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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui.

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Vecchio 25-08-2019, 10:07   #1
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popeye
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Predefinito far uscire il gatto (cistitico)

buongiorno a tutti/e!
vi scrivo per chiedere un consiglio per una situazione che è diventata, anche per me, abbastanza "stressante".
ho 2 gatti, Enzo (7 anni) e Gil (11 anni), entrambi sterilizzati. Enzo ha, ormai da un paio d'anni, episodi di cistite che cerchiamo di tenere sotto controllo (inizialmente, con il veterinario, con somministrazione di antibiotico, cibo medicato, integratori ecc.). Ultimamente poi, ammetto facendo anche di testa mia (informandomi online ecc), cercando di transizionare ad una dieta di solo umido (anche con integratori), posizionando piu lettiere, cercando di destressare il gatto ecc...
Dalla mia osservazione del gatto, Enzo soffre di cistite in quanto stressato. Nel giro di un anno ci siamo trasferiti 2 volte: fino a inizio di quest'anno abitavamo in una casa con 2 balconi, in cui aveva comunque piu sfogo (anche lì comunque episodi di cistite); da marzo abitiamo in un bilocale abbastanza contentuo, con un minuscolo balconcino che riesco a tenere aperto solo quando sto in casa (ovvero pochissimo). Cerco, quando sono a casa, di farlo giocare il piu possibile; ho comprato anche dei giochini "automatici" per "farmi dare una mano", ma capite che pur cercando di tamponare la situazione, il tempo e le forze da dedicargli sono veramente limitati. Giusto stanotte ho dovuto assistere alla scena del mio gatto che sente dei gatti randagi all'esterno, gratta sulla porta per uscire, e poi immediatamente dopo va in doccia a fare pipì...
Sono giunta alla conclusione che il mio gatto avrebbe piu vantaggi che svantaggi ad uscire di casa. Per me sarebbe estremamente difficile fare una cosa del genere, perché mi causerebbe almeno inizialmente un'enorme ansia, ma sto iniziando a pensare che tenerlo chiuso è una cosa a vantaggio piu della mia tranquillitÃ* che del mio gatto.
Enzo è un gatto che è quasi sempre vissuto in casa; solo da piu giovincello ha avuto delle scappatelle esterne, quando abitavamo con i miei genitori. Al momento abito in un "borghetto", con limitatissima presenza di automobili, qualche gatto randagio libero. Il vicino di sotto ha un cane (vicino che non incontro praticamente mai e cane che ho solo sentito abbaiare e mai visto, quindi non ho nemmeno idea di quanto lo facciano effettivamente uscire al guinzaglio); qualche porta piu avanti c'è una famiglia che tiene un cane legato fuori casa, all'apparenza molto docile... (è veramente un borghetto vecchia maniera, con le persone che tengono le porte aperte).
E' vero che qualche metro piu in lÃ*, superata una scalinata, si accede ad una strada parecchio ampia, con piu passaggio di macchine (anche se non eccessivo).
Vorrei sapere se pensate che farli uscire è una soluzione fattibile. Lo so che il gatto in semilibertÃ* ha un'aspettativa di minore, e dovrei mettere in conto un giorno di dover soffrire un lutto. Però sinceramente, nemmeno questa vita mi sembra piu proponibile per il mio gatto - a meno di pensare di trasferirmi ancora una volta per loro, in una casa come minimo dotata di un pezzetto di giardino, ma non so se sarÃ* possibile e al massimo potrebbe accadere l'anno prossimo.
Ho anche pensato, ovviamente, di provare prima a fare qualche passeggiata al guinzaglio, ma la cosa mi sembra difficilmente fattibile (portarlo al guinzaglio tra persone e gatti randagi)... Al limite potremmo andare col trasportino da un'altra parte e poi fare una passeggiata, ma non riesco a pensare a un posto tranquillo papabile, e mi sembra una soluzione piu complicata.
Vi prego di darmi il vs. suggerimento per questa situazione che mi affligge...

Grazie mille
Marina
popeye non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 25-08-2019, 10:07   #2
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popeye
Cucciolo
 
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Messaggi: 25
Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

Ah.... Gil in tutto ciò è tanto contento di stare a casina con mamma
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Vecchio 25-08-2019, 12:41   #3
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Aletto
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Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

"Sono giunta alla conclusione che il mio gatto avrebbe piu vantaggi che svantaggi ad uscire di casa. Per me sarebbe estremamente difficile fare una cosa del genere, perché mi causerebbe almeno inizialmente un'enorme ansia, ma sto iniziando a pensare che tenerlo chiuso è una cosa a vantaggio piu della mia tranquillitÃ* che del mio gatto."

E' difficile consigliarti, tu stessa hai vissuto e valutato l'entità delle sue difficoltà che sono sfociate in somatizzazione. Lo stress è sopportabile solo se è limitato nel tempo, vivere una vita sotto stress è molto diverso.
Inoltre Enzo "solo da piu giovincello ha avuto delle scappatelle esterne, quando abitavamo con i miei genitori" e qui nascono domande sulle sue possibili reazioni se fosse libero di uscire e tornare a casa a suo piacimento, ossia: prevarrebbero nel comportamento le cause remote, quelle filogenetiche (specie, funzione, evoluzione) o quelle prossime, vicine, ontogenetiche inclusa l'ebbrezza di ritrovare la libertà di espressione? E' difficile fare previsioni.

Farli uscire implicherebbe anche il contatto visivo e/o la eventuale lotta con altri gatti che non sappiamo se sono in buona salute. Implicherebbe scommettere sulle loro competenze nell'affrontare gli imprevisti che un gatto libero sa affrontare al volo e sa gestire con facilità, certo non le automobili che anche un gatto libero può avere difficoltà a valutare il pericolo che rappresentano, e ti dirò: a volte più macchine ci sono più sanno come evitarle perché entrano a far parte del contesto in cui vivono.
Gil è un gatto in età anziana, i riflessi potrebbero essere meno pronti

Certo che se li vedi sofferenti nello star chiusi con le cistiti che ne derivano, l'alternativa è farli uscire, ma con estrema cautela e consapevolezza delle conseguenze incognite.

Eviterei di portarlo col trasportino altrove e lasciarlo parzialmente libero per poi tornare in casa di cui ne ha già piene le balle. Eviterei anche il guinzaglio al quale non tutti i gatti si adeguano ed avresti l'incognita di una sua reazione se impossibilitato a muoversi in caso lui lo ritenga necessario alla sua necessità del momento.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 09-09-2019, 15:20   #4
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popeye
Cucciolo
 
Utente dal: 12 2017
Messaggi: 25
Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

ciao Aletto, grazie mille per la tua risposta.
concordo con ciò che hai detto e alla fine ho deciso che preferisco vedere come può evolvere la situazione prima di prendere decisioni affrettate.
per ora le cose sembrano leggermente migliorate, cerco di farli accedere quasi sempre al balcone, gioco di piu con loro la sera, ecc. ecc.
pensavo di introdurre degli ormoni o qualche cura omeopatica, antidolorifici/antinfiammatori naturali... hai qualche suggerimento a proposito? sto cercando di informarmi ma non capisco nulla in questo marasma di informazioni (feliway, fiori di bach, ecc). se consideriamo che la cistite idiopatica è un cane che si morde la coda visto che stress -> cistite -> dolore -> stress ecc, mi piacerebbe poter dare qualcosa che dia sollievo a Enzuccio. c'è qualche valida opzione in commercio?
grazie mille e scusa il post scritto un po' frettolosamente ma il tempo è davvero poco... saluti
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Vecchio 09-09-2019, 16:15   #5
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Riri
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

Io posso parlarti per quella che è la mia sensibilità e quelle che sono le mie decisioni personali, lontanissime dall'essere la verità assoluta e sicuramente differenti dalle scelte di molti utenti qui sul forum.
Ho sempre lasciato i gatti assolutamente liberi di entrare e uscire a piacimento, cosa che non mi provoca nessuna ansia e non perché io viva nel paese di Bengodi, ci mancherebbe semplicemente, perché penso abbiano diritto a vivere una vita a tutto tondo, anche con un margine di rischio. Come dicevo in un'altra discussione, se mi trovassi a vivere in luoghi in cui non fosse possibile permettere al gatto di uscire, difficilmente un gatto vivrebbe con me.
Detto questo, ripeto, il mio è un punto di vista, non una verità. Le tue ragioni le comprendo pienamente, e trovo che la cosa più importante sia, come hai fatto e stai facendo tu, interrogarsi sul loro benessere anche sapendo mettere in discussione ciò che ci fa sentire sicuri.
Con questo dubito di esserti stata di un qualche aiuto, ma forse avere modo di confrontarti con più punti di vista e più realtà può esserti utile in qualche modo.
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Vecchio 09-09-2019, 16:32   #6
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linguadigatto
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Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

ma... una gattaiola per il balcone, magari addobbando il balcone con rami, mensole, una palestra per gatti insomma? malinka ha un terrazzino magnificamente gattizzato, vai a cercare i suoi thread sull'argomento per vedere le foto. potrebbe essere un inizio di miglioramento senza esporli a rischi.

l'idea di farli uscire sarebbe attuata in che modo? uscendo potrebbero rientrare in casa, o comunque in zona sicura, a loro piacimento anche quando non sei a casa?


Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia
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Vecchio 09-09-2019, 18:11   #7
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Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

Ciao, io francamente a fare uscire un gatto di 7 anni che è sempre vissuto in casa avrei un po' paura...
però se mi rendessi conto che davvero ne soffre credo agirei come te.
Io l'ho sempre pensata come Riri, tutti i miei gatti sono sempre stati liberi di entrare e uscire a piacimento. Questo prima di trovare il mio micio attuale che è sordo dalla nascita, dunque non mi fido a lasciarlo uscire e lo lascio in casa, troppo pericoloso il fuori anche in una zona tranquilla per un gatto sordo.
Lì fuori ci sono i pericoli, lo sai anche tu, secondo me bisogna sempre fare una valutazione razionale della situazione prima di agire, non c'è un giusto o sbagliato a prescindere.
Il consiglio che ti do se decidi di farlo uscire è anzitutto di parlare con i vicini, spiegando che è il tuo gatto, chiedendo di segnalarti ogni minimo disturbo che arreca; non so dalle tue parti, ma qui gli avvelenamenti sono frequenti e purtroppo quando ero bambina la mia prima micia ha fatto quella fine lì.
Inoltre sarebbe meglio se la sera lo abitui a tornare a casa; è semplice abituarlo a mangiare a orari fissi, così lui saprà che a una certa si rientra per cena e da lì gli impedisci l'accesso al giardino e lo abitui a dormire in casa. Di notte è ancora più pericoloso, le macchine corrono più veloci ed è anche più facile che qualcuno possa fargli del male; anche le zuffe tra gatti qui si sentono prevalentemente di notte
volperossa non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 10-09-2019, 08:34   #8
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Aletto
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Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

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Originariamente inviato da popeye Visualizza Messaggio
....se consideriamo che la cistite idiopatica è un cane che si morde la coda visto che stress -> cistite -> dolore -> stress ecc, mi piacerebbe poter dare qualcosa che dia sollievo a Enzuccio. c'è qualche valida opzione in commercio?....
Ciao, in quella sequenza del cane che si morde la coda manca un componente essenziale: l'ambiente.
Per ambiente intendo non solo quello esterno ma anche quello interno fatto di emozioni e conseguente risposta dell'organismo allo stress, da lì parte tutto.
L'individuo è un tutt'uno con l'ambiente sia interno che esterno, è da quello esterno che arrivano gli stimoli tramite i cinque sensi, ma il vero filtro non sono i sensi ma le emozioni con cui gli stimoli sensoriali vengono accolti. Se qualcosa viene percepita come fastidiosa/inappropriata/nociva allora comincia il cane che si morde la coda in senso negativo.
Il cane che si morde la coda ha anche un senso positivo, quindi varia a seconda delle emozioni ricevute e la loro percezione.
Sono dell'idea che uno stato d'animo positivo non sia in commercio, però so che i fiori di Bach e quelli australiani possono aiutare molto ma devono essere ben prescritti. Poi sta all'individuo rielaborare il tutto.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 11-09-2019, 14:30   #9
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Leny
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Predefinito Re: far uscire il gatto (cistitico)

Più che un consiglio, io ti riporto la mia esperienza. Da piccola ho sempre avuto gatti fuori casa, ovvero randagi che si stabilivano a casa mia ma che mia madre non mi faceva tenere stabilmente dentro casa (alcuni stavano solo fuori, altri entravano e uscivano). Poi ho adottato Klimt, con l'intenzione di tenerlo solo dentro casa, vaccinato e sterilizzato. I primi mesi tutto bene, poi verso i 4 mesi (complice anche il fatto che stavamo traslocando) ha cominciato a fare pipì sui letti. Anche quando il trasloco è stato ultimato continuava a fare pipì in giro, finché una mattina è scappato nel nostro giardino. Quel giorno non fece pipì in giro e così mia madre, contro la mia volontà, cominciò a farlo uscire più spesso e le pipì sui letti sono sparite. Tutt'ora capita, molto raramente, che quando si sente stressato quando qualcuno gli vieta di uscire, o quando ci sono ospiti rumorosi in casa lui fa qualche pipì fuori posto perché è un gatto molto sensibile e facilmente irritabile e quindi, a malincuore, per il suo benessere lo lascio uscire. Grazie al cielo non si allontana e resta sempre ben visibile o a dormire da qualche parte nel mio giardino, quindi sono relativamente tranquilla.

Quindi in sintesi, se per il tuo gatto è un grande stress stare in casa fallo uscire sotto sorveglianza, almeno i primi tempi. A me preoccupa il fatto che non sia molto abituato ad uscire e che sia già bello grandicello, quindi controllarlo più che puoi. Attenzione anche ai cani, per quanto docili possano sembrare. Il mio ragazzo ha un cane "da guardia" che in realtà è l'essere più docile e dolce del mondo con le persone, il classico cane che farebbe la festa ai ladri. Però con i gatti e altri piccoli animali è aggressiva e un sacco di volte ha ucciso gatti sia adulti che piccoli.
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