Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Mici e a-mici in copertina Consigli e recensioni sui libri e riviste che riguardano i nostri mici e a-mici. |
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04-04-2018, 20:39 | #1 |
Il Libro Nero dei Veterinari
Sto leggendo un libro molto interessante, che mi ha portato stamattina il corriere, insieme alla farina per il pane e alla semola per la pasta; d'altra parte è vero che il corpo ha bisogno di cibo, ma la mente non è da meno.
E' "Il libro nero dei veterinari" di Jutta Ziegler. Sono rimasta piacevolmente sorpresa e ho trovato riscontro positivo ad alcune mie certezze e ai miei molti dubbi riguardo all'approccio di (purtroppo) moltissimi veterinari verso le malattie, vere, presunte o inventate, dei nostri animali. Molte gravi patologie non sono causate dal destino, non sono inevitabile conseguenza dell'invecchiamento, ma hanno cause precise, spessissimo in dipendenza dalla pessima, inadeguata, nociva alimentazione che offriamo ai nostri pelosi, un po' per nostra ignoranza, un po' perché malissimo indirizzati dal nostro veterinario. Penso che tutti dovremmo leggere questo libro, perché è uno stimolo a pensare, a usare la nostra testa, a riflettere bene prima di consegnare "mani e piedi legati" il nostro cane o il nostro gatto nelle mani di un veterinario, solo perché...è un veterinario. |
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06-09-2024, 10:52 | #2 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Accidenti io che già mi fido poco se leggessi questo libro finirei in paranoia
Comunque concordo con quello che ha scritto l'utente, anche io credo che i veterinari consiglino male (se non per niente) in merito all'alimentazione. |
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06-09-2024, 11:52 | #3 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
E' un thread molto vecchio, il cui contenuto non è però datato.
In teoria non si potrebbero portare a galla discussioni vecchie se non da chi le aprì. In questo forum si è parlato spesso di questo libro, io ce l'ho come anche altri utenti. Leggerlo aiuta molto a selezionare i vet con i quali ci confrontiamo. Non siamo succubi dei vet, possiamo puntare i piedi ed argomentare per il bene degli altri animali con cui viviamo. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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06-09-2024, 12:41 | #4 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Il problema, per quanto mi riguarda, sia con i veterinari che con i medici in generale è che, avendo a che fare con la cosa più importante di tutte, ossia la salute, ho sempre paura che contraddicendoli troppo rischi di infastidirli e di avere, di conseguenza, un servizio peggiore.
E' sempre difficile stabilire il limite entro il quale puoi argomentare, dipende da come ti poni tu ma anche dal loro carattere. Io ho cambiato vari veterinari, direi circa una decina, non so se sono pochi o tanti. Considerate anche che non abito in una metropoli. A me non sembrano pochi, il motivo è che quando uno non mi convince per varie volte, poi cambio. Sarebbe interessante sapere altri come si comportano. |
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06-09-2024, 13:23 | #5 | |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Quote:
ti dirò Migiap che una volta al medico di medicina umana dissi: io questo farmaco non lo prendo. Perché? E argomentai. Un'altra volta dissi questo farmaco farò finta di dimenticarmi di prenderlo. Perché? E argomentai. Il medico, gentilissimo, capì e ci scherzammo sopra. Idem col medico vet, puoi fare il copiaincolla del dialogo. C'è da considerare che questa è una grande città con tanti medici, tanti veterinari, tanti ospedali e tante cliniche veterinarie. Girare i tacchi ed andarsene è più facile. Ho cambiato i vet ma non i medici che possono comunque essere più di uno. In un centro più piccolo o, se addirittura siamo abbastanza isolati, il problema c'è. Poi c'è da considerare anche il nostro carattere oltre al loro, e la nostra formazione culturale e professionale che durante il dialogo emerge. Quindi è possibile che loro non ci interessano, e noi non interessiamo a loro. Nulla di strano. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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06-09-2024, 13:11 | #6 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Ce l'ho anch'io questo libro, è molto interessante.
Migiap, concordo con quello che hai scritto. Ho cambiato 7 veterinari, ne avevo anche trovato uno molto bravo, ma purtroppo è morto da anni. Che mettendo in discussione ciò che non mi convince possano infastidirsi e che alla fine ci possa andar di mezzo l'animale è un timore che ho anch'io. Succede anche con i medici per umani. Essendoci di mezzo un essere vivente a volte si preferisce non insistere troppo per non rischiare di irritare il sanitario di turno. Molti anni fa mi era capitato di avere una discussione piuttosto "tesa" con un medico ospedaliero riguardo ad un paziente di cui ero responsabile e non ti dico cosa cosa mi sono sentita dire. Ho preteso l'immediato trasferimento della persona presso un'altra struttura, dove hanno rimediato, pur con fatica, agli errori chirurgici e terapeutici del precedente ospedale, che stavano portando alla morte il paziente, certo non per per volontà di nuocere, ma per imperdonabile leggerezza e ignoranza, che all'atto pratico per me equivale alla stessa cosa. Purtroppo il mio non è stato un caso isolato, sapessi quante testimonianze ho sentito. Mi è successo una seconda volta con un familiare che di è salvato per il class ico "rotto della cuffia". Iska la rossa dagli occhi di luna |
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06-09-2024, 13:23 | #7 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Ecco :/
No infatti l'intento non è quello di nuocere, se non in casi estremi e rari. A me dà molto fastidio la superficialità e anche la diffidenza verso il padrone dell'animale. In pratica spesso non ti credono. E' vero che alcuni sono esasperanti ma valuta anche la persona che hai difronte, mah. Complimenti per il tuo lavoro, io non potrei mai lavorare in ambito medico, non sono "coraggiosa" diciamo, sopratutto con le persone. |
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06-09-2024, 15:46 | #8 | |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Quote:
Da bambina quando vedevo un animale che stava male, il mio più grande cruccio era non saper cosa fare e il più grande desiderio era capire come poterlo aiutare. Dopo che, crescendo, sono arrivata a poter decidere la strada che avrei preso, non ho mai desiderato essere medico per umani o per animali, per il rischio più che fondato di ritrovarsi anche senza volerlo prima o poi inquadrati mentalmente in rigidi schemi e protocolli, che magari risparmiano la fatica di pensare, ma possono nuocere al paziente. In passato mi sono assunta delle notevoli responsabilità, ben conscia di ciò che facevo e lo farò anche in futuro se lo riterrò necessario. Anche a me infastidisce l'atteggiamento di superiorità di molti veterinari nei confronti del proprietario dell'animale e il fatto che non ti ascoltino, come se tu fossi un cretino. Lo stesso atteggiamento lo si trova nei medici per umani. Ci saranno anche medici con i quali è possibile argomentare, ma forse Aletto parte da una posizione più favorevole rispetto alle persone comuni. O forse trovare un medico che accetti il confronto è come sperare di trovare un ago nel pagliaio; devi aver fortuna, e tanta. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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06-09-2024, 17:04 | #9 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Allora si anche io ho notato che i medici cambiano atteggiamento a seconda di chi hanno difronte, se è appunto un collega o comunque una persona di una certa cultura allora cambia tutto. Ho sempre pensato che quando uno non sta bene e si reca in ospedale dovrebbe andare insieme al suo medico di fiducia.
È bella la tua attitudine a diagnosticare e curare, certo non è che uno si vuole sostituire ai professionisti ma è importante avere cognizione dei problemi di salute nostri e dei nostri cari. |
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06-09-2024, 19:23 | #10 | |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Quote:
Ho visto medici prendersi a cuore persone e bambini, extracomunitari con barriera linguistica, sono stata in corsia pediatrica quando mia figlia fu operata di peritonite. Lì c’è tutto il mondo e loro curavano indistintamente tutti, quasi tutti -almeno in quei giorni- erano passati dal pronto soccorso. C’era la mamma rom che non si staccava dal letto del figlio e la mamma italiana che si faceva la tinta ai capelli nell’unico bagno comune. Per quale mamma sentiresti più trasporto empatico? Sono casi limite, ma questa è l’umanità. Poi c’ero io che non avevo una sedia per dormire, come anche altre mamme. Per quel che riguarda i vet, purtroppo molti hanno la mentalità: intanto è un animale. Con quel che ne consegue. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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