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Consigli utili da dare per i vostri a-mici Se avete dei consigli utili, per rendere più felice la vita con i nostri a-mici, inseriteli qui.

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Vecchio 23-09-2023, 07:43   #1
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Iska
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Predefinito Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

E' di questi giorni la notizia dell'inizio del processo al medico veterinario ravennate Marco Guerra.
27 capi d'imputazione, pochi per reati fiscali, la maggior parte per delitti gravissimi contro gli animali.
https://www.ravennatoday.it/cronaca/...-processo.html

Il veterinario vanta una folta schiera di affezionati (e ciechi) clienti che hanno dato vita al comitato di sostegno "Io sto con Marco Guerra" di cui lui stesso fa parte.
https://www.ravennatoday.it/cronaca/...terinario.html

Potrebbe essere un caso isolato, ma meglio non mettere la mano sul fuoco; ci si potrebbe ritrovare come Muzio Scevola.
Casi in cui i veterinari hanno adottato condotte contrarie alla deontologia professionale ce ne sono già stati, magari non così estremi, non così eclatanti, senza tanta risonanza mediatica.

Non bisogna MAI fare di tutta l'erba un fascio, né in bene, né in male.
Però bisogna tenere SEMPRE gli occhi ben aperti.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 23-09-2023, 10:05   #2
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

Errata corrige: Mauro Guerra (non Marco)


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 23-09-2023, 10:06   #3
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

Sorry, post doppio!


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 23-09-2023, 11:07   #4
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Aletto
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

Leggo nel link
"...indagato per maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari (27 in tutto i capi di imputazione formulati al termine delle indagini)...... - i proprietari degli animali, in diversi casi, secondo gli inquirenti avrebbero pagato per vaccini in realtà mai somministrati - lo smaltimento illecito di rifiuti - si legge di carcasse feline ritrovate all'interno di una doccia - l'esercizio abusivo della professione di farmacista legato alla produzione e vendita 'sottobanco' di medicinali...... Una "incontinente e smisurata ricerca della morte, per di più dolorosa, di una schiera dei propri pazienti animali"
Questo oltre alla soppressione ingiustificata del labrador e l'operazione di castrazione di un altro cane senza anestesia ma solo blanda sedazione la quale ha richiesto l'immobilizzazione meccanica del povero cane.

E' quanto al momento si sa.
Fosse anche vera la metà di quanto è scritto, questo ha violato il giuramento di Aristotele tuttora in vigore in medicina veterinaria

Leggo su FNOVI, 2008
"al fine di sostenere l’immagine di questa importante figura sanitaria
e conferire a tale professione il meritato prestigio, vorremmo anche noi, un giorno, suggellare l’avvio alla professione ed all’impegno che la stessa comporta con un solenne “giuramento”, così come già avviene per i Medici di Umana.
Tale iniziativa è stata già adottata in alcune facoltà estere ove gli studenti di Medicina Veterinaria hanno già la possibilità di onorare il titolo della loro laurea e della loro abilitazione con una formula di promessa.•

IL GIURAMENTO DI ARISTOTELE
“Essendo ammesso alla professione di medico veterinario, giuro solennemente di dedicare me stesso, il mio sapere scientifico e le mie abilità al servizio della società attraverso la protezione della salute animale, alleviando la sofferenza degli animali e salvaguardando il patrimonio faunistico, nonché la salute pubblica. Come obbligo per tutta la vita,
giuro sul mio onore d’impegnarmi costantemente nel migliorare il mio sapere e le mie competenze professionali. Praticherò la mia professione con scienza e coscienza, con dignità e con l’osservanza dei principi
etici propri della Medicina Veterinaria”.


Ma, c'è un importante "ma", ovvero la nascita del dualismo in medicina

Dal blog di Maria Mayer:

"Mentre la quasi totalità della medicina antica considerava l’uomo come un unico, di cui prendersi cura nella sua interezza, Platone per primo propone un dualismo mente corpo, individuando un medico del corpo diverso dal medico dell’anima, che avrebbe dovuto essere il filosofo. Questa distinzione è stata esacerbata successivamente dall’avvento del cristianesimo: il corpo “peccatore” era contrapposto all’anima “immortale”. Andando avanti rapidamente nei secoli (per non tediarvi troppo) arriviamo a Cartesio e, dopo di lui, all’attuale riduzionismo.

René Descartes (1596-1650), noto come Cartesio, viene letto per molto tempo come l’inizio del terribile dualismo mente-corpo, a torto o a ragione (se siete interessati all’argomento vi consiglio un paio di libri- vedi sotto bibliografia).

Cogito ergo sum (penso quindi sono) è stato tradotto come chi non “pensa” non è, quindi non possiede un’anima. Gli animali, oltre all’essere umano, sono stati la vera vittima di questo approccio. Posso vivisezionare a cuor leggero gli animali, perché non pensano, non hanno un’anima, quindi le reazioni che a me paiono di dolore in realtà non sono come il dolore provato dall’essere umano, ma solo “riflessi”....... Sarà bello riscoprire – come dicevano gli antichi – una ARS MEDICA (arte medica) in cui ogni Medico pone del suo. Come scrive Platone a proposito della medicina degli uomini liberi: “mentre da un lato egli stesso impara qualcosa da parte dei pazienti, dall’altro, entro le sue possibilità, si fa maestro dell’ammalato, cui nulla prescrive senza averlo prima in un certo modo convinto, cercando, con la persuasione metodica, con la dolcezza e la preparazione, di restituirgli poco a poco la salute“.

“You may say I’m a dreamer…”


Come dice sempre la vet nutrizionista Maria Mayer: primum non nocere...., frase tradotta in latino attribuita ad Ippocrate

Allego il link del suddetto giuramento (anno 2018)

https://www.facebook.com/OrdineDeiMe...0211449472524/


Dopo tutta questa pappardella, come ha già scritto Iska, affidarsi ciecamente al vet non è salutare per i nostri amici


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 23-09-2023, 13:46   #5
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Riri
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

Non conoscevo il giuramento di Aristotele, grazie Aletto.
Questa storia in ogni caso ha del raccapricciante, mi ricorda quel che successe al gatto di una mia amica, peraltro proprio nelle stesse zone. Il gatto in questione era diabetico e, portato d'urgenza di notte dal veterinario, fu ucciso da quest'ultimo con un pugno sul naso perché "mi ha graffiato, era intrattabile".
Questo non fa dei veterinari una categoria di assassini senza scrupoli, ci mancherebbe. Ma è il caso di tenere gli occhi aperti e di non accettare per buona qualunque cosa, questo senz'altro.
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Vecchio 23-09-2023, 14:18   #6
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Aletto
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

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Originariamente inviato da Riri Visualizza Messaggio
Non conoscevo il giuramento di Aristotele, grazie Aletto.
Questa storia in ogni caso ha del raccapricciante, mi ricorda quel che successe al gatto di una mia amica, peraltro proprio nelle stesse zone. Il gatto in questione era diabetico e, portato d'urgenza di notte dal veterinario, fu ucciso da quest'ultimo con un pugno sul naso perché "mi ha graffiato, era intrattabile".
Questo non fa dei veterinari una categoria di assassini senza scrupoli, ci mancherebbe. Ma è il caso di tenere gli occhi aperti e di non accettare per buona qualunque cosa, questo senz'altro.
In quel dualismo tra medici umani e medici veterinari c’è una differenza importante che probabilmente trapela nelle aule dei laureandi e può venire amplificata dal singolo e successivamente applicata in ambulatorio.
È vero che in alcune zone non c’è ampia scelta di ambulatori veterinari e che per le urgenze di conseguenza non c’è scelta, però ho sempre dato importanza al saper interloquire/argomentare col vet.
Quei poveri esseri viventi senzienti e malati, se ne abbiamo la sensazione, abbiamo il dovere di non lasciarli inghiottire da un buco nero.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 05-10-2023, 20:38   #7
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sandro
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

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"...indagato per maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari (27 in tutto i capi di imputazione formulati al termine delle indagini)...... - i proprietari degli animali, in diversi casi, secondo gli inquirenti avrebbero pagato per vaccini in realtà mai somministrati - lo smaltimento illecito di rifiuti - si legge di carcasse feline ritrovate all'interno di una doccia - l'esercizio abusivo della professione di farmacista legato alla produzione e vendita 'sottobanco' di medicinali...... Una "incontinente e smisurata ricerca della morte, per di più dolorosa, di una schiera dei propri pazienti animali"
Questo oltre alla soppressione ingiustificata del labrador e l'operazione di castrazione di un altro cane senza anestesia ma solo blanda sedazione la quale ha richiesto l'immobilizzazione meccanica del povero cane.

E' quanto al momento si sa.
Fosse anche vera la metà di quanto è scritto, questo ha violato il giuramento di Aristotele tuttora in vigore in medicina veterinaria

Leggo su FNOVI, 2008
"al fine di sostenere l’immagine di questa importante figura sanitaria
e conferire a tale professione il meritato prestigio, vorremmo anche noi, un giorno, suggellare l’avvio alla professione ed all’impegno che la stessa comporta con un solenne “giuramento”, così come già avviene per i Medici di Umana.
Tale iniziativa è stata già adottata in alcune facoltà estere ove gli studenti di Medicina Veterinaria hanno già la possibilità di onorare il titolo della loro laurea e della loro abilitazione con una formula di promessa.•

IL GIURAMENTO DI ARISTOTELE
“Essendo ammesso alla professione di medico veterinario, giuro solennemente di dedicare me stesso, il mio sapere scientifico e le mie abilità al servizio della società attraverso la protezione della salute animale, alleviando la sofferenza degli animali e salvaguardando il patrimonio faunistico, nonché la salute pubblica. Come obbligo per tutta la vita,
giuro sul mio onore d’impegnarmi costantemente nel migliorare il mio sapere e le mie competenze professionali. Praticherò la mia professione con scienza e coscienza, con dignità e con l’osservanza dei principi
etici propri della Medicina Veterinaria”.


Ma, c'è un importante "ma", ovvero la nascita del dualismo in medicina

Dal blog di Maria Mayer:

"Mentre la quasi totalità della medicina antica considerava l’uomo come un unico, di cui prendersi cura nella sua interezza, Platone per primo propone un dualismo mente corpo, individuando un medico del corpo diverso dal medico dell’anima, che avrebbe dovuto essere il filosofo. Questa distinzione è stata esacerbata successivamente dall’avvento del cristianesimo: il corpo “peccatore” era contrapposto all’anima “immortale”. Andando avanti rapidamente nei secoli (per non tediarvi troppo) arriviamo a Cartesio e, dopo di lui, all’attuale riduzionismo.

René Descartes (1596-1650), noto come Cartesio, viene letto per molto tempo come l’inizio del terribile dualismo mente-corpo, a torto o a ragione (se siete interessati all’argomento vi consiglio un paio di libri- vedi sotto bibliografia).

Cogito ergo sum (penso quindi sono) è stato tradotto come chi non “pensa” non è, quindi non possiede un’anima. Gli animali, oltre all’essere umano, sono stati la vera vittima di questo approccio. Posso vivisezionare a cuor leggero gli animali, perché non pensano, non hanno un’anima, quindi le reazioni che a me paiono di dolore in realtà non sono come il dolore provato dall’essere umano, ma solo “riflessi”....... Sarà bello riscoprire – come dicevano gli antichi – una ARS MEDICA (arte medica) in cui ogni Medico pone del suo. Come scrive Platone a proposito della medicina degli uomini liberi: “mentre da un lato egli stesso impara qualcosa da parte dei pazienti, dall’altro, entro le sue possibilità, si fa maestro dell’ammalato, cui nulla prescrive senza averlo prima in un certo modo convinto, cercando, con la persuasione metodica, con la dolcezza e la preparazione, di restituirgli poco a poco la salute“.

“You may say I’m a dreamer…”


Come dice sempre la vet nutrizionista Maria Mayer: primum non nocere...., frase tradotta in latino attribuita ad Ippocrate

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Dopo tutta questa pappardella, come ha già scritto Iska, affidarsi ciecamente al vet non è salutare per i nostri amici
Questo nn è un vet ,questo è un delinquente e nn può fare testo .
Se porto micio nel vet debbo anche fidarmi delle sue competenze o nn ha senso portaglielo.
Se mi invita a fare esami per diagnosticare a fondo una sintomatologia magari nn semplice ne quotidiana, devo pur fidarmi che sta facendo esami per il bene del gatto .
Io almeno parlo per le mie esperienze, con questo nn voglio dire che il vet ha l ultima decisione su micio....ma se ti dice le cose stanno cosi e devi fare cosà, l unica cosa che puoi fare in extremis è una revisione in un altro vet ,magari specializzato nella branca della diagnosi...ma ad un certo punto se 2 vet ti confermano prognosi e diagnosi devi pur fidarti ...diversamente nn ha avuto senso stressare il gatto a fare ripetuti controlli .
sandro non è collegato   Vai in cima
Vecchio 23-09-2023, 15:43   #8
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

Prima di scegliere il veterinario o il medico per umani ho l'abitudine di andare diciamo in avanscoperta per una chiacchierata, giusto per fare conoscenza; non aspetto di averne bisogno.
Dalle chiacchierate preliminari si riesce già a capire parecchio della persona che si ha davanti.

Ho capito di dover fare così da quella volta in cui portai un mio gatto per un'operazione di poco conto; era il nuovo veterinario del paese, non lo conoscevo, ma la gente ne parlava molto bene, quindi presi l'appuntamento e la sera del giorno stabilito gli portai il micione, che sarebbe stato operato l'indomani.
Fortuna volle che il giorno seguente mi trovassi a passare davanti al suo studio mentre tornavo dal lavoro ed ebbi altrettanta fortuna che in quel momento mi vide.
Mi chiese se potevo dargli una mano; lì per lì non capii, ero molto incuriosita, ma poi pensai di dover semplicemente tranquillizare il gatto, e accettai.
E per fortuna (del gatto) accettai.
Gli andò bene perché non mi impressiono alla vista di un bisturi che incide o delle mani sporche di sangue, quelle del vet e le mie.
Fatto sta che non ci rimisi mai più piede.
In seguito venni a sapere da una conoscente del trattamento che aveva riservato al suo gatto...

Probabilmente è proprio da questa esperienza che è nata la mia diffidenza verso i veterinari; quella verso i medici per umani l'avevo già e a ragion veduta.
Fu anche la prima e unica volta in cui ho lasciato un animale in degenza; neppure con i vet a cui ricorrerei attualmente e nei quali tutto sommato ho una più che buona percentuale di fiducia, neppure a loro lo lascerei mai in custodia.
O ci sono anch'io insieme, o niente.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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Vecchio 23-09-2023, 16:13   #9
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

C'è da dire però che noi non abbiamo studiato e le competenze ci mancano.
A parte questo, io sono soddisfatta dei miei veterinari. hanno sempre risolto i problemi dei miei gatti.


Addio Goku, addio Kiwi.

Macchia (0y 5m †) - Goku ♥️ (19y 3m †) - Aegir (12y 9m) - Kiwi (2y 0m †) - Olav (3y 6m)
VEI-6 Vesuvius non è collegato   Vai in cima
Vecchio 23-09-2023, 17:51   #10
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Iska
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Predefinito Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

E' vero che non siamo vet, ma se un argomento ci interessa nessuno ci vieta di approfondirlo, anche se non abbiamo una laurea.
Purtroppo capirne qualcosa può anche essere scomodo, perché può far sorgere dei dubbi, può far nascere delle perplessità, delle domande a cui non siamo in grado di risponderci da soli, quindi ci rivolgiamo al vet per far luce, per risolvere i dubbi che ci attanagliano.
A volte ci va bene, a volte no. Se la risposta non ci convince, continuiamo a dibatterci nel dubbio e ad arrovellarci il cervello.

Ecco un esempio concreto di quello che intendo dire.
Qualche anno fa Lara, vivacissima, è caduta dall'alto di una credenza, durante le sue evoluzioni, ma questo l'ho capito solo in seguito.
Quel giorno ero in cucina, non ho visto nulla, ho solo sentito rumore e ho visto che la micia scappava via; sono andata a controllare e ho trovato a terra un libro che avevo posato sulla macchina per cucire.
Lara quel giorno è stata piuttosto tranquilla, ma l'ho attribuito alla giornata uggiosa; anche gli altri l'hanno trascorsa in gran parte a riposare.

Passano ancora alcuni giorni e sollevandola per metterla sul tavolo sento una strana sporgenza del petto, come fosse la punta del nostro mignolo.
La porto dal vet che dapprima prospetta un tumore, ma la gatta ha poco più di un anno, è improbabile.
Dalla radiografia infatti non risulta alcun sospetto di neoplasia; il responso è chiaro e inequivocabile: "costola rotta" e me la indica sulla lastra che mi consegna.
E lì capisco come ha fatto Lara a farsi male: è caduta dalla sommità della credenza impattando contro la maniglia della finestra, era quello il rumore che avevo sentito; poi correndo via deve aver fatto cadere a terra il libro.
Torno a casa con la micia; guardo e riguardo la radiografia, qualcosa non mi convince non capisco dove sia la costola rotta, per quanto mi sforzi non la vedo, per me sono tutte a posto.
Vabbè, è vet, io no, saprà ben cos'ha visto e non ci penso più (o meglio, ogni tanto mi torna ancora alla mente e continuo a non essere persuasa da quella diagnosi, neppure a distanza di anni).
Nel frattempo che passavano i giorni, le settimane, pian piano quella sporgenza diventava sempre meno evidente, finché mi accorgo che è scomparsa del tutto.
Un giorno casualmente incontro per strada il vet e gli dico che quella cosa non c'è più; impossibile, mi risponde, la costola è staccata dallo sterno e non si riattacca da sè.
E vabbè...
L'unica cosa che mi interessa è che la micia stia bene.

Passano gli anni e arriviamo ai primi di questo settembre 2023.
Casualmente capito sul sito della libreria universitaria e la mia attenzione è catturata da un libro: "Atlante di anatomia del cane e del gatto".
Guardo il prezzo, poi faccio un po' di ricerche per vedere se riesco a trovarlo da qualche altra parte a costo inferiore.
Infatti lo trovo su Macrolibrarsi, dove c'è lo sconto del 15% per tutto il mese, e naturalmente lo compro.

Mi arriva il giorno seguente; sono quasi tutte radiografie, disegni, immagini di preparati anatomici.
E finalmente capisco cos'era quella sporgenza: il processo xifoideo, gonfiatosi e infiammatosi a causa del violento trauma nell'impatto contro la maniglia della finestra.
Il veterinario come come ha potuto non essere stato in grado di riconoscerlo? Come ha potuto scambiarlo per una costola rotta?
E questo è un altro colpetto che mina la mia fiducia nella categoria.

Capitano tutte a me? Non credo proprio. E' che me ne accorgo, tutto qui.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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