dovranno quindi monitorare le reazioni dei gatti ai nuovi odori.

Poi è possibile far esplorare la casa al nuovo arrivato mentre il gatto già residente non c’è (può essere messo temporaneamente in una stanza con dei diversivi piacevoli - giocattoli o cibo); successivamente si riaccompagna il nuovo gatto nel proprio spazio e si lascia libero il vecchio, che passerà in rassegna gli odori.lasciati dall’altro. Anche in questo caso si devono osservare i comportamenti dei gatti. Il passo seguente è un contatto visivo, ma senza che i gatti possano “farsi male”, quindi attraverso uno spiraglio della porta o ancor meglio attraverso una rete (tipo zanzariera) apposta alla porta, o se proprio non si può avere la rete, un foglio di plastica spessa da attaccare allo stipite della porta. Posto che fin qui le cose siano andate “bene” si dovranno poi far incontrare direttamente i gatti lasciandoli liberi nello stesso spazio, sempre monitorando i loro comportamenti (anche per interrompere eventuali situazioni di tensione).

Alcune cose da non fare: 1-mettere il nuovo gatto in un trasportino o gabbia mentre l’altro è fuori che lo guarda/annusa/minaccia. 2-non tenere i gatti in braccio per farli avvicinare uno all’altro. 3-non pretendere che i gatti, anche una volta che l’inserimento è andato a buon fine, mangino nella stessa ciotola ed usino la stessa lettiera. A questo proposito, vale la regola che le risorse dovrebbero essere in numero pari al numero di gatti+1; esse vanno fornite in abbondanza, poi saranno i gatti a scegliere come gestirsele. 4-a volte viene suggerito, per favorire la conoscenza e l’accettazione, di far mangiare i gatti vicini ai lati della porta che li divide. Io sconsiglio questa pratica poiché il momento del pasto è "sacro", questo potrebbe aumentare lo stress e i conflitti. Anche solo perché in questo modo la ciotola viene necessariamente spostata dalla sede abituale. Al massimo si potrebbe provare con bocconcini appetitosi, che sono "nuovi" e appunto attrattivi, senza andare ad intaccare le risorse cibo di ogni gatto, tuttavia vi spingo alla riflessione: perché “adescare” i gatti con il cibo per velocizzare un processo così delicato?

In conclusione, ricordate cosa significa socialità per il gatto e quanto sia importante fare un inserimento graduale, meglio se aiutati da un esperto."


In questo articolo si dice più di una volta di osservare e monitorare, alla fine si dice anche che il processo è delicato e non va velocizzato con adescamenti tramite il cibo, perché il gatto è un essere tendenzialmente solitario e territoriale anche se poi può accettare e tollerare la coabitazione con i suoi simili

Spero possa esserti utile, considerando inoltre che la tua micia residente è paurosa e diffidente, adottata a due mesi e quindi non ne conosciamo il percorso di crescita evolutivo personale
Continuerei le sessioni gioco con ambedue ma separatamente


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 05-11-2018, 08:59   #4
Profilo Utente
babaferu
Supergatto
 
Utente dal: 06 2008
Paese: torino
Gatti: 3
Messaggi: 14,333
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Ciao! Seguirei decisamente i consigli di aletto, evitando di stressare ulteriormente la nuova finché la diarrea non rientra, sia perché se avesse mai ancora parassiti potrebbe contagiare l'altra, sia perché un inserimento è comunque stressante e quindi può abbassare le difese immunitarie, quindi è meglio che sia in forma.
Baci, ba
babaferu è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 05-11-2018, 17:51   #5
Profilo Utente
Stregatta74
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

ciao io ho sempre fatto come c'e' scritto nel post di aletto e non ho maia vusto problemi.
meglio fare le cose graduali e avere la sensibilita' di capire e rispettare I tempi dei mici.
e' perfettamente normale che si soffino etc..etc..non avere problemi per questo.
l'importante e' anche dare le stesse attenzioni - e forse anche maggiori - al gatto "Vecchio" in modo tale che capisca che non verra' messo da parte.
vedrai che andsra' tutto bene
  Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 05-11-2018, 20:12   #6
Profilo Utente
Malinka
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Io invece ho sempre fatto esclusivamente inserimenti diretti e non ho mai avuto problemi, neppure quando avevo residenti abbondantemente adulti e che non avevano avuto i giusti insegnamenti da mamma gatta, in quanto li avevo adottati a pochi giorni di vita.

Il sistema di inserimento graduale proposto dall'etologa Ricci sulla carta potrebbe anche essere ineccepibile (per come la vedo io, no, ma non faccio testo, non sono etologa, sono sola una persona che ha alle spalle decenni di condivisione della vita con i gatti) però mi sembra anche abbastanza utopico, perché non tiene conto di quella che è la realtà "reale" di molte persone.

Prendiamo la stanza da dedicare al gatto: ma quanti hanno un locale disponibile per questo scopo? Sì, vabbè che c'è chi ha la stanza dedicata esclusivamente al coniglietto nano o al riccio africano, con la pappa, i giochi, l'angolo lettiera, quindi tutto è possibile, ma nella vita reale vedo tantissime persone che hanno problemi a dedicare una stanza ai figli, figuriamoci se ne hanno una da mettere a disposizione del gatto...(che poi un gatto non ha bisogno della sua stanzetta, non è un bambino, ha esigenze e motivazioni di vita ben differenti).
E chi vive nel classico mono o bilocale, dove lo trova un posto ad uso esclusivo del gatto? Nel ripostiglio delle scope?

E poi il numero di cassette igieniche per cui sarebbe l'ideale averne una per gatto più una; sì, avendo una piazza d'armi (non i 53 metri quadri di casa mia) si potrebbero disseminare cassette igieniche ovunque, diversamente si finirebbe per inciampare ogni tre per due in questa o quella cassetta.
Che poi va a finire che i gatti usano tutti la medesima e lasciano intonse le altre.
A questo proposito, in passato avevo 4 cassette in terrazzo e i gatti non ricordo più se 5 o 6; ebbene, la pipì la facevano tutti in quella vicino alla porta, la cacca nella successiva; le altre due non le usavano proprio, tanto che a un certo punto le ho eliminate.
Quando poi dopo anni ho deciso di metterne una in casa, per agevolare Susy che nel frattempo era diventata vecchiotta e un po' pigra, tutti quanti hanno disertato in massa le cassette del terrazzo e hanno preso ad usare esclusivamente quella in casa, tant'è vero che oramai ne ho solo una, molto grande, solo in casa e non ci sono stati problemi neppure quando ho inserito l'ultimo gatto, Yuri, già abbondantemente adulto e intero.

L'inserimento graduale proposto dalla Ricci secondo me prevede che ci sia anche una costante presenza umana, per monitorare la situazione; ma ve l'immaginate, la plastica o la zanzariera quando arriva il momento che sono l'unica cosa che divide i gatti residenti dai nuovi? Se non c'è un umano in casa, al suo ritorno quasi sicuramente troverebbe un macello di reti e plastiche lacerate.

Secondo me tenerli forzatamente separati per fare l'inserimento graduale non è una buona cosa; mica sono dei peluche, sanno benissimo che dietro quella porta chiusa c'è uno di loro e non riuscire a fare ciò che un gatto farebbe incontrando un consimile diventa fonte di grande stress.
Certo ci saranno soffiate, ringhiatine, magari qualche sberlotta, qualche ciuffo di pelo che vola in aria, fughe, rincorse, ma fa tutto parte del "gioco" e di certo non si uccideranno, e poi è cosa di pochi giorni o di qualche settimana.

L'aspetto fondamentale per un buon inserimento per come la vedo io non è tanto la gradualità, bensì come è strutturato l'ambiente, che deve avere molti nascondigli e possibilità per i gatti di isolarsi anche in punti sopraelevati e naturalmente avere accesso al maggior spazio possibile, quindi a tutti i locali di casa.
Allora sì che ognuno può trovare il suo spazio sicuro, il suo fazzoletto di territorio dal quale monitorare la situazione, studiare il consimile, decidere il da farsi.

E naturalmente molto importante è lo stato d'animo degli umani; il gatto è sensibilissimo ed in grado di captare e risentire delle ansie dell'umano, quindi è essenziale affrontare con calma interiore la nuova situazione, così da trasmettere ai gatti il nostro senso di tranquillità.

Quote:
Originariamente inviato da Stregatta74 Visualizza Messaggio
ciao io ho sempre fatto come c'e' scritto nel post di aletto e non ho maia vusto problemi.
meglio fare le cose graduali e avere la sensibilita' di capire e rispettare I tempi dei mici.
e' perfettamente normale che si soffino etc..etc..non avere problemi per questo.
l'importante e' anche dare le stesse attenzioni - e forse anche maggiori - al gatto "Vecchio" in modo tale che capisca che non verra' messo da parte.
vedrai che andsra' tutto bene
Quindi secondo te chi fa inserimenti diretti non avrebbe sufficiente sensibilità e rispetto per i tempi dei mici? Francamente mi sembra un'affermazione un po' azzardata.
Se volessimo essere al 100% rispettosi delle esigenze di un gatto, non dovremmo costringerlo a vivere in casa e neppure alla convivenza con altri gatti solo perché noi umani decidiamo di prenderne altri con noi.
  Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 05-11-2018, 23:25   #7
Profilo Utente
Anneke
Gattino
 
Utente dal: 10 2014
Gatti: 2
Messaggi: 114
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Intanto grazie a tutti! I tentativi di inserimento li ho fermati non solo per la questione soffi ecc ecc, ma anche perchè la piccola ha i vermi quindi voglio evitare che li passi anche alla mia gatta più grande.

Ho letto con attenzione tutti gli interventi e ho un paio di dubbi.
- La questione dello scambio degli odori. Avevo cominciato a farlo. Margot non interessa minimamente, è tranquillissima e non dà reazioni strane; per quanto riguarda India, appena sente l'odore di Margot o soffia, o prende e se ne va (o entrambe le cose). Quindi se per esempio le metto una copertina di Margot semplicemente non ci dorme sopra e dorme altrove. Per il momento quindi si limita a sentire l'odore di Margot dalle nostre mani e dai vestiti. Sto cercando di fare sessioni di coccole in modo che associ l'odore a cose belle; in realtà la sento ancora un po' irrigidita, vedremo col passare dei giorni...
- Questione contatto visivo senza però poter interagire fisicamente: ecco, qui mi trovo in difficoltà ad ipotizzare una cosa simile. Margot dorme in una camera da letto che si trova nella parte opposta della casa a dove gironzola India. Prima dell'arrivo di Margot India entrava tranquillamente in quella stanza o in quella zona della casa, adesso non si avvicina proprio più. Quindi se volessi per esempio aprire la camera di Margot e mettere un divisorio trasparente o una rete o qualcosa di simile, sarebbe inutile perchè India tanto non ci passerebbe. Nè si avvicinerebbe col cibo, lei mangia solo ed esclusivamente nella sua cameretta, è altamente selettiva su queste cose. Ho pensato che potrei mettere la rete per qualche ora nella cameretta che è la tana di India (tanto Margot per com'è curiosa si affaccerebbe sicuro), ma così non corro il pericolo di far sentire India prigioniera nella sua stessa "tana"?
Anneke non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 05-11-2018, 23:33   #8
Profilo Utente
Anneke
Gattino
 
Utente dal: 10 2014
Gatti: 2
Messaggi: 114
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Quote:
Originariamente inviato da Malinka Visualizza Messaggio

Secondo me tenerli forzatamente separati per fare l'inserimento graduale non è una buona cosa; mica sono dei peluche, sanno benissimo che dietro quella porta chiusa c'è uno di loro e non riuscire a fare ciò che un gatto farebbe incontrando un consimile diventa fonte di grande stress.
Certo ci saranno soffiate, ringhiatine, magari qualche sberlotta, qualche ciuffo di pelo che vola in aria, fughe, rincorse, ma fa tutto parte del "gioco" e di certo non si uccideranno, e poi è cosa di pochi giorni o di qualche settimana.
Nel forum credo di aver letto altri post in cui parlavi dell'inserimento non graduale. E diciamo che caratterialmente tenderei per la tua linea. Quello che mi ha fermato finora è però il fatto che 1) la mia prima micia è altamente sensibile, quasi fobica, e l'incontro diretto che ha avuto l'ha quasi shockata; e 2) in casa ho i miei parenti che sono estremamente apprensivi ed ansiosi: già so che creerebbero un'aura di ansia nella stanza e di riflesso si angoscerebbero pure i gatti...

Facendo in questo modo le "umane" di casa sono più tranquille e di riflesso, di spera, lo saranno di più i gatti. Ad ogni modo sento molto il peso della responsabilità nel fare la cosa giusta, ho il timore di sbagliare e di pregiudicare la relazione futura tra le gatte
Anneke non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 06-11-2018, 00:23   #9
Profilo Utente
violapensiero
Supergatto
Sostenitore
 
L'avatar di  violapensiero
 
Utente dal: 03 2006
Sesso: Donna
Gatti: 3
Messaggi: 17,273
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Io ho sempre fatto inserimento graduale. Separazione durante sverminazioni e cure, ma da una a tre volte al giorno, gatto nuovo in braccio e residenti a spasso nella camera del nuovo, il nuovo a spasso per casa in braccio a me.
Scambio di odori con me medesima. Giochi tanti, insieme, appena possibile. nanna separata fino a inserimento concluso, poi quasi tutti sul mio letto.
C'è sempre il micio solitario e quello mammone che prende tutti sotto la sua ala. L'importante è che ci sia un umano su cui possano contare per avere sicurezza. Ognuno fa quello che riesce a fare. I mici, sentono la calma e il nervosismo. Quindi se l'umano è tranquillo, anche loro si fidano.
Soffi e zampatine sono normali, i primi tempi, ma possono continuare. Sono modi per affermare la territorialità, difficilmente si fanno male.In bocca al lupo.


Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme...
violapensiero non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 06-11-2018, 09:54   #10
Profilo Utente
Aletto
Supergatto
 
Utente dal: 12 2014
Paese: Roma
Regione: Lazio
Sesso: Donna
Gatti: 3
Messaggi: 9,417
Predefinito Re: Inserimento secondo gatto

Qualche considerazione:
Quote:
Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
......
Ti riporto un articolo dell'etologa dott.ssa Eva Ricci .....

[I]"........ Riporterò di seguito i concetti e gli step GENERALI che è bene tenere a mente quando si decide di inserire un nuovo gatto in casa. Sottolineo che queste sono assolutamente indicazioni di massima,......
Il difficile non è tanto ricordare i passi da fare, ma saper leggere le risposte dei gatti, per adattare via via il percorso e non creare stress.......

Si dovranno quindi monitorare le reazioni dei gatti ai nuovi odori.
......sempre monitorando i loro comportamenti (anche per interrompere eventuali situazioni di tensione).........
La Ricci dice chiaramente che sono concetti e step GENERALI volti a ridurre lo stato di stress che potrebbe insorgere. Sono quindi indicazioni di massima perché ogni gatto risponde secondo la propria soggettività e non c'è un prestampato valido per tutti i casi

Io stessa ho fatto sia inserimenti diretti che graduali e tutt'ora, a parte il tentativo di limitazione dello stress ed il rispetto dei loro tempi di reazione ed adattamento -che secondo me sono importanti- non vedo altri aspetti positivi per due motivi:
1) essendo esseri viventi e senzienti le loro dinamiche di relazione non sono statiche ma cambiano nel tempo
2) l'introduzione graduale è di stampo behaviourista: si basa sul concetto stimolo-risposta e quindi se fai così allora il gatto farà così e se non funziona allora si farà cosà in modo che il gatto risponderà cosà considerando la sua mente come una bobina da riavvolgere per riimprimere con altre sensazioni e tagliare le parti sbagliate per sostituirle con quelle giuste....per noi! perché poi siamo noi a decidere cosa è giusto e cosa no nonostante inevitabilmente si torna al punto 1.
Questo gliel'ho espresso in un'altra pagina fb nella quale mi ha dato ragione dicendo che però l'inserimento graduale perde un po' lo stampo behaviourista tramite la presenza di un esperto che riadatta i concetti generali allo stato particolare, cosa che se sappiamo ben interpretare anche noi possiamo tentare di fare.
Sappiamo interpretare le loro reazioni? Non lo so
E più che altro non empatizziamo con la prima sensazione che quel gatto ha avuto e che lascia una traccia nella sua mente esattamente come la lascia a noi una persona che di primo acchito ci è stata simpatica o antipatica

Quote:
Originariamente inviato da Malinka Visualizza Messaggio
.......
Il sistema di inserimento graduale proposto dall'etologa Ricci sulla carta potrebbe anche essere ineccepibile.......
..... sanno benissimo che dietro quella porta chiusa c'è uno di loro e non riuscire a fare ciò che un gatto farebbe incontrando un consimile diventa fonte di grande stress.
......Se volessimo essere al 100% rispettosi delle esigenze di un gatto, non dovremmo costringerlo a vivere in casa e neppure alla convivenza con altri gatti solo perché noi umani decidiamo di prenderne altri con noi.
Secondo me non è ineccepibile e lei lo sa perché lei stessa dice che sono indicazioni generali
Sul fatto che sanno che dietro quella porta chiusa c'è un loro simile mi trovi perfettamente d'accordo
Sul fatto dello spazio disponibile in casa è logico che se non c'è, non c'è
Sulle reti lacerate, quando si esce si leva la rete e si chiude la stanza, io personalmente non sono favorevole all'uso di reti o altra roba ma questo è un altro discorso
Però sul fatto che tutti poi usano la stessa lettiera chi ci dice che non sia un riaffermare /rimarcare la propria presenza nel territorio più che una libera scelta?

Quote:
Originariamente inviato da Anneke Visualizza Messaggio
........ma così non corro il pericolo di far sentire India prigioniera nella sua stessa "tana"?
Penso che quella rete per India, come per altri gatti, non abbia lo stesso significato che ha per noi


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Rispondi

Strumenti Discussione
Modalità Visualizzazione

Regole di scrittura
Tu Non puoi postare nuovi threads
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare allegati
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

BB code è Attivo
Smilies è Attivo
[IMG] il codice è Disattivato
Il codice HTML è Disattivato

Vai al Forum


Tutti gli Orari sono GMT +1. Attualmente sono le 12:05.


Powered by vBulletin® Version 3.8.11
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright, Privacy e Note Legali : Micimiao.net - Micimiao.it - Micimiao.com Copyright ©2000 - 2024.
Tutti i contenuti presenti all'interno di questo sito sono proprietà di micimiao e sono protetti da copyright. .
E' pertanto severamente vietato copiare anche solo parzialmente i contenuti di questo sito senza aver ottenuto il consenso esplicito.
Creato, aggiornato e gestito da webmaster Tamara