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Piumagica 13-01-2020 07:58

I grassi nella dieta BARF
 
"Buon"giorno! Dico io, perché esiste il lunedì? :cry:

Ho un problemino con i miei mici. Ultimamente faccio un po' fatica con le integrazioni di grasso.
Noi non usiamo "roba sintetica" perché sia Loki che Cloe sono estremamente furbi e qualsiasi polverina sospetta li portano ad un digiuno pazzescamente resistente.
Bene o male per quanto riguarda calcio, fibre eccetera riusciamo ad arrangiarci.
Per quanto riguarda i grassi è più un casino. E sto notando che la loro dieta ne è un po' povera a causa della forfora. La pelle dei tagli di pollo la lascio sempre, ma solo Cloe (e non tutti i pasti) la mangia. Loki la schifa, riesce a scartarla anche se trito tutto finemente.
Se aggiungo un po' di olio d'oliva non mangiano nessuno dei due.
Con Loki all'inizio della BARF avevo provato con il lievito di birra, quello in fiocchi alimentare (il "parmigiano dei vegani"), ma nada. Non ho provato con la piccina... E non ho ancora testato le pasticche, tipo quelle della Céréal.
Le crocchette serali ovviamente sono insufficienti per la razione quotidiana di grasso.

Quali altri tipo di grasso potrei provare ad introdurre? Avete dei trucchi per farlo?

PS. Le integrazioni io le somministro uno giorno sì e un giorno no, sempre spalmate in tutti e 3 i pasti, tranne le fibre (solo 2-3 volte a settimana)

Xiaowei 13-01-2020 08:01

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Pesce grasso ne mangiano? Tipo salmone? Altrimenti ci sono gli omega 3 in perle (omegor Vitality). Oltre al prediligere tagli grassi della carne (es. muscolo di manzo, il taglio da brodo per intenderci), puoi provare aggiungendo strutto o burro e vedere quale dei due piace, i grassi vegetali non vengono assimilati quindi è come non darli a loro :)

Piumagica 13-01-2020 08:22

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da Xiaowei (Messaggio 2151621)
Pesce grasso ne mangiano? Tipo salmone? Altrimenti ci sono gli omega 3 in perle (omegor Vitality). Oltre al prediligere tagli grassi della carne (es. muscolo di manzo, il taglio da brodo per intenderci), puoi provare aggiungendo strutto o burro e vedere quale dei due piace, i grassi vegetali non vengono assimilati quindi è come non darli a loro :)

Tagli grassi li scelgo sempre, Loki va matto per la pancia e Cloe idem, anche se preferisce i tagli di pollo (di grasso ce n'è poco, ma lascio sempre la pelle).
Se ti dicessi che Loki non mangia il pesce, tranne il tonno al naturale "ad uso umano"? :rolleyes: Ho preso molte volte il pesce azzurro e il salmone, il trancio fresco ovviamente, e messo a pezzetti o tocchi grossi nella ciotola... Beh, mi guardava abbastanza male.
Cloe è una pattumiera ambulante, lo mangerebbe anche il pesce, ma lo digerisce molto male. Forse potrei iniziare a darlo ad entrambi in piccole quantità mischiato alla pappa :)

Xiaowei 13-01-2020 08:32

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Sì prova un piccole quantità, se Loki non lo mangia prova anche scottato o cotto :) se piace il tonno puoi provare anche lo sgombro! Il problema potrebbe essere comunque che mangiano comunque a sufficienza grassi omega 6 (per intenderci quelli contenuti della pelle del pollo ecc.) ma pochi omega 3 (pesce) e magari da qui scaturisce la forfora. Ma è solo un ipotesi chiaramente perché servirebbe il parere di un nutrizionista.. Ma hanno solo forforina o anche prurito?

Piumagica 13-01-2020 08:50

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da Xiaowei (Messaggio 2151624)
Sì prova un piccole quantità, se Loki non lo mangia prova anche scottato o cotto :) se piace il tonno puoi provare anche lo sgombro! Il problema potrebbe essere comunque che mangiano comunque a sufficienza grassi omega 6 (per intenderci quelli contenuti della pelle del pollo ecc.) ma pochi omega 3 (pesce) e magari da qui scaturisce la forfora. Ma è solo un ipotesi chiaramente perché servirebbe il parere di un nutrizionista.. Ma hanno solo forforina o anche prurito?

Solo forfora, tra l'altro un po' di più in Loki semplicemente perché è quello più "noioso" da far mangiare il grasso.
Non ci avevo pensato a scottarlo... Comunque se lo prendo, lo trito e poi lo congelo è un problema? Mi è un po' scomodo comprarlo sempre fresco :rolleyes:

Xiaowei 13-01-2020 10:31

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Ma certo congela tutto! Io ho il congelatore pieno di carne e pesce ��

Piumagica 20-01-2020 09:08

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Allora!
Ho provato a prendere un trancetto di salmone (l'ho preso al banco surgelati). Ovviamente l'ho tagliato a tocchetti e tolto le spine grosse...
Cloe era contenta come una Pasqua, non smetteva di leccare la ciotola. E l'ha digerito benissimo.
Loki invece si è allontanato abbastanza offeso dalla ciotola... Ci ho riprovato ieri sera, ma niente, non c'è verso.

Allora ho pensato di dargli un cucchiaino di una scatoletta (un complementare della Coop fatto solo di salmone e gamberetti). E l'ha mangiato e digerito meravigliosamente!

Ora, fermo restando che vorrei evitare il "salmone industriale" (per quanto complementare sia non sono convinta della quantità di grassi) ovviamente, potrei provare a scottargli il salmone fresco, magari a lui non piace proprio in formato crudo...

Malinka 20-01-2020 09:29

Re: I grassi nella dieta BARF
 
E' vero che il pesce è ricchissimo di omega3, che invece scarseggiano nella carne, quindi in teoria un gatto che non mangia pesce dovrebbe essere soggetto a problemini come la forfora?

I miei per esempio non mangiano mai pesce, nessun tipo, lo schifano proprio; non dò integrazioni di omega3 e nonostante questo non hanno forfora, quindi penso cher la forfora possa avere altre cause.

babaferu 20-01-2020 19:15

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Si prova a scottarlo! Puoi provare anche le sardine o lo sgombro.
Se hai del ribes pet puoi dare quello.
Malinka anche la semplice mancanza di grassi puo' dare pelle secca e problemi di forfora, dopodiche' anche con la medesima situazione alcuni gatti sviluppano carenze altri no... Alcuni organismi compensano altri no. Succede anche agli umani.... Non trarrei conclusioni, non abbiamo la certeza che ai gatti di piumagica manchino gli omega3, pero' abbiamo la certezza che un'aggiunta di omega3 faccia bene alla pelle (aggiungendo il pesce varia maggiormente l'alimentazione e anche questo fa bene).

Aletto 21-01-2020 09:47

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Sembra complicato quello che scrivo, ma vi assicuro che è il minimo indispensabile per capire come nutriamo i nostri gatti e perché integriamo qualcosa, in questo caso gli omega 3

I grassi (acidi grassi) di origine animale sono saturi, ossia non hanno doppi legami C=C ma hanno legami singoli/saturi C-C (C sta per carbonio). Per gatti e cani, a parità di quantità ingerita liberano più del doppio di energia rispetto ai carboidrati che peraltro ai gatti sono inutili o nocivi.
Grassi e carboidrati in eccesso non vanno bene se il gatto conduce una vita poco attiva, d’altra parte essendo per loro molto appetibili li stimolano a mangiare la pappa il che è molto utile per gli individui debilitati e per quelli con patologie renali.
La nutrizionista di Buio dice sempre: i grassi ci sono amici. Nelle sue diete c’è il 10% circa di grasso animale per porzione.

Omega 3 e omega 6 invece sonoinsaturi, ossia hanno dei doppi legami C=C messi qua e là lungo la catena dell’acido grasso ed il primo doppio legame si incontra nel carbonio n.3 negli omega 3, e nel carbonio n.6 negli omega 6: immaginiamo di contare le perle di una collana dall’ultimo carbonio, per questo definito omega, ed il primo “intoppo” negli omega 3 lo troviamo nella terza perla e negli omega 6 lo troviamo nella sesta perla.

Sotto il nome di omega 3 e 6 ci sono molti acidi grassi insaturi

Gli omega 6 sono ampiamente diffusi nella carne, uova e pesce (tralascio altre fonti perché il gatto è carnivoro obbligato). L’acido arachidonico, uno dei tanti omega 6, il gatto non riesce a sintetizzarlo ma per fortuna si trova facilmente nella carne

Gli omega 3, a differenza dei 6 che irrigidiscono la membrana cellulare, la rendono più elastica e morbida impedendo che si rompa sotto lo stimolo di agenti infiammatori e se nella membrana ci fossero in gran parte omega 6 l’infiammazione sarebbe più persistente. Per questo omega 3 e 6 hanno attività contrastanti.

Inoltre omega 3 e 6 si competono lo stesso enzima, la delta 6 desaturasi. Essendo il sistema enzimatico comune per le vie metaboliche degli omega 3 e 6, un'eccessiva introduzione nutrizionale di acido linoleico (capostipite degli omega 6) semplicemente perché è più diffuso negli alimenti, può impegnare eccessivamente gli enzimi delta 6 desaturasi, "rallentando" il metabolismo dell'acido alfa linolenico (capostipite degli omega 3) perché di omega 6 questo enzima se ne trova un putiferio e diventa il bersaglio più facile da trovare.
Questa conseguenza, aumentata dalla scarsità di omega 3 alimentari nella dieta, si ripercuote negativamente sulla salute dell'intero organismo. Per questo spesso si prescrivono omega 3 da integrare, non solo per la forfora.

EPA e DHA derivano dal metabolismo di omega 3, sono la forma biologicamente attiva, e sono contenuti negli integratori ed estremamente puri in Omegor Vitality, contenente anche vit.E per impedire che si ossidino (ciò non toglie che la contengano anche altri integratori ma è importante la procedura di preparazione della perla)

Nessuno può sapere se i gatti di Piumagica siano carenti di omega 3, ma dalle visite della nutrizionista di Buio quasi nessuno esce senza che vengano prescritti proprio per riequilibrare la competizione per la delta 6 desaturasi

Malinka 21-01-2020 18:50

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2151893)
[...]Nessuno può sapere se i gatti di Piumagica siano carenti di omega 3, ma dalle visite della nutrizionista di Buio quasi nessuno esce senza che vengano prescritti proprio per riequilibrare la competizione per la delta 6 desaturasi

Quindi è frequentissimo questo squilibrio.
La nutrizionista di Buio prescrive esami specifici per diagnosticarlo?

Che tu sappia sono mai stati condotti studi in proposito sui gatti che vivono per così dire allo stato brado? Quindi non quelli di colonia e in generale non quelli al cui sostentamento provvedono gli umani.
Sarebbe molto interessante appurarlo.

Aletto 21-01-2020 19:57

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Lo squilibrio è frequente e le sue manifestazioni sono molteplici. Si assumono farmaci per mettere una pezza su quanto è visibile, non andrei dal mio medico per sapere se le mie pareti cellulari sono rigide o no!
Buio non ha fatto esami specifici, lei lo visita e lo ribalta e prescrisse ecocardio che feci fare. I fenomeni infiammatori se presenti sulla cute si vedono, Buio aveva forfora e una lieve dermatite sparite con Omegor che continua ad assumere.
Non so se esistono esami specifici neppure per noi, non so se sono stati fatti studi su gatti liberi e bisogna vedere su pubMed

Zampetta16 22-01-2020 15:48

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Io c'ho provato ma mi sono arresa per difficoltà tecniche :rolleyes:
Omegor da 1 grammo. Buco la perla, spremo nei due piatti. Mi impiastriccio le mani e un po' ne perdo, mi scocciano entrambe le cose...
Do i piatti, annusano e se ne vanno, uff. E il pesce piace molto a entrambi!
Tornano, alla fine Drolla mangia, Obama solo un po'.
Arridaje il giorno dopo. Cerco di distribuirlo meglio e aspetto che il cibo l'assorba un po'. Va meglio ma soprattutto Obama non è per nulla convinto. L'olio puzzoso sempre tra le mani.
Terzo tentativo, lo metto nel crudo, su quello non possono rifiutarlo! Epperò il pezzo di crudo lo prendono e vanno a mangiarlo nel tapetto, ognuno il suo.
Olio di pesce in ogni dove, che sconforto!
Insomma, mi scoccio io di questa procedura, figuriamoci i miei...
Consigli pratici o alternative? :D

Malinka 22-01-2020 16:23

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Zampetta, anch'io mi sono arresa, dopo solo un tentativo di far accettare l'integratore; almeno ai tuoi piace il pesce, i miei invece lo schifano!

Tralasciando la terribile puzza non ho insistito principalmente perché non volevo che il momento del pasto venisse associato a qualcosa di sgradevole, stressante e non volevo neppure rischiare che perdessero la fiducia in me e mi vedessero come una "torturatrice".

Ho trovato interessante quanto scrive il veterinario Guiggi in merito a omega6 e omega3 --> http://valerioguiggi.it/omega-3-e-omega-6-cane-gatto/

E' assodato che gli alimenti di origine animale ricchi di omega3 sono l'ittiofauna, mentre le carni ne hanno pochissimi; ecco cosa dice in proposito il veterinario Guiggi, riporto un brano del suo articolo --> "Generalmente, i nostri animali non hanno carenze di Omega-6, perché questi sono abbondanti negli alimenti che mangiano.

Il motivo è da ricercare nell’allevamento degli animali di cui si nutrono: il mais è un’ottima fonte di omega-6, e poiché la maggior parte degli animali (polli, suini, bovini con l’insilato) sono nutriti per lo più con alimenti a base di mais avranno molti più Omega 6 che non Omega 3 nella loro carne. Quando gli animali sono allevati allo stato brado, invece, generalmente hanno più Omega 3 perché li possono prendere da alcune piante (tra cui il lino, ma anche i frutti secchi indeiscenti (la “frutta secca”), e alcune graminacee) che trovano in natura. E’ per questo che nella maggior parte dei casi si cerca di aumentare la dose degli Omega 3 lasciando invariata quella degli Omega 6, facendo naturalmente attenzione a non “ribaltare” il rapporto.

Si, perché l’eccesso di Omega-3 può avere degli effetti collaterali anche importanti,[...]


Se ne dedurrebbe che per i gatti che non mangiano pesce e neppure carne di animali allevati allo stato brado, sarebbe necessario integrare gli omega3 in quanto teoricamente dovrebbero esserne carenti.
Ed ecco quindi le manifestazioni visibili di carenza a cui accennava Aletto; sarebbe interessante conoscere le manifestazioni carenziali "nascoste".

Zampetta16 22-01-2020 18:24

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Del rapporto tra omega 6 e 3 se ne parla da anni per gli umani, sono le stesse considerazioni che si fanno per i gatti.
Una differenza è che gli umani possono ricavare quantità rilevanti di omega 3 anche da fonti vegetali.
La mia famiglia sicuramente ha un rapporto non ottimale tra omega 6 e 3. Ne recuperiamo un po' con alcuni pesci e le noci.
L'olio di oliva ha un pessimo rapporto, tipo 9 a 1. Ma è il nostro, sicuramente bio e buonissimo. Ci piange il cuore a comprare olio di semi di lino o di canapa...

Il discorso dei mangimi, dell'allevamento intensivo, è applicabile anche ai pesci. Il salmone da anni non lo mangiamo manco se ce lo regalassero e non prendo gusti al salmone neanche ai gatti.
Le condizioni di allevamento sono orribili, l'impatto ambientale davvero alto.

Le tabelle nutrizionali dei vari alimenti, andrebbero tutte riviste, differenziate in base al tipo di coltivazione e di allevamento/stato brado. E con questo chiudo che andrei in un OT infinito e insidioso. Ahinoi!

Malinka 22-01-2020 19:40

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Noi consumiamo solo extravergine di oliva a crudo e per cucinare, invece per friggere quello di arachide; tutto però solo bio.
Piuttosto che condirmi un'insalata con certi olii di semi oggi tanto in voga, la mangio "in purezza".
Ieri sera ho mangiato degli ottimi carciofi sardi col pinzimonio, ovviamente con l'extravergine; rabbrividisco al solo pensiero di un pinzimonio con l'olio di lino, di canapa, di colza, ecc.
Certo con tutta probabilità anche noi avremo carenza di omega3, ma alla fine non stiamo a farci troppi problemi; va bene che il cibo sia salutare, ma deve anche essere un piacere e applico lo stesso principio anche all'alimentazione dei gatti.

Ho letto che ci sono già in commercio carni cosiddette "omega3" ottenute grazie a un diverso modo di alimentare gli animali d'allevamento, utilizzando cibi più costosi, ma di certo più simili a quelli che l'animale mangerebbe allo stato brado.

Zampetta16 22-01-2020 22:11

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Ma non c'è bisogno di stravolgere chissà che o imporsi/imporre qualcosa di terribile. Almeno nel nostro caso, a volte è solo una questione di pigrizia, anche mentale.
Per dire, dovrei ricordarmi di prendere l'olio di canapa, può darsi mi piaccia e che in un'insalata mista ci stia bene.

Coi gatti, ci riproverò, forse devo solo fare più pratica nel maneggiare le capsule e come distribuire l'olio nel cibo.
Mal che vada, prendo io l'omegor e l'olio di canapa lo lascio dov'è :D

Aletto 23-01-2020 07:41

Re: I grassi nella dieta BARF
 
A Buio lo somministro ormai a giorni alterni con siringa aspirando il contenuto della perla.
Lui è paziente con queste procedure ma una volta me l'ha sputato a schizzo imbrattando i muri della stanza da letto che ha puzzato di pesce per un po' di giorni anche se avevo provato a pulire. E' stato un piacere :(

Omega 6 essenziale è acido linoleico nella sua forma cis, il linoleico ha un doppio legame in posizione 12 per cui è un acido grasso essenziale, va introdotto con la dieta perché non esiste una delta 12 desaturasi e, quindi, il nostro organismo non è in grado di sintetizzarlo.
Omega 6 semiessenziali sono il gamma linoleico, diomogammalinoleico, arachidonico che però è essenziale per il gatto

Omega3 essenziale è acido alfa linolenico
Omega 3 semiessenziali sono EPA e DHA

L'insufficienza enzimatica limita la produzione di acidi grassi semiessenziali.
I catalizzatori biologici (enzimi) coinvolti sono principalmente di due tipi:

Quelli deputati all'allungamento della catena carboniosa > enzima elongasi > allunga la catena di atomi di carbonio
Quelli deputati all'innesto dei doppi legami > enzima delta 6 desaturasi (ma anche delta 4,5 e 9), delta 6 ha attività più significativa

Il deficit di ∆-6-desaturasi esercita un effetto negativo per la sintesi degli acidi grassi semi essenziali che, di conseguenza, devono essere introdotti necessariamente con l'alimentazione.
La concentrazione di enzima ∆-6-desaturasi può essere ridotta in molte condizioni:

Dieta ricca in acidi grassi saturi, acidi grassi trans o colesterolo
Digiuno
Stress
Terapia farmacologica con glucocorticoidi
Diete drastiche o ipoproteiche (gatti nutriti con alimenti industriali con etichette fuorvianti, farlocche)
Malassorbimento (spesso dovuto ad alimenti industriali perché mischiati a robe che rallentano o inibiscono un corretto assorbimento))
Diabete mellito (vedi Buio)
Infezioni virali
Radiazioni ionizzanti
Tumori
Invecchiamento
Invecchiamento precoce
Carenza o malassorbimento di vitamine liposolubili. (fonte parziale MYpersonal trainer)

Addentrarsi ulteriormente secondo me può essere faticoso e rischioso
Non modifico le mie abitudini alimentari né quelle dei gatti, le nostre analisi del sangue sono buone.

Non so quanto tutto ciò sia utile a Piumagica

alimiao 23-01-2020 17:00

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Seguo con interesse la discussione (soprattutto le considerazioni un po' OT sulla dieta umana).

Quote:

Originariamente inviato da Malinka (Messaggio 2151963)
Ieri sera ho mangiato degli ottimi carciofi sardi col pinzimonio, ovviamente con l'extravergine; rabbrividisco al solo pensiero di un pinzimonio con l'olio di lino, di canapa, di colza, ecc

Io uso 99% di olio extra bio (che poi, non conoscendo nessun coltivatore diretto, vai a sapere cosa ci sia veramente dentro), raramente per friggere uno quello di girasole alto oleico.

A Waffle era stato consigliato dal nutrizionista di integrare con olio di lino o canapa; cosa che faccio. Siccome sono curiosa, li ho assaggiati entrambi, quello di lino abbastanza immangiabile, quello di canapa insomma, un po' particolare. Fortunatamente, a Waffle piacciono entrambi.

Continuando con l'OT (scusa Piumagica) io sapevo che l'olio di colza faceva male, ora è stato riabilitato?

Malinka 23-01-2020 19:42

Re: I grassi nella dieta BARF
 
All'inizio degli anni '80 in Spagna si era verificata una strage causata dall'eccessivo quantitativo di acido erucico contenuto nell'olio; l'acido erucico è cardiotossico ed epatotossico.
La strage fu causata dal consumo di olio di colza per uso industriale, che aveva un altissimo contenuto di acido erucico ed era stato spacciato per uso alimentare.
Erano morte alcune centinaia di persone e ci furono circa 25000 intossicati, molti dei quali riportarono danni organici irreversibili.

In tempi meno lontani i ricercatori riuscirono ad ottenere una varietà di colza (mi pare OGM) a basso contenuto di acido erucico, in modo che fosse idonea al consumo umano senza rischi.
Attualmente viene coltivata in India e Paesi limitrofi e in Canada e infatti è denomitata "Canadian Brassica".
L'olio estratto dai suoi semi è definito "CANadian Oil Low Acid" correntemente indicato come "olio di canola".

Ogni volta che sento questo nome mi viene in mente un tizio che ho incrociato da NaturaSì, letteralmente infuriato perché da qualche tempo il negozio non provvedeva a rifornirsi del suo amato olio di canola!

Non tutto l'olio di colza per uso alimentare è di origine canadese; quello di diversa provenienza è denominato semplicemente "olio di colza".

Non ho l'abitudine di comprare alimenti preconfezionati, ma essendo curiosa leggo le etichette e ho notato che in parecchi prodotti da forno e non solo, l'olio di colza compare tra gli ingredienti...e magari sulla confezione compare in bella mostra il claim "senza olio di palma"!:D

Farà anche bene, sarà ricco di omega3...ma per me può starsene in buona compagnia dell'olio di lino, palma e via dicendo; io continuo col mio extravergine bio.

Zampetta16 24-01-2020 14:34

Re: I grassi nella dieta BARF
 
aletto
escludo di darlo con la siringa, potrei usarla per aspirare il contenuto. Ma come la gestisco? Dell'olio rimane, si irrancidisce. Conservo in frigo? Non vorrei buttarla ad ogni uso...
Nella dieta dei gatti, ci sono fonti di omega 3? Tipo pesce, quanto/quale?
Grazie!

alimiao
quanto ci piacciono gli OT :D
Non so quanti controlli ci siano sul bio in italia...
Noi lo usiamo anche per friggere ma friggiamo molto raramente, 1 o 2 volte al mese.

La coltivazione della canapa sativa è un settore che suscita molto interesse. In Sardegna c'è un'associazione che sta portando avanti un progetto interessante, la canapa ha svariati usi, proprietà farmacologiche, uso alimentare, uso nel tessile.
Ha assaggiato la pasta con anche farina di canapa, mi era piaciuta molto. Appena rivedo l'olio, lo prendo, via.
Secondo il vet che benefici dà al gatto?

Aletto 24-01-2020 18:32

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da Zampetta16 (Messaggio 2152006)
aletto
escludo di darlo con la siringa, potrei usarla per aspirare il contenuto. Ma come la gestisco? Dell'olio rimane, si irrancidisce. Conservo in frigo? Non vorrei buttarla ad ogni uso...
Nella dieta dei gatti, ci sono fonti di omega 3? Tipo pesce, quanto/quale?
Grazie!.....,,,

Lo aspiro con l’ago, tolgo l’ago e senza ago lo dò a Buio al momento e lui non è molto contento ma sono procedure che conosce e quindi non fa storie, in fondo è un gatto abbastanza sereno e sopporta sta rottura di scatole con filosofia
Tranne quella volta che me l’ha sputato sul muro :(:(

Malinka 24-01-2020 22:08

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Ci stiamo focalizzando sugli omega3...ma non è detto che la forfora dei gatti di Piuma dipenda proprio da una carenza di questo acido grasso.

E se non assumessero sufficienti omega6? Lei dice che ultimamente fa fatica a far mangiare il grasso della carne.

Un'altra possibilità è che la forfora sia in relazione con qualcosa che c'è o manca nei pochi croccantini che mangiano.

E' assodato che i gatti devono assumere gli omega3 attraverso la dieta, nello specifico pesci e fauna ittica in generale oppure integratori tipo Omegor.

I miei mangiano crudo similmente ai mici di Piuma e da ben più tempo dei suoi (sono circa 2 anni).
L'unica differenza sostanziale nell'alimentazione è che i miei non hanno mai più mangiato neppure un crocco di numero e che a differenza dei suoi, i miei mangiano senza problemi il grasso delle carni.

E' assai probabile che i gatti di Piuma siano carenti di omega3, esattamente com'è assai probabile che ne siano carenti i miei, visto che non mangiano mai (ma proprio mai) pesce e non prendono neppure integratori.

Visto che entrambi i gruppi hanno una dieta sicuramente carente di omega3 mi chiedo come mai i miei non hanno forfora e i suoi ce l'hanno.
Ecco perché all'inizio del messaggio ho ipotizzato che nel caso dei mici di Piuma a causare la forfora non sia la carenza di omega3.

babaferu 25-01-2020 06:41

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Malinka se ho ben capito.
sempre che abbia senso un discorso simile, la dieta dei vostri gatti, al di la dei crocchi, non e' sovrapponibile perche' tu dai anche formaggio e tuorlo d'uovo, potrebbero compensare con altro.
Inoltre non so se ha senso fare confronti perche' come ha ben spiegato aletto mi sembra che il consiglio di dare omega 3 vada incontro non tanto una carenza di omega 3 in se', ma uno stato infiammatorio che gli omega 3 vanno a "riparare".
Quando abebe ha problemi di pelle gli do il ribes pet (la prossima volta lo sostituiro' con omegor).
Io invece per problemi legati alla syndrome premeatruale prendo l'olio di enotera in perle che credo abbia la medesima funzione, ridurre l'infiammazione.

baci, ba

Malinka 25-01-2020 12:56

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Sì baba, i miei mangiano anche formaggio e tuorlo d'uovo, ma in quantità media giornaliera a testa davvero limitata...però bevono tanto latte.
Non so però quanto questi alimenti possano compensare la carenza di omega3 o semplicemente contribuire a contrastare eventuali processi infiammatori, visto che questi cibi sono invece ricchi dei pro-infiammatori omega6.

Se davvero la compensazione avvenisse per merito degli alimenti appena nominati, escluderei il formaggio e l'uovo e punterei tutta l'attenzione sul latte, riallacciandomi a quanto ho scritto in un precedente messaggio circa gli studi condotti sulle caratteristiche delle carni dei bovini in relazione al tipo di alimentazione; se mangiano secondo natura, come farebbero allo stato brado, le loro carni hanno un giusto rapporto fra omega3 e omega6.
Invece le carni dei bovini allevati in stalla e nutriti con alimenti inadatti, tipicamente il mais che in natura non mangiano, hanno un rapporto fra omega3 e omega6 nettamente sbilanciato, a favore di questi ultimi e favorirebbero l'infiammazione.

Dal momento che l'alimentazione produce i suoi effetti sull'intero organismo, anche il latte sarà diverso, senza dubbio organoletticamente (e questo lo si nota chiaramente all'assaggio) e sia per le sue componenti...e questo non lo può capire all'assaggio, sarebbero necessarie delle analisi specifiche.

Il latte che compro non è quello della centrale, mi rifornisco esclusivamente da un margaro qui vicino; conosco sia lui che le sue mucche, so esattamente cosa mangiano perché lo vedo: unicamente erba fresca durante la buona stagione e fieno nell'inverno, quindi il loro latte dovrebbe avere un corretto rapporto fra omega3 e omega6.
Quindi se gli alimenti non carnei che fornisco ai miei gatti hanno un ruolo nel bilanciamento degli omega e producono effetti positivi sul contrastare l'infiammazione, questo ruolo lo vedrei solo in questo latte di bovine che mangiano secondo natura.

Naturalmente le mie sono semplici supposizioni...ma quanto mi piacerebbe sapere esattamente come stanno le cose!

babaferu 25-01-2020 13:26

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Ma perche' escludi il formaggio e l'uovo? Vit a e b per la pelle sono un nutrimento.

babaferu 25-01-2020 13:28

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Ma perche' escludi il formaggio e l'uovo? Vit a e b per la pelle sono un nutrimento.
Come stanno esattamente le cose non lo sapremo mai..... Anche perche' ogni organismo e' a se'.

Zampetta16 25-01-2020 13:37

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Non ha senso dire io e lei diamo carne quindi da questo punto di vista è uguale...
Quali carni, quali tagli? Quante e quali frattaglie?
Uovo e latte o latticini ne dà pure piuma, quanto?

Cause della forfora potrebbero essere
- carenza di grassi, in generale
- carenza di vitamine come A, alcune B, E
- carenza di sali minerali? Boh, forse lo zinco serve alla pelle
- non aiuta un ambiente molto secco

Per avere un'idea su carni e frattaglie, non so se sia precisa/corretta

https://www.paginainizio.com/service...ategoria=carne

Zampetta16 25-01-2020 13:40

Re: I grassi nella dieta BARF
 
E poi sì, può pure essere che nel tempo quel secco non vada più bene.
Ma come prima cosa mi preoccuperei di come è bilanciata la dieta.

Malinka 25-01-2020 15:33

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Escludo uova e formaggio perché da tanto tempo Yuri li ignora; Viola si è disinteressata alle uova e Milla al formaggio...poi capita il giorno che invece ne mangiano, dipende da come gli gira.
Ciò che accomuna indistintamente tutti i miei gatti (ma anche me!) e con uguale indice di gradimento è il latte; capita che mentre un micio beve ce ne sia già pronto un altro in attesa che si liberi la ciotola...o la mia tazza.

Quando ho scritto che i gatti di Piuma e i miei mangiano in modo simile, era solo nel senso generico riferito al fatto che entrambe abbiamo adottato quella che Piuma ha benissimo definito come "pseudo barf" ma non so nello specifico di quali animali e quali tagli mangino i suoi e cosa stiano messi con le frattaglie.

Le tabelle alimentari sono utili per farsi un'idea, ma danno solo indicazioni di massima, non possono fare tutti i distinguo che dipendono dal tipo di allevamento, dall'età dell'animale, dalla distribuzione e dal tipo di grasso nelle carni e così via.
Soprattutto nel pollame ci sono enormi differenze nell'allevamento e di conseguenza nel contenuto di importanti elementi nutrizionali nelle carni avicole.

Per le vitamine del gruppo B integro con una/due compresse giornaliere di lievito di birra, tranne che per Viola, perché ho scoperto che è intollerante o ipersensibile al lievito e dopo 4 o 5 giorni che mangia una sola compressa quotidiana, fa la cacca troppo morbida.

Tranne Milla e Viola che lo schifano, gli altri mangiano molto volentieri il cuore bovino (quello di pollo non lo trovo).

Non prendono la vitamina A dal fegato, perché quello di pollo non piace a nessuno, quello bovino piacerebbe molto soprattutto a Remì e Yuri, ma dopo neanche mezz'ora dall'ingestione vanno in caghetta spruzzosa.
Milla e Viola invece come lo vedono scappano via, quindi non ho mai più comprato fegato.

E qui torno all'unico alimento (fatta salva la carne ovviamente) che accomuna tutti sempre e indistintamente ogni santo giorno: il latte.

Concordo che è un po' un mistero e continuerà ad esserlo.

L'ideale sarebbe proprio rivolgersi a un nutrizionista serio (di improvvisati ne stanno venendo su come funghi) ma, almeno da parte mia, dovendo fare i conti con risicatissime finanze...ne faccio a meno; al punto in cui mi trovo, se dovessi farmi seguire a dovere da un nutrizionista...non avrei più abbastanza grana per comprare la carne...e dovrei tornare a ciò da cui mi ero allontanata: il pet food.
No, questo proprio no.

Aletto 25-01-2020 17:33

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Vit E importante per pelo e forfora, essendo liposolubile bisogna che sia il vet a dare il dosaggio

Malinka 25-01-2020 21:57

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Un'eccessiva assunzione di vitamina E ha effetto antiaggregante piastrinico, tanto più pericoloso se l'organismo è carente di vitamina K quindi è indispensabile che il dosaggio sia fatto dal veterinario come ha detto Aletto; il fai da te è proprio da evitare.
A questo punto però mi chiedo: non sarebbe meglio assumerla attraverso l'alimentazione?
Il più ricco di vitamina E è il germe di grano, a seguire alcune tipologie di frutta secca e olio; negli alimenti di origine animale non è molto presente; tra quelli che ne hanno di più c'è il pollo, in particolare il grasso --> http://www.valori-alimenti.com/nutri...bella04542.php

Tenuto conto di ciò che un gatto mangia in natura, evidentemente ricava la vitamina E dalle sue prede e non certo dai vegetali; i miei la ricaveranno principalmente dal pollo e dal suo grasso.
Quindi un po' questo, un po' il latte bilanciato negli omega, un po' il lievito di birra...un po' chissà che cos'altro ancora...e pelo e pelle ne traggono beneficio; non è provato, ma è possibile..o no?

Aletto 26-01-2020 11:33

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Vit E ha effetto antiaggregante piastrinico come anche gli omega 3 e perciò intervengono prevenendo il rischio trombosi. L'eccesso, come tutti gli eccessi, non va bene. In questo caso perché altera troppo l'aggregazione delle piastrine.
Queste, d'altro canto, sono coinvolte nella formazione delle placche aterosclerotiche che possono dare infarto. Si sente dire a volte il mio gatto ha avuto un infarto.
Non dimentichiamo che questo succede anche a noi, ma noi abbiamo facilità ad andare dal medico ed eseguire esami che approfondiscono la situazione più di quanto accade per gatti e cani.

Malinka 26-01-2020 13:17

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Non sapevo degli omega3.
In fatto di integratori in genere, sono sempre più convinta che il fai da te non vada bene.
Purtroppo a vedere il numero esorbitante di prodotti presenti negli spot televisivi, nelle farmacie, nella grande distribuzione, nei negozi "salutistici", nelle erboristerie e nei siti che vendono online, ben si comprende quanto siano acquistati.
Il fatto che non siano considerati farmaci e siano di libera vendita peggiora il quadro perché non aiuta a rendere consapevoli gli utilizzatori circa eventuali rischi; può addirittura portare all'erronea convinzione che possono far solo bene; c'è anche chi crede che prendendone più di quanto indicato sulla confezione facciano ancora meglio...e poi qualcuno, giusto per fare uno dei tanti esempi di reali accidenti che si sono verificati, si è ritrovato con un'emorragia cerebrale perché aveva assunto un integratore a base di Ginko Biloba per rafforzare la memoria e contemporaneamente era sotto terapia col Warfarin.

Non mi sono mai fidata fino in fondo neppure delle "polverine" vendute nei pet shop per integrare la barf.
Ma che ne sa il produttore di cosa e in che misura ne hanno realmente bisogno il mio gatto, il tuo o quello di tizio? Mica sono tutti uguali!
Anche in questo campo far di tutta l'erba un fascio può essere rischioso per l'animale.

Quando all'inizio del mio passaggio alla barf avevo comprato da Zooplus il Felini Complete e la Taurina, avevo messo per 6 gatti solo 1/6 della dose consigliata per un gatto, giusto per rendere l'idea di quanto non mi piacesse quella strada "chimica".
I gatti non avevano gradito per niente; io già non ero affatto convinta, però ho voluto provare una seconda volta ottenendo ancora un rifiuto (meno male!), così senza nessun dispiacere, se non quello di aver sprecato un po' di soldi, ho buttato in pattumiera le polverine.
Ho solo conservato i barattolini perché mi servivano.

babaferu 26-01-2020 15:04

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Beh malinka, bastava che il tizio leggesse le avvertenze, e' pieno di sostanze velenose in vendita se se ne si fa un uso improprio.
La pubblicita' offre integratori e farmaci da banco per continuare ad essere prestanti e produttivi, odio quella dell'entetogermina no gas, altrimenti ti stanno male I vestiti.... Altroche' salute!!!
Io credo che ci voglia consapevolezza e presa di coscienza del nostro corpo, piu' che tutto. Per il resto sono autodidatta e ho trovato da me gli integratori che mi stanno facendo vivere meglio questa parte di vita, siamo unici, nessun esperto li aveva azzeccati, neanche la mia brava erborista.... Per non fare cose pericolose basta attenersi alle dosi e alle avvertenze!
Ecco il ginko biliba, appunto e' sconsigliato se si prendono anticoagulanti.
https://www.solgar.it/catalogo/prodo...nkgo-biloba-60

Questo non e' un invito al fai-da-te, ma allo studio e all'autoconsapevolezza.

Aletto 26-01-2020 18:07

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Ben detto ba

Non fidarsi mai, secondo me, è sbagliato tanto quanto fidarsi sempre
Ed il martellamento pubblicitario, il marketing, in questo non ci aiuta
Come non ci aiuta neppure la pubblicità del pet food, dei cosmetici e tutta la pubblicità in genere.
La pubblicità secondo me dovrebbe servire solo ad approfondire personalmente e non a comprare
Per quanto riguarda i fitoterapici la farmacopea ufficiale si è accaparrata, giustamente, le piante i cui principi attivi sono talmente efficaci -nel bene e nel male- da dover essere esclusi dall’essere a portata di mano del pubblico.
Esposti a portata di mano nelle farmacie e parafarmacie ci sono solo sostanze per disturbi lievi e transitori, le altre è proibito esporle e andrebbero vendute su prescrizione del medico, anche se poi non è sempre così, ed il farmacista deve saper fare dei distinguo da caso a caso, un esempio pratico è la necessità di continuità terapeutica qualora il paziente fosse sprovvisto di ricetta tra sabato e domenica, o se il paziente viene da fuori e non ha messo in valigia alcuni farmaci di uso quotidiano importanti, se non salvavita

Bisogna distinguere i nutraceutici e conoscere le loro attività

Breve ma pallosa precisazione sui NUTRACEUTICI tratta da Informazioni sui farmaci

Che il confine fra alimenti e farmaci non sia sempre netto è noto da tempo; le vitamine ne sono una dimostrazione. Attualmente, col termine nutraceutico si tende ad identificare un prodotto contenente una o più sostanze normalmente presenti negli alimenti, ma rese disponibili in una forma farmaceutica (es. compresse) che le contiene in forma dosata, concentrata e purificata.
Ancora oggi il termine nutraceutico non è definito né dalla legislazione italiana né da quella comunitaria.
I nutraceutici vanno pertanto ricompresi nella definizione più generale degli integratori alimentari che la legge definisce come prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico; in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate e destinate ad essere assunte in piccoli quantitativi unitari.


Se poi le persone li usano a sproposito e in dosi massicce non fanno né più né meno di quanto ho fatto io ieri che mi sono mangiata una scatola intera di biscotti al cioccolato.

Ma cosa hanno allora di diverso i nutraceutici rispetto agli integratori alimentari?
La risposta più probabile è l'intenzione da parte di chi li produce di distinguerli con una diversa etichetta nella pletora di prodotti presenti sul mercato, mercato in forte espansione, nel quale è importante guadagnare visibilità. Nella poca chiarezza in cui ancora ci si muove in quest'area, un aspetto che merita di essere sottolineato è che, rispetto ai tradizionali integratori, il cui nome suggerisce implicitamente un ruolo di integrazione della dieta quando questa sia carente di una determinata sostanza o quando vi sia un aumentato fabbisogno, i nutraceutici sembrano cercare già dal nome di suscitare l'idea di qualcosa di più "simile ad un farmaco" e che potrebbe essere utile sia nel trattamento che nella prevenzione di determinate malattie.........

In condizioni e dosi appropriate svolgono il loro ruolo e spesso costano di più dei farmaci. Omegor costa poco

Esempi riportati dallo stesso sito:

Acidi grassi polinsaturi omega3: farmaco es. Esapent, integratore es. Omega 3
Acido folico: farmaco es. Fertifol, integratore es. Folico 3 mesi
Antocianosidi del mirtillo: farmaco es. Mirtilene, integratore es. Retinovit forte
Bioflavonoidi: farmaco es. Venoruton, integratore es. Flebil plus
Bromelaina: farmaco es Ananase, integratore es. bromelain
Coenzima Q: farmaco es. Ubimaior, integratore es. Diaberet
Glucosamina: farmaco es. Dona, integratore es. Flexart
Carnitina: farmaco es. Carnitene, integratore es. Astenix

Il settore degli integratori è regolato da una specifica normativa

E la persona che usa Coumadin (Warfarin)]deve sapere in primis dal suo medico che c’è una tonnellata di principi attivi che non può assumere, ed altrettanto vale per i cibi che dovrebbe evitare

Tutta sta roba a Piumagica non serve a nulla, scusa per l'OT :shy:

Malinka 26-01-2020 20:00

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Baba sono d'accordo con te che basterebbe leggere le avvertenze, ma hai idea di quanta gente quando ha tra le mani prodotti di libera vendita si limita a leggere la posologia giornaliera, salvo poi aumentarla a propria discrezione o dietro consiglio di un amico o di un parente?
Nella migliore delle ipotesi chiedono al farmacista o all'erborista, ma purtroppo non è detto che questi professionisti siano sempre preparati a dovere.

Prima di Natale ero in erboristeria per comprare camomilla e finocchio; davanti a me una signora ha chiesto delle gocce per l'ansia e il nervosismo; l'erborista le ha consigliato la tintura madre di melissa e a richiesta le ha indicato la posologia (che per altro è riportata sulla confezione); la cliente ha pagato ed è uscita.
Sulla confezione delle tintute madri non ci sono avvertenze circa l'incompatibilità dell'uso in caso di concomitanza con determinate patologie o assunzione di alcuni farmaci.
L'erborista si è forse informata? Ma no!
Se la signora fosse stata ipotiroidea o sotto trattamento con Eutirox, la melissa sarebbe stata assolutamente controindicata, in quanto rallenta la funzionalità tiroidea e riduce sensibilmente l'efficacia di Eutirox.

D'abitudine prendo con riserva ogni cosa nuova che ancora non ho approfondito come piace a me; la fiducia è una cosa seria e prima di accordartela devi dimostrarmi che la meriti.

Aletto, se il medico fosse stato al corrente delle intenzioni del paziente gli avrebbe detto che non doveva assumere quell'integratore.
Resta però il fatto che il ginko è in libera vendita e non c'è alcuna difficoltà a reperirlo, quindi ben difficilmente il paziente avrebbe pensato di informare il medico sulle sue intenzioni.

E quanti medici pensi che chiedano ai propri pazienti in terapia con anticoagulanti se hanno l'abitudine di mangiare grosse quantità giornaliere di aglio crudo?

L'assunzione di integratori, prodotti erboristici e farmaci la cui vendita non è subordinata alla presentazione di ricetta talvolta può essere rischiosa, se mancano la corretta informazione e la comunicazione tra medico curante e paziente.

Certo che se il consumatore è una testa di...come una mia vicina di casa, c'è poca speranza.
Figurati che consumava (o forse lo fa ancora, non le ho chiesto) 4-5 scatole di aspirina da 20 cpr alla settimana, tanto che a un certo punto il farmacista si rifiutò di vendergliene ancora, ma lei non si perse d'animo e frazionò gli acquisti presso diverse farmacie.

Aletto 26-01-2020 20:14

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Il medico deve informare a priori, il paziente deve seguire le direttive e se non sono chiare, deve chiedere di nuovo, col Coumadin non si scherza

Piumagica 27-01-2020 09:02

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Gente, scusate se mi sono fatta viva solo ora... :rolleyes:

Abbiamo iniziato ad integrare con salmone, crudo per Cloe e scottato per Loki, e pare essere apprezzato e digerito bene da entrambi. Ho preso anche a dare le compresse di lievito di birra (ho preso quelle dell'Equilibra), inizialmente un mezza compressa a giorni alterni e ho visto che le feci continuano ad essere le solite. Sto valutando se dare la compressa intera almeno al ciccione. La mangiano molto volentieri, probabilmente perché l'odore (immagino anche il gusto :o ) ricorda le crocchette, quindi non fanno molte storie.
I risultati ovviamente non penso si vedano subito, con queste piccole integrazioni, ma parlandone con la vet ha detto di fare così almeno per un mesetto e vedere se cambia qualcosa. Mi ha detto che una causa della forfora, ipotesi azzardata, è data dal fatto che non curo a sufficienza il pelo di Loki (che tra i due mici è quello un po' più forforoso)... Ma io le ho spiegato che per riuscire anche solo per spazzolarlo dobbiamo essere in due e che chi lo tiene deve avere i guanti da cucina o ci scortica le braccia. Cloe invece come vede la spazzolina svanisce nel nulla per ore. Figuriamoci eventualmente fare un bagno :eek::D
Quindi la conclusione è: proseguire con queste integrazioni ed eventualmente aumentare le dosi e/o variare di più (un poco più di burro, variare il pesce eccetera) per almeno un mese e se il problema non si risolve ci vedremo per valutare eventuali esami approfonditi, tipo analisi del sangue, visita dermatologica e nutrizionistica.
Io mi auguro che a fine febbraio la situazione sia migliorata, perché onestamente al momento non posso permettermi delle spese veterinarie così alte (tra l'altro mi è bastato il comportamentalista l'anno scorso per farmi capire che i problemi dei mici sono assai dispendiosi, con tutto il rispetto per chi ne ha con malanni ben più gravi delle mie teste di rapa :sleepy: ). E tra l'altro non ho nutrizionisti a portata di zampa!

PS. Vi ringrazio per le risposte, mi spiace se non rispondo ad ognuno di voi, ma vi assicuro che le ho lette tutte e con grande interesse! Siete anche perdonati per gli OT, che sono sempre interessanti ;)

babaferu 27-01-2020 09:20

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Bene piumagica! Ogni quanto dai il pesce? Introdurrai anche altro, es sardine?
Non vedo una grossa correlazione con la cura del pelo invece.



Malinka ma chi metti nella categoria "esperto"? Il medico che di piante non ha mai studiato?
Se non lo e' l'erborista o il farmacista chi altri? Il medico e' l'unico che non commette errori e sa tutto?
Sulle tincture madri che ho io in casa le controindicazioni ci sono eccome! E prima di fare danni con la melissa ce ne vuole, puo' essere che la pharmacist sapesse di stare in un dosaggio di sicurezza (come mi ha spiegato la mia erborista, che si aggiorna spesso, di fronte alla mia perplessita' su alcuni suoi consigli, gli effetti collaterali e interazioni si verificano a un dato dosaggio).
Dopodiche' irresponsabili ce ne sono in ogni categoria..... Nessun medico mi ha mai spiegato interazioni ed effetti collaterali dei farmaci che mi ha prescritto..... Li ho sempre dolorosamente scoperti sulla mia pelle.
Se questa anziana signora andava dal medico di base al 90% le prescrivevano benzodiazepine, meglio????

Piumagica 27-01-2020 11:15

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da babaferu (Messaggio 2152091)
Bene piumagica! Ogni quanto dai il pesce? Introdurrai anche altro, es sardine?
Non vedo una grossa correlazione con la cura del pelo invece.

Un giorno sì e due no, ma non lo do "da solo" piuttosto lo mischio in uno o più pasti.
Il salmone per ora è l'unico, da domani invece voglio provare la trota!

babaferu 27-01-2020 11:38

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da Piumagica (Messaggio 2152111)
Un giorno sì e due no, ma non lo do "da solo" piuttosto lo mischio in uno o più pasti.
Il salmone per ora è l'unico, da domani invece voglio provare la trota!

Mmmh non credo che la trota abbia molti omega 3, credo che ti dovrai orientate sul pesce azzurro, sgombro, sardine....

Malinka 27-01-2020 13:57

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Scusa Piuma per i tanti OT!
Anch'io non penso che la forfora sia in correlazione con il non poter spazzolare il gatto.
Se così fosse Yuri dovrebbe esserne pieno, visto che è una specie di yeti e odia la spazzola...e io tengo alle mia mani.
Però c'è da dire che il suo pelo è sempre ordinato perché ne ha una cura quasi maniacale.
Susy invece da anziana non si curava quasi per nulla e il suo pelo medio-lungo e fitto si annodava e ingarbugliava facilmente e io a volte latitavo nel pettinarla, ma nonostante questo non aveva forfora.

Come ti ha anticipato la veterinaria per vedere i risultati ci vorrà un po' di tempo, ma se la "cura" è quella giusta non ci vorrà molto per vedere i primi risultati.
Le compresse di lievito di birra trovo che siano davvero efficaci di sicuro per la "bellezza" del pelo; ricordo in particolare quello di Yuri che era bruttino, a ciocche, un po' ispido in alcuni punti e come unticcio sulla schiena; dopo un paio di settimane in cui gli davo 2 comprsse di lievito al giorno, il pelo era già sensibilmente migliorato, l'unto sparito e il pelo diventato morbido, lucido, setoso. E da quando mangia crudo è ulteriormente migliorato..adesso è tutto in "issimo".


Babaferu, per come la vedo io un esperto è colui che non si limita a restarsene chiuso nelle competenze acquisite nel corso degli studi per la sua specifica professione; nulla impedisce a un medico, a un erborista, a un farmacista, a un veterinario, di rivolgere il proprio interesse scientifico verso campi solo apparentemente non correlati alla propria professione, in modo da renderla più completa.

Ma ci vogliono passione, voglia di capire, consapevolezza che finché c'è vita ci sarà sempre qualcosa da imparare, a prescindere dall'essere in possesso oppure no di uno specifico titolo di studio.

Purtroppo non sono tutti così e mi ritrovai il medico o il farmacista che mi guardavano con commiserazione quando dicevo che usavo camomilla e valeriana...perché quella roba non fa niente, è come acqua fresca!
Oppure il veterinario che mi diceva di iniettare al gatto in una sola volta l'intera fiala di Cefamezin 250.
O l'erborista che prima di vendere la TM di melissa non chiede se ci sono problemi di tiroide, in modo da consigliare al meglio.

Quanto alla possibilità che la melissa faccia danni, un conto è una tisana, magari di quelle bustine in vendita al supermercato, in erboristeria, negozio bio, farmacia...e un conto è assumere 30 gocce di TM 3 volte al giorno o anche più.

Se la signora a cui ti riferisci è quella di cui ho scritto, no, non era anziana (a parte che il particolare qui è ininfluente).
Concordo che sarebbe meglio la melissa delle benzodiazepine, se non che il farmaco viene prescritto dal medico ed è soggetto a vendita dietro presentazione di ricetta medica, quindi un minimo di controllo c'è, nel senso che se oggi il medico me ne prescrive 2 confezioni, non me prescriverebbe altre 2 se dopo pochi giorni andassi a chiedergli una nuova ricetta.

Invece la TM di melissa è di libera vendita e se anche dopo un solo giorno ne acquistassi un altro flaconcino, me lo venderebbero senza batter ciglio.
In più la sua assunzione corretta dipende dalla scelta dell'utilizzatore di attenersi alla posologia indicata sulla confezione; se l'utilizzatore non sa che ha delle controindicazioni specifiche e non ha interesse ad approfondire la conoscenza delle proprietà medicinali della pianta, rischia di farsi male da solo.

Ed ecco l'importanza che l'erborista stesso o il famacista che vendono erbe medicinali, da un lato ne conoscano indicazioni e controindicazioni e dall'altro lato ne informino l'acquirente per quelle che potrebbero avere effetti collaterali di particolare rilievo.

Ah, le TM delle Boiron riportano solo posologia e dose max giornaliera, ma niente su indicazioni e controindicazioni.
Stessa cosa per la Fitomedical, che ho conosciuto solo un paio di settimane fa nell'erboristeria di recente apertura del mio paese, dove ho acquistato proprio la TM di melissa.
Di proposito non ho fatto alcun accenno a quanto già sapevo circa le controindicazioni e sono stata piacevolmente sorpresa quando l'erborista prima ancora di posarla sul banco mi ha chieso se avessi problemi di ipotiroidismo o se prendessi Eutirox, spiegandomi nel dettaglio che in quei casi era controindicata e perché.

babaferu 27-01-2020 14:17

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Aletto grazie, mi ero persa il tuo intervento! Mi sfuggiva questa questione dei nutraceutici.

Malinka, e chi lo sa che la farmacista non conoscesse gia' la signora.... E che il medico non sia piu' superficiale dell'erborista pur scrivendo ricette..... due casi -farmacista che propone melissa e medico cheprescrive benzodiazepine- ci si e' rivolti al sintomo senza indagare le cause (da problemi psicologici a carenza di alcune vitamine, p es la D).... La mia erborista mi piace perche' ti fa parlare tanto e va oltre il sintomo.
Sapessi quante ne vedo lavorando in ambito sociosanitario, ti assicuro che sono piu' i problemi di intossicazione causata da farmaci (pur prescritti e presi nelle dosi, ma senza valutare hgli effetti nel tempo) che dagli integratori, anzi a memoria non mi e' mai successo.

Malinka 27-01-2020 15:27

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da babaferu (Messaggio 2152130)
Malinka, e chi lo sa che la farmacista non conoscesse gia' la signora.... E che il medico non sia piu' superficiale dell'erborista pur scrivendo ricette..... due casi -farmacista che propone melissa e medico cheprescrive benzodiazepine- ci si e' rivolti al sintomo senza indagare le cause (da problemi psicologici a carenza di alcune vitamine, p es la D).... La mia erborista mi piace perche' ti fa parlare tanto e va oltre il sintomo.

Tutto può essere e anche il contrario di tutto; chiaro che più che supposizioni non possiamo fare, non c'è matematica certezza né per un verso, né per l'altro, ma resta il fatto che faciloneria e incompetenza non sono mai morte.
Il triste è quando lo si afferma non per sentito dire, ma purtroppo per esperienza più o meno diretta.
D'altra parte non si dice forse che la terra copre gli errori dei medici? (Medici nel senso più ampio del termine)
Per dirla con le parole di George Bernard Shaw: "La maggior parte di noi nasce con l'aiuto del medico e muore allo stesso modo."

Invece che brava la tua erborista!

Quote:

Sapessi quante ne vedo lavorando in ambito sociosanitario, ti assicuro che sono piu' i problemi di intossicazione causata da farmaci (pur prescritti e presi nelle dosi, ma senza valutare hgli effetti nel tempo) che dagli integratori, anzi a memoria non mi e' mai successo.
Ne sono pienamente convinta!

Aletto 28-01-2020 09:03

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da babaferu (Messaggio 2152130)
Aletto grazie, mi ero persa il tuo intervento! Mi sfuggiva questa questione dei nutraceutici......

Ma figurati!

Scusate, torno un momento OT per quanto riguarda medici erboristi e farmacisti e poi basta

Credo che di fondo ci sia un problema culturale serio
I prodotti di erboristeria sono considerati alla pari degli integratori alimentari –e qui già c’è confusione-, però agiscono con meccanismi simili ai farmaci. Prescritti ed usati ad hoc sono dei farmaci a tutti gli effetti (medicina allopatica), faccio il solito paragone con dei farmaci che non tutti sanno che il principio attivo proviene da una pianta, ad es il lanoxin (farmaco cardioattivo) contiene digossina che viene estratta dalla digitale (ora non ricordo se dalla digitale purpurea o lanata) ma interagisce anche con i sennosidi (lassativi contenenti la senna, altra pianta) per cui se una persona assume il lanoxin ed è stitica, e compra non so, il pursennid pensando che siccome è naturale fa bene, va incontro ad alterazioni dell’effetto del lanoxin. Poi parlando col medico esce fuori che sto lanoxin non va poi tanto bene ma omette l’uso di pursennid perché siccome è naturale giudica che può fare solo che bene. Quel pursennid può essergli stato consigliato da amici o dal farmacista al quale lui ha chiesto un lassativo naturale.

Se è un cliente di passaggio il farmacista non sa cosa assume abitualmente e se questo benedetto lassativo lo usa un giorno sì ed uno no. Se lo chiede il paziente e questo non fa connessione tra lanoxin e pursennid come non l’ha fatta parlando col medico, omette in buona fede considerando la questione irrilevante.

Se è un cliente abituale può essere che il farmacista ricordi che fa uso di cardioattivi, ma può anche essere che non lo ricordi come del resto succede anche ai medici che chiedono quali terapie stia seguendo. Anche qui il paziente non fa connessione tra le due cose considerando che se una cosa è naturale può solo fare bene ed omette, sempre in buona fede.

Seguo in media un centinaio di persone al giorno, diverse dal precedente e successivo, impossibile ricordare tutto e difficile senza poter intervenire sulle prescrizioni del medico a meno che non siano, che ne so, dosaggi per adulti prescritti a bambini. In questo caso posso chiedere se il papà o la mamma che stanno acquistando sono sicuri di quel dosaggio.

La tachipirina si può consegnare senza prescrizione, che ne sappiamo poi quanta se ne prende il paziente quando sta a casa sua in preda alle sue paure?

Medici, farmacisti, veterinari e infermieri seguono obbligatoriamente corsi di aggiornamento, gli ECM (Educazione Continua in Medicina), non stanno chiusi nelle competenze acquisite durante i corsi di studio. C'è tanto di prova scritta finale

Il farmacista non può contrastare le terapie del medico, può solo chiedere al paziente di verificare col suo medico l’andamento della terapia. In Italia –che io sappia- i medici non hanno studi di botanica farmaceutica inclusa del corso di laurea e devono/dovrebbero fare un master post laurea o possono seguire gli ECM sul tema. I farmacisti sì.

Faccio un altro esempio comune: l’arnica, ampiamente usata sia come fitoterapico che come omeopatico
In fitoterapia si utilizza il fiore, arnigel contiene circa il 7% di principio attivo
Un altro prodotto contiene il 35% di arnica, ma sotto c’è scritto “planta tota”, ossia include anche parti fitoterapeuticamente inutili all'efficacia desiderata.
La persona compra quello in cui c’è scritto 35% che intanto costa più o meno uguale e tanto gli basta. Vagli a far capire la verità, che quello è uno specchietto per le allodole, è marketing, spesso pensano che gli vuoi far usare un prodotto invece di un altro e dargli una fregatura

Malinka 28-01-2020 15:51

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Aletto le tue considerazioni sono ineccepibili; sei riuscita ad esprimere con chiarezza ciò che non mi riesce di dire anche se lo penso, perché mi verrebbe fuori un discorso talmente contorto...che finirei per confondere me stessa!

Mi sembra normale che i medici seguano corsi di aggiornamento, però nessuno vieta loro di allargare le conoscenze/competenze anche verso materie al di fuori del loro corso di studi, non dico necessariamente conseguendo un altro titolo di studio, ma come semplice arricchimento personale che però può tornar utile anche indirettamente nel loro lavoro quotidiano; per fare un banalissimo esempio se un paziente dice al medico che sta assumendo quella certa erba officinale, il medico non cadrà dal fico...

Calzante anche l'esempio dell'arnica!
Penso che tu faccia parte di quella ristretta percentuale di farmacisti (dico ristretta perché sfortunatamente non ne ho ancora incontrati, ma so che ci sono, da qualche parte ci devono essere!) che si adoperano per cercare di rendere consapevoli le persone, ma certo vedere quante allodole siano invece assolutamente ostinate nel volersi fregare, a questo punto direi con le loro stesse mani, a me farebbe un po' cascare le braccia.

Aletto 29-01-2020 07:11

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Come dicevo, veterinari medici farmacisti e infermieri seguono corsi di aggiornamento, in particolare possono anche scegliere, entro certi limiti, quelli inerenti alle loro predisposizioni innate o quelle che l'ambiente gli ha offerto. In un certo senso si attua così quello che viene definito "differenziale evolutivo", come per i gatti, ognuno specializzato più o meno di un altro in qualcosa.

A capo di tutti i fitoterapici secondo me c'è la morfina, seguita da tutti gli altri

Quote:

Originariamente inviato da Malinka (Messaggio 2152186)
...... ma certo vedere quante allodole siano invece assolutamente ostinate nel volersi fregare, a questo punto direi con le loro stesse mani, a me farebbe un po' cascare le braccia.

A me no. Uno dice e spiega e poi l'altro recepisce perché capisce o non capisce e non recepisce. E' così per tutti in ogni ambito.

alimiao 29-01-2020 12:07

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2152167)
In fitoterapia si utilizza il fiore, arnigel contiene circa il 7% di principio attivo
Un altro prodotto contiene il 35% di arnica, ma sotto c’è scritto “planta tota”, ossia include anche parti fitoterapeuticamente inutili all'efficacia desiderata.
La persona compra quello in cui c’è scritto 35% che intanto costa più o meno uguale e tanto gli basta. Vagli a far capire la verità, che quello è uno specchietto per le allodole, è marketing, spesso pensano che gli vuoi far usare un prodotto invece di un altro e dargli una fregatura

Aletto, ma cosa mi dici??!! io sono proprio una di quelle che compra arnica gel 30%, ma non ho trovato scritto "planta tota" da nessuna parte! trattasi di etichetta ingannevole dunque?!

Comunque non è così facile non farsi fregare se non si è esperti, cioé le farmacie una volta vendevano le medicine (e di solito le si comprava se prescritte dal medico, e stop), al giorno d'oggi sono più o meno dei bazaar delle Mille e una notte, ci trovi di tutto, dai farmaci oncologici ai profumi per ambienti, una miriade di integratori di ogni specie, e spesso c'è anche offerta di medicinali "alternativi", omeopatia, fiori di bach, fiori australiani, e altri che ora probabilmente non ricordo... nel frattempo siamo bombardati ovunque da pubblicità che consigliano il tal farmaco, il talatro integratore, ecc...
Ditemi voi come fa la persona mediamente informata a raccapezzarcisi!

Propongo di creare una sezione "Aletto risponde" in cui poniamo le nostre domande di farmaceutica ... dai Aletto, in fondo sarebbe solo qualche ora di lavoro non retribuito :devil:

Aletto 29-01-2020 17:33

Re: I grassi nella dieta BARF
 
Aletto risponde dall’orario di lavoro :D
Weleda arnica planta tota = 30% ma planta tota
Winter arnica montana = 35% di tutta la pianta
quelle % non sono realistiche, bisogna fare attenzione :)


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