Trasferimento estero con il mio gatto

[Alfonso]

Buongiorno a tutti,
mi sono iscritto pochi giorni fa', pur seguendo da qualche mese questo interessantissimo forum.
Chiedo il Vostro aiuto perche' non so' come cercare di risolvere un importante problema.

Avendo delle competenze tecniche importanti o avuto una opportunita' di un ottimo lavoro per conto di una azienda Italiana in Estremo Oriente, piu' precisamente in Malaysia, offerta che ho subito accettato.
Pero' ho un gatto di 22 mesi di eta', circa 4,5 kg di peso, che vive con me da oltre un anno, in un paese in provincia di Brescia.
E' un gatto maschio tigrato rosso, regolarmente vaccinato, ancora intero, abituato ad uscire per diverse ore al giorno a farsi le sue passeggiate ( abito in una zona verde pochissimo trafficata con tanti prati verdi nelle vicinanze ), conscio che un rischio, seppure minimo , c'e' comunque, ma per il suo benessere psico fisico gli lascio fare le sue uscite e lui torna poi a casa da solo, mentre al calare della sera e durante la notte resta sempre in casa.
Qualche volta il mio gatto e' stato attaccato da un'altro gatto che vive nelle vicinanze senza pero' avere mai avuto , per fortuna, grosse conseguenze da queste aggressioni, tranne due giorni fa' quando e' tornato a casa zoppicante con una perdita di sangue dalla zampa sinistra a causa dell'azzuffamento con il solito gatto della casa vicina, altro gatto maschio intero.
Ho disinfettato la ferita, un buco sotto il polpastrello della zampa posteriore sinistra causato sicuramente da un morso, e ora sta meglio e si muove regolarmente senza problemi.
E' un gatto che faccio fatica a gestire proprio per il fatto che vuole continuamente uscire a girare vicino casa e nei prati circostanti, appena apro la porta del balcone o quella di casa, esce immediatamente senza che riesca a fermarlo.
Ora io dovro' trasferirmi in Malaysia e restarci per parecchi anni, un viaggio molto lungo che richiede 2 voli diversi per un totale approssimativamente di circa 24 ore, compresi tempi dei check in e sosta intermedia per il cambio volo.
Voglio molto bene al mio gatto e vorrei portarlo con me' possibilmente come bagaglio a mano e non nella stiva, ma sono molto preoccupato nel fare affrontare al mio gatto un viaggio del genere, dato che gia' solo quando lo metto nel trasportino per portarlo dal veterinario, 20 minuti di strada, miagola e si agita a piu' non posso.
Affrontando un viaggio del genere dovrebbe restare chiuso nel trasportino per almeno 24 ore e sono terrorizzato che sull'aereo cominci a miagolare a piu' non posso dimenandosi nel trasportino.
Altra cosa che mi preoccupa non poco e' il fatto che essendo un gatto a cui piace uscire in giro, magari mi scappi fuori di casa in Malaysia, con il rischio di perderlo per sempre.
Per questo problema faccio fatica a dormire, sono veramente preoccupato e non so' come muovermi, io non posso perdere questa grande opportunita' di lavoro, ma nel contempo non voglio lasciare il gatto a cui voglio un gran bene.
Avevo provato come soluzione estrema, con i miei familiari per vedere se potevano accudire e prendersi cura del mio gatto , almeno sapevo che sarebbe stato in buone mani accudito dai miei familiari ma ho avuto risposta negativa, quindi , per forza lo devo portare con me in questo lunghissimo viaggio.
Poi altro problema sono le dimensioni consentite del trasportino sull'aereo, veramente ridotte che non consentirebbero al mio gatto di potere viaggiare con un minimo di comodita'.
Vi chiedo gentilmente dei consigli su come muovermi per risolvere al meglio questa situazione.

Vi ringrazio molto per l'attenzione.
Vi saluto cordialmente.
Alfonso

[Aletto]

Ciao Alfonso, prova a leggere la discussione “Gattino vietnamita”, il percorso è a ritroso, c’è il micio che si perde e molto altro, puoi trovare spunti organizzativi e riflessioni personali, purtroppo l’utente una volta tornato in Italia non credo che abbia più scritto.

[Redmaine]

A mio parere devi assolutamente consultare il veterinario e per quel che riguarda il viaggio non vedo altra soluzione se non quella chimica, cioè farmacologica.
Meglio un farmaco che lo tranquillizzi che un incubo. Se è possibile provalo già in Italia perchè esiste sempre il rischio dell'effetto paradosso.
Se un gatto resta senza mangiare per un giorno non è molto bello per il suo fegato, specie così giovane. Quindi mi munirei di alimenti molto digeribili e anche di accessori per cacca, pipì e vomito.
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La permanenza in Malaysia ovviamente ha un'alta percentuale di incognite, non tanto per la Malaysia quanto per la conformazione della nuova residenza che è tutta da verificare.
Uno spostamento abitativo frequente sarebbe da evitare.

La cosa migliore è trovare una stanza dove farlo abituare quando arriva, con tanto di lettiera, acqua e cibo. Di cibo ne portrei un po' perchè non è detto che troverai il cibo che vuoi dargli con facilità. Una volta arrivato informati se trovi il necessario in loco oppure se serve un ordine online. Informati subito anche sui veterinari della zona, molto meglio che rincorrerli se dovessi avere un problema.
Quindi a mio parere ci sono altre priorità prima del problema di fare uscire il micio fuori casa.
La questione fuori casa appunto, la saprai elaborare meglio una volta superate le difficoltà che la precedono e ovviamente siamo curiosi dei tuoi aggiornamenti malayseiani qui sul forum.

[Merlinone]

Ciao Alfonso,

se cerchi i miei messaggi sul forum vedrai che ho raccontato spesso diverse esperienze di viaggio con il mio gatto (4 anni adesso, 6 kg di peso, Norwegian Forest). Sia in auto che in aereo, durate diverse settimane.

Il tuo è un caso diverso: gatto piuttosto "attivo", non abituato a questo, e viaggio molto lungo. Comunque, se posso dirti la mia opinione, si può fare. Sempre.

Ho un amico per esempio che tempo fa è andato in Botswana dalla Finlandia con un viaggio forse non di 24 ore ma quasi. E' stata dura ma ce l'ha fatta. Si trattava di due tigrati rossi di grosse dimensioni, come il tuo. Hanno fatto anche il tragitto Cile-Finlandia una volta. Complicato ma ce l'ha fatta.

In genere in questi casi si dà una modesta dose di tranquillante. Modesta! non c'è bisogno di farli dormire! Meglio una piccola dose (il minimo consigliato, o anche meno) e vedere come reagisce. L'azione dura molte ore. Si usa una siringhetta e glielo si spruzza in bocca quando stai per imbarcarti. Io a volte glielo ho dato, ma solo quando vedo che è troppo stressato. La quantità "giusta" varia da gatto a gatto.

Forse potresti spezzare il viaggio dormendo una notte a metà strada? Per questo, alcuni consigli...

Io applico SEMPRE al mio gatto quando viaggio (ma anche quando sta a casa per la verità) un GPS per gatti. Scrivi in privato se vuoi sapere il modello. Ma l'ho abituato fin da piccolo ad avere un collare col GPS ED ANCHE un harness cui applicare il guinzaglio, in modo che se scappa scrollandosi di dosso l'harness puoi sempre sperare che gli rimanga attaccato il GPS per poterlo rincorrere e ritrovare.

Altri consigli (che ho imparato nel tempo): metti il trasportino in posizione visibile in casa, da adesso. Giocaci, mettici qualcosa di tuo, dei treats, etc. Non deve assolutamente associarlo a qualcosa di spiacevole. Fagli fare un giro in auto nel trasportino ogni settimana. Protesterà parecchio ma si abituerà un po'.

Ho fatto tutto questo di testa mia un po', senza seguire "consigli" altrui, più che altro perché ero abituato ad avere un cane e non sapevo come fare con un gatto. Ed ha funzionato molto bene.

Ah, ed escluderei di metterlo in stiva: il gatto deve stare con te. Preparati con MOLTO anticipo. Attenzione a prenotare in tempo, i posti per i pet sono limitati in aereo. Controlla con attenzione vaccinazioni, passaporto del gatto, tutto quello che serve e che su tutte le carte di imbarco sia indicato che viaggi con un gatto.

Non sarà facile, certamente, ma puoi mitigare molti dei problemi.

p.s. bello! Ho viaggiato per tutta la vita per lavoro in tutto il mondo ma la Malaysia mi manca (mentre sono stato per lavoro a lungo in Vietnam). Complimenti!

[Merlinone]

Ho parlato col mio amico in Botswana (vedi messaggio precedente). Mi ha detto che in realtà non gli ha dato un tranquillante (lui pensa che il rischio che gli faccia male sia alto). Il viaggio è durato un giorno intero con più soste ma nel trasportino da viaggio in cabina sono stati a dormire tutto il tempo, senza lamentarsi.

Arrivato a destinazione, dopo ore di taxi nel deserto per raggiungere un piccolo villaggio, erano stanchissimi.

Aggiungo che però si tratta di due grossi arancioni molto tranquilli, abituati da sempre a rimanere chiusi nel suo appartamento.

Inoltre mi dice, sempre lui, che in Malaysia dovranno sottostare ad un periodo di quarantena. Informati anche su cosa accade se dovessi in futuro ritornare in Europa: da alcuni paesi con certe malattie endemiche, può risultare molto complicato o addirittura impossibile.

Verifica anche la legislazione dei paesi in cui transiterai.

[Alfonso]

Ciao, grazie per le gentili risposte che mi avete dato.
Il mio e' un gatto molto vivace che smania tutti i giorni per uscire di casa ed andare a farsi i suoi giri, mi scappa fuori in ogni possibile occasione quando apro la porta di casa o la finestra che da' sul balcone, salta subito giu'dalla ringhiera e se ne va' in giro, per cui non so' se riusciro' a farlo restare calmo nel trasportino per tutte quelle ore di viaggio.
E' anche un gatto difficile da maneggiare, spesso non riesco neanche a toccarlo.
Giorni fa' quando e' tornato a casa con la zampa posteriore che perdeva sangue, ho sudato sette camicie solo per riuscire a disinfettarlo sotto la zampa, in quanto si dimenava a tutta forza, e penso sia impossibile riuscire a mettergli in bocca delle gocce di calmante.
Allora mi dite che farlo viaggiare in stiva non e'consigliabile ? Come mai ? Quali sarebbero i rischi ? Certo preferirei portarlo con me come bagaglio a mano, ma sono molto molto preoccupato che poi sul volo si metta a miagolare ininterrottamente e ad agitarsi muovendosi in continuazione come fa' ogni volta che lo metto nel trasportino per fare i 20 minuti di percorso per andare dal veterinario.
In ogni caso non ho altra alternativa se non quella di portarlo con me, dato che i miei familiari ai quali avevo chiesto un aiuto, mi hanno risposto negativamente.
Di darlo ad altri non ci penso neanche, avrei accettato solo di lasciarlo in custodia ai miei familiari.
Ho visto sui siti delle compagnie aeree che le dimensioni del trasportino ammesse sui voli sono veramente limitate, ma come fa' un gatto a muoversi in un trasportino di dimensioni cosi'ridotte ? Capisco magari un cuccioletto di 3 4 mesi, ma un gatto come il mio che pesa quasi 5 kg ed ha dimensioni medie come fa' a viaggiare in un trasportino di dimensioni cosi'ridotte ?
Ho letto riguardo il signore che ha portato il gatto dal Vietnam all'Italia, ma il suo gattino era piccolo, il mio e' piu' grande come peso e dimensioni, e ha quasi 2 anni.

[Redmaine]

ti ripeto che in questa circostanza la soluzione più adatta mi sembra quella farmacologica.
e ti ripeto, fatti prescrivere un farmaco e fai una prova dantogliene la metà o anche un terzo di quella prevista.
Così ha già testato l'efficacia e hai eliminato la possibilità dell'effetto paradosso che comunque è sempre possibile.
L'effetto paradosso è un risultato contrario rispetto a quello che ci si aspetterebbe.


è noto il caso di un effetto paradosso avvenuto negli USA in un paziente tenuto in una clinica per ricchi dove addirittura si era deciso di di curargli le carie (da noi in Italia è qualcosa fuori binario). Si trattava di un paziente in coma da quasi venti anni. Il dentista chiese di somministrare del diazepam (valium) prima di intervenire con il trapano. Fu somministrato e il risultato fu che il paziente si risvegliò.

[Migiap]

Originariamente inviato da Alfonso

...penso sia impossibile riuscire a mettergli in bocca delle gocce di calmante.

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