Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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05-03-2024, 17:03 | #1 |
Un anno di Runa
Ormai la "piccola" Runa ha un anno, è stata sterilizzata ma questo non ha influito sul suo comportamento, purtroppo ha fatto in tempo ad andare in calore, una pena infinita povera micia...
La piccola vive tranquilla in casa quasi sempre, ma nel week end e quando posso la faccio uscire, giuro, vedere la gatta sempre chiusa in casa mi mette veramente in uno stato di frustrazione, lo so, lo vedo, lo percepisco, non è la sua vita lo stare chiusa in una casa pur grande che sia. Qaundo c'è il sole si pianta davanti alla finestra e guarda, studia tutto, secondo me sogna di poter essere fuori. Per uscire la prendo sottobraccio per attraversare una corte e poi la libero nel giardino, dove scorrazza per un po, cerca qualcosa da predare e se non trova niente mi invita al gioco, in pratica si gioca a nascondino o qualcosa del genere, io mi nascondo lei mi trova e agguata poi scappa e via da capo. E' capitato che scalvalcasse la recinzione andando nel giardino del vicino ma chiamandola è tornata praticamente subito. Il problema , ma solo a volte, è quando deve rientrare...ovviamente se non vuole riuscire a prenderla è un dramma, quasi impossibile e quando ci riesco è capitato che si arrabbiasse, arrivando a soffiare ed emettere suoni palesemente di minaccia, ma senza andare oltre, anche se devo ammettere non ero proprio tranquillo... Non voglio assolutamente privarla della sua vita all'aria aperta, anzi lo reputo un suo pieno diritto, è mille volte più felice, si sfoga, insomma vive! Ma a volte per necessità l'uscita si deve interrompere prima del previsto e come scritto lei non gradisce, esiste qualche modo\consiglio per far si che si faccia acchiappare senza arrabbiarsi? Ben inteso, una volta in casa resta la gattina dolcissima di sempre, anche se tende a sparire per un pò, di solito si fionda a dormire dopo le uscite. Per il resto, nulla da segnalare, come avevo scritto in presentazione è il primo gatto dopo 3 cani, bellissima esperienza al momento anche se obiettivanete il cane...beh altra cosa, altro animale, altra interazione comunque più che felice di sta piccoletta. Grazie. p.s. mi scuso se scrivo pochissimo, ma vi leggo ogni volta che posso, non intervengo in ambiti consigli e varie perchè non ritengo di essere in grado di darne. Sto vivendo l'esprienza con la prima gatta e ne sono più che felice, diciamo che ci vogliamo bene, io sono il suo letto visto che mi dorme addosso quasi sempre, di fa coccolare, ogni tanto mi mordicchia le mani e si rotola panzetta all'aria sui piedi, credo che anche lei sia felice e sta bene, vorrebbe avere più autonomia però nelle uscite, ma non mi fido a farla uscire da sola, troppi gatti, cani e volpi in giro e lei è una patatona. |
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05-03-2024, 17:50 | #2 |
Re: Un anno di Runa
Hmm ho poco tempo per rispondere in modo approfondito quindi scusami la brevità che non vuol essere superficialità... ci sono molte scuole di pensiero ma mi viene solo da consigliarti, fai attenzione a dare un'abitudine al gatto, perché lui non capisce il "qualche volta"... se gli dai uno stimolo piacevole, per forza di cose vorrà prolungare/ripetere quell'esperienza, e lì stai creando una dipendenza perché lui non capisce "oggi non posso" oppure "scusa dobbiamo rientrare subito"... se poi per qualche motivo non si potesse più portarla fuori, potrebbe venirne fuori un problema di frustrazione.
Poi anche la situazione della sicurezza non mi sembra l'ideale, i gatti basta poco a spaventarli/disorientarli, non sono cani che rispondono sempre immediatamente al richiamo... un po' di rischio c'è... Detto ciò, però, se tu e lei siete felici così, e la conta costi/benefici è positiva, questo lo devi valutare tu. |
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06-03-2024, 00:04 | #3 |
Re: Un anno di Runa
Mimas, se dovesse arrivare il giorno in cui per qualsivoglia motivo non potrai più farla uscire sotto la tua supervisione, non potrai spiegarle il perché della tua decisione; per lei sarà fonte di grande frustrazione e potrebbe reagire nei modi più disparati.
Dare certe abitudini senza la certezza di poterle sempre mantenere nel tempo a venire, è rischioso. A un certo punto potrebbe anche decidere di voler uscire ogni giorno e non le potrai spiegare perché solo nel week end e ti ritroverai con una gatta miagolante incollata alla porta e potrebbe anche riuscire a fartela sotto il naso approfittando di un attimo di disattenzione quando voi umani entrate e uscite. Potresti ritrovarti con la micia quasi sempre a guardar fuori dalla finestra, potrebbe diventare insofferente della vita casalinga che conduce, lo stress potrebbe causarle problemi di salute oppure potrebbe diventare una gatta abulica, annoiata, disinteressata a tutto, che passa la maggior parte del tempo a riposare; la noia potrebbe anche causarle un'esagerato appetito con continue richieste di cibo. Per quello che riguarda i miei gatti, sono sempre stata dell'idea che se è fattibile lasciarli uscire, devono poterlo fare in autonomia e quando lo desiderano, non quando voglio/posso io; molti anni fa l'ho fatto. Purtroppo per motivi legati alla loro sicurezza, ai gatti attuali non ho dato questa possibilità, scegliendo di tenerli sempre in casa; è anche vero che hanno a disposizione un ampio terrazzo piantumato e possono entrare e uscire a piacimento in ogni ora del giorno e della notte e in ogni stagione, attraverso la gattaiola. Valuta bene i rischi che Runa potrebbe correre qualora restasse fuori da sola, magari perché un certo giorno decide di non ascoltare i tuoi richiami; tieni sempre ben presente che non è come il cane che obbedisce quando lo chiami; il gatto obbedisce principalmente a se stesso, agli umani solo se gli garba. Ricordo che avevi parlato di volpi che predano i gatti e che era sparita anche la gatta di un vicino e della vicinanza con la ferrovia. Se sei disposto a farle correre questi rischi confidando nel potere protettivo della tua supervisione (ma guarda che questa è solo un'illusione di sicurezza) permettile di uscire e accetta il rischio che tutta presa dalla libertà decida di non darti retta e si cacci nei guai, ma è una decisione che devi prendere il prima possibile, senza aspettare che un'abitudine diventi troppo radicata. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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07-03-2024, 10:45 | #4 |
Re: Un anno di Runa
Si capisco perfettamente le vostre osservazioni, condivisibili e senza dubbio con fondamento.
Ci ho pensato più volte al problema che potrebbe derivare dal non farla uscire sempre o a suo piacimento, oltre ovviamente ai potenziali rischi derivanti da una sua possibile fuga. Vedendo per ora come sta la gattina il problema di reazioni al non poter uscire sembrerebbe scongiurato, la casa è¨ grande, su due piani e lei ha accesso ovunque con due cucce, una al piano terreno e una al secondo piano. Io la faccio giocare spesso, le mie figlie anche e lei gioca alla grande. Certo fuori è¨ un altro mondo e ha stimoli nuovi, la sua voglia di uscire aumenta con il sole e il bel tempo, quando è¨ freddo e piove non pare molto interessata ad uscire.. L'unica vera preoccupazione è¨ proprio una eventuale fuga, è¨ troppo tontolona, buona. Una volta è¨ stata minacciata da un gattone randagio ed è¨ corsa tra le mie gambe facendosi da li grossa soffiando e rizzando il pelo, un'altra volta è¨ corsa verso la recinzione con l'intenzione di allontanare un cane che manco se la filava ma guardandosi bene dallo scavalcare la rete, correva avanti e indietro la recinzione, sembrava più un cane che un gatto....Il vero problema sarebbe se non rientrasse la notte, le volpi non le darebbero di certo scampo. Ho piena coscienza di questi pericoli, e il solo pensarci mi fa star male, ma il vederla contenta, realizzata nel suo essere gatto quando è¨ fuori va oltre la preoccupazione, per dirla breve preferisco faccia ciò per cui è nata, anche se per periodi bervi piuttosto che tappata sempre in casa, ora poi che arriva la bella stagione la vorrei portare fuori più spesso. Io adoro gli animali, tutti, pur essendo pescatore e un tempo cacciatore, tutti i cani che ho avuto li ho gestiti secondo le peculiarità della loro razza ed erano i cani più felici del mondo e non hanno mai dato nessun problema nonostante la razza (un Rott, un Boxer e un mix Boxer Pit bull) e sono stra convinto che il loro equilibrio è stato frutto di una corretta educazione ma anche rispetto delle loro peculiarità, ecco il fatto cher Runa non abbia mai mostrato nessuna aggressività reale (mai graffiato o morso, neppure in situazioni di stress come mettere antiparassatiri, tenere immobilizzata per controlli, fare il bagnetto e asciugatura con il phon) ma solo avvisato soffiando e il conseguente nostro atteggiamento di comprensione mantenendo atteggiamenti sereni ma fermi stia contribuendo al suo benessere. Ogni volta che la vedo intimorita da qualcosa (aveva terrore dell'aspirapolvere) cerco di tranquillizzarla parlandole con calma, facendole vedere che non è nulla di pericoloso, invitandola ad avvicinarsi, con tutta la calma possibile e con i suoi tempi, si avvicina piano, conc ircospezione, poi annusa sempre con molta attenzione, alla fine allunga la zampetta, tocca, la lodo e le parlo con calma e lei alla fine capisce e nel giro di una settimana ci saltava sull'aspiravolre mentre la usavo, sono arrivato a usarla per aspirarle i peli, ma non ha gradito granchè Purtroppo che il gatto non sia un cane è vero, ben inteso la adoro, ma come ho scritto uno può girarmela come vuole, ma l'interazione uomo cane è tutt'altro. Ora chiedo, ma secondo la vostra esperienza, troncare con le uscite non sarebbe traumatico per lei? Ammesso sempre che ci riesca, perchè il primo a essere felice di vederla fare ciò per cui è nata sono proprio io, insomma è una gatta europea, non di razza selezionata per la sola vita chiusa in casa come altre razze. Grazie. p.s. comunque da buona femminuccia sa essere di una ruffianeria oltre misura quando vuole qualcosa Ultima Modifica di Mimas; 07-03-2024 at 10:51. |
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07-03-2024, 12:50 | #5 | |||
Re: Un anno di Runa
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Ma ti dico inoltre che ci sono "cani da cani" e "cani da esseri umani", questo di solito lo si valuta nelle aree di sgambo dove in precedenza sono stati altri cani, alla presenza - ma lontana- degli occhi attenti di un educatore cinofilo per molti giorni se non mesi. Poi si capisce se il soggetto è adatto all'adozione o, viceversa, alle difficoltà a cui andrebbero incontro gli eventuali adottanti. Tornando alla tua domanda la mia risposta è sì. Troncare di netto la possibilità di esprimere ciò che si è non fa mai bene. Che poi si possa adattare è un altro discorso, ma non sappiamo il prezzo che paga. Il legame che ha un gatto col territorio -che ci includa o no- è lo stesso legame che ha un cane col suo umano di riferimento: il cane con noi fa gioco di squadra anche se parte correndo e si allontana e poi torna, il gatto fa gioco di squadra col territorio indipendentemente dalla nostra presenza. Azzardo una metafora: c'è la stessa differenza che c'è tra un giocatore di calcio ed un nuotatore o uno che tira con l'arco. Aggiungo che evolutivamente uno ha una società strutturata, l'altro è un solista socievole ma con chi vuole. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-03-2024, 15:08 | #6 |
Re: Un anno di Runa
Grazie Aletto, mi conforta che chi ci capisce di gatti senza dubbio più di me avalli l'ipotesi che smettere di far fare a Runa ciò che e ciò che la sua natura impone potrebbe essere traumatico.
Certo, cercherò di stare sempre attento quando la porto fuori anche se ovviamente alla fine è lei che decide fin dove spingersi, per ora sono tranquillo perchè da me non si allontana mai più di tanto e risponde bene (per essere un gatto) al richiamo oltre la fatto che anche fuori interagisce tanto, gioca molto a fare agguati, le piace essere inseguita e scappare e molto spesso quando trova una preda emette dei vocalizzi per attirare l'attenzione, sembra quasi chiami, lo fa anche in casa se vede una mosca, emette dei vocalizzi, arrivo e aspetta o di salirmi sulle spalle per arrivare in alto o che la sollevi io per farla arrivare alla preda. E' una gatta che miagola pochissimo, direi quasi niente, ma fa delle sorte di versi che ricordano un ululato (miauuuuuuuuuu) quando si esce e lei ci vede uscire tutti restando sola a casa, la sentiamo da fuori. Colgo l'occasione per chiedere un'altra cosa: nel periodo estivo ci trasferiamo per le vacanze in una casa molto più piccola e dove non avrò possibilità di farla uscire, quegli zainetti che si vedono in giro con la retina per permettere di guardare fuori possono essere utili? Se me la carico e me la porto in giro può esserle di aiuto o ci soffre di più perchè è chiusa nella zainetto? Grazie mille. |
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07-03-2024, 15:21 | #7 |
Re: Un anno di Runa
Chiusa nello zainetto? Meglio di no.
Anche io darei segni di insofferenza se qualcuno mi rinchiudesse durante le pesseggiate, pur portandomi con sé e cercando di farmi del bene. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-03-2024, 15:22 | #8 |
Re: Un anno di Runa
Grazie Iska, si credo che proseguirò con le uscite, conscio del pericolo, ma se la dovessi tenere reclusa starebbe peggio lei e io a seguire....
Purtroppo la casa dove abito non ha ne terrazzi ne balconi, è una vecchia casa di corte, certo grande, su due piani, ma niente balconi...C'è il giardino di oltre 300 mq con la legnaia, il pergolato di kiwi dove adora arrampicarsi (quando era più piccola poi chiamava per scendere, mi salava letteralmente nelle braccia perchè si vede che non si sentiva sicura nello scendere). La piccola Runa è entrata in casa più per volere di moglie e figlie, io avrei optato per il cane per diversi motivi, ma non sapendo come sarebbe evoluta l'attività lavorativa e non avnedo certezze del tempo a disposizione ho desistito e lasciato fare alle donne di casa, specificando che però avrebbero dovuto gestire la gatta in tutto, ma la gatta ha instaurato un rapporto molto stretto con me e interagisce tantissimo, capisce perfettamente il tono e sono più che certo anche alcune parole, mi dorme tra le gambe la notte, mi dorme sulle gambe se guardo la TV, mi fa compagnia in stanza quando lavoro, mi invita al gioco portandomi le sue palline, mi chiama con dei vocalizzi quando ha bisogno, sia per cacciare che quando è capitato che rigurgitasse, insomma è diventata la mia gatta..... E io le voglio molto bene, ma proprio x questo soffro se mi rendo conto che lei soffre nel non poter uscire. E' un sentimento contrastante, da un lato ho paura possa scappare, dall'altro soffro se la vedo soffrire per non uscire, credo che per lei (non certo per me) il gioco valga la candela e io spero vada sempre bene come ora e che resti obbediente al richiamo come adesso. Grazie |
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07-03-2024, 14:59 | #9 |
Re: Un anno di Runa
Penso che nessuno abbia mai voluto farti credere che non ci siano differenze nel tipo di interazione umani-cani e umani- gatti.
L'interazione uomo-cane si basa su presupposti fondamentalmente diversi rispetto alla relazione uomo-gatto. Cani e umani sono animali, semplificando di molto, a socialità per così dire obbligata, per entrambi è fondamentale il gruppo, la cooperazione, con tutte le implicazioni che questo comporta. Nel cane il senso di indipendenza non può prescindere dal gruppo, dalle dinamiche fra i suoi componenti e dalla scala gerarchica; i membri hanno bisogno l'uno dell'altro. Il gatto invece è un animale a socialità facoltativa, come per esempio quando capita che gatte si uniscano nella cura della prole. È un animale che non ha bisogno del gruppo, è indipendente, sa badare a se stesso, non riconosce gerarchie, quindi non obbedisce agli ordini; in poche parole, fa quello che vuole e ne risponde unicamente a se stesso. Chi da un gatto si aspetta obbedienza, devozione assoluta, protezione, cooperazione, unità di intenti, rimarrà probabilmente un po' deluso, vedendo che il gatto non è tutto questo. Personalmente, nonostante mi piacciano moltissimo sia i cani che i gatti, preferisco di gran lunga questi ultimi, proprio per le loro peculiarità; mi sento molto in sintonia con loro, mentre non mi interessa vivere con un animale che mi sa accompagnare camminandomi a fianco, che mi riporta il pezzo di legno o la pallina che gli lancio, che mi aiuta nelle attività extra lavorative o che obbedisce ai comandi, perché è nella sua natura. Tornando a Runa, non hai detto se la tua casa ha terrazzo e/o balcone, spazi che opportunamente predisposti potrebbero consentirle una certa esperienza in esterno, qualora tu decidessi di farla vivere solo in casa. I mie gatti hanno sempre avuto a disposizione lunghi balconi e da quando vivo nella casa attuale hanno un bel terrazzo piantumato. Se non avessi mai avuto l'opportunità di fornire questo pur limitato sfogo in ambiente esterno, penso che non avrei mai preso con me un gatto, perché non avrei sopportato l'idea di fargli trascorrere l'intera sua vita chiuso fra quattro mura, senza che potesse mai provare cosa vuol dire bagnarsi il pelo di pioggia, camminare nel bagnato, sentire gli odori nell'aria, tranne quelli dei diffusori di fragranze ambientali dentro casa, catturare un insetto, un uccellino, una lucertola. Mi par di capire che per ora tu sia orientato a continuare a far uscire Runa sotto la tua supervisione. È una scelta non esente da rischi, ma mi sembra che tu ne sia ben l, quindi qualunque decisione prenderai sarà di certo ponderata. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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07-03-2024, 22:59 | #10 |
Re: Un anno di Runa
cit. Iska:
"Se non avessi mai avuto l'opportunità di fornire questo pur limitato sfogo in ambiente esterno, (balcone e terrazzo) penso che non avrei mai preso con me un gatto, perché non avrei sopportato l'idea di fargli trascorrere l'intera sua vita chiuso fra quattro mura, senza che potesse mai provare cosa vuol dire bagnarsi il pelo di pioggia, camminare nel bagnato, sentire gli odori nell'aria, tranne quelli dei diffusori di fragranze ambientali dentro casa, catturare un insetto, un uccellino, una lucertola." Non so se ero stata abbastanza chiara, quindi specifico che mi riferivo a gatti abili alla vita libera. Nel caso del rottamino di turno va da sè che lo accoglierei in casa senza pensarci due volte, anche se non avessi balcone o terrazzo. L'alternativa al non accoglierli, nelle loro condizioni, sarebbe condannarli a morte certa. Qualcuno potrebbe obiettare che potrei portarli in uno dei tanti rifugi o dal veterinario, in attesa di un'adozione in ambiente più idoneo del mio. Tuttavia avendo toccato con mano la facilità con la quale viene proposta l'eutanasia per questi sfortunati animali, è una soluzione che non adotterei mai. Se 8 anni fa avessi dato retta al veterinario, Igor ora non sarebbe qui con me. @ Mimas due piccoli balconi nella casa di vacanze è sempre meglio di niente. Portartela appresso nello zainetto per me è una pessima idea; oltre a sentirsi imprigionata si sentirebbe anche insicura di fronte a un pericolo, che magari per voi umani non lo è, ma per lei sì, per esempio se incontraste un cane che, incuriosito, punta allo zainetto. Potrebbe anche non gradire per niente l'inevitabile curiosità dei passanti e potrebbe stressarsi. Le pettorine sicure al 100% non esistono. Esiste invece sempre la possibilità che divincolandosi come solo i gatti sanno fare, riesca a liberarsi e a fuggire e non è scontato che riusciresti a ritrovarla e neppure che risponda al tuo richiamo; non dimenticare che si ritroverebbe libera e probabilmente spaventata in un luogo che non le è familiare, anzi, sconosciuto. Non saresti il primo e neppure l'ultimo che va in vacanza col gatto e torna a casa senza. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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