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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui.

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Vecchio 10-10-2024, 11:19   #1
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Elos
Cucciolino
 
Utente dal: 02 2024
Messaggi: 9
Predefinito Strano carattere 🥺

Ciao a tutte e tutti,
a settembre 2023 il mio povero amato micio di 16 anni se n'è andato per malattia. Eravamo una cosa sola, due migliori amici, due compagni di vita. Ho cambiato 7 case, sempre io e lui, lui che dormiva sopra la mia testa, con cui ci guardavamo negli occhi per ore, che quando stavo male stava male, quando stavo bene stavo bene, l'uno il territorio dell'altro (me l'aveva detto anche il veterinario dopo alcune cose accadute). Anche chi ci conosceva lo considerava speciale, era davvero come un essere umano. Indipendente ma socievole, affettuoso, in una fase di grande depressione ha passato tutto il tempo con me a letto a farmi la pasta o a starmi sopra il petto a fare le fusa, veglia a su di me. Abbiamo preso treni insieme, viaggiato insieme, oppure mi ha aspettato quando sono stata ricoverata e quando tornavo mi stava più vicino che mai. Era un rapporto perfetto, un amore puro, lo porterò sempre con me nel mio cuore. Dopo qualche mese dalla sua scomparsa, per reagire al lutto mi è stato consigliato di prendere un altro gattino a cui dare amore, e l'ho fatto. Aveva quasi 4 mesi, e l'ho "salvato" da un padrone terribile, che quando me l'ha mostrato, col fratellino, li ha scaraventati dal trasportino per terra. La madre era una scottish fold, anche lui aveva le orecchie piegate, mi ha fatto comunque pagare solo i vaccini (che poi ho scoperto nemmeno aveva fatto). Voleva sbarazzarsi dei maschi per tenersi le femmine per accoppiamento, e con quelle darci i soldi, suppongo.
All'inizio ovviamente era timidissimo, ma sono bastati pochi giorni per salire con me sul divano, stare sulla copertina e fare le coccole. Non faceva il pane, ed era la prima volta per me avere un gattino che non lo faceva, ma ho letto che non è l'unico a non farlo. Poi pian piano, la notte ha cominciato a dormire ai piedi del divano dove formo, e poi ha smesso. Vi scrivo perché sono un po' demoralizzata e mi sento sola. Ormai è passato un anno. Non è assolutamente un gatto che non vuole coccole, anzi, non fa che sdraiarsi a terra per riceverne ed essere accarezzato, ma lui non viene mai da me, non si accoccola mai vicino o sopra, è come se...il gatto fossi io, che gli fa il pane e lo accarezza, ma lui non mi dimostra mai affetto. C'è anche una differenza rispetto a un tempo, l'ho preso quando stavo convivendo col mio ragazzo, mentre prima avevo sempre vissuto da sola col mio cucciolo precedente. Ma anche i gatti che ho avuto quando ero ragazzina, in famiglia, comunque venivano da me ad accoccolarsi, a fare il pane e star sopra il corpo. I primi tempi ho pensato (e ancora non l'ho capito) che avesse preso il mio ragazzo come padroncino. Sapete che dei membri di una famiglia scelgono sempre e solo uno in particolare. In questo caso sembra la cosa sia paritaria, ma nonnposso capirlo perché sono comunque sempre io a farlo giocare o ad andare a terra quando si gira di pancino per essere accarezzato (fosse per lui vorrebbe passare il giorno ad essere accarezzato, e quando lo chiede lo faccio, anche prima di mangiare, miagola, vuole carezze, solo poi mangia). Insomma, non posso certo dire che è un gatto che detesta il contatto umano, anche se di estranei ha subito paura e si nasconde, mentre da piccolo no. Però vuole solo sia io o il mio ragazzo ad accarezzarlo, lui a me non dimostra affetto. Questo mi fa sentire ancora di più la mancanza del mio compagno di vita per quei lunghissimi e speciali 16 anni. E anche questo non è un bene perché ho paura che possa "sentirlo". Mi chiedo se all'inizio ho sbagliato qualcosa, se proprio il fatto che mi mancasse tanto G. io lo cercassi sempre sperando nella sua vicinanza, e che questo l'abbia allontanato. Però, appunto, non mi spiego perché lui comunque le coccole le voglia. Addirittura non mordicchia mai, anzi. Tutti i gatti, a dispetto dei luoghi comuni, hanno caratteri diversi, lo sappiamo. Ma quel contatto fisico ricevuto mi manca tanto tanto, e a volte mi viene quasi da piangere. Di solito, quando i gatti sono refrattari al contatto fisico lo sono anche nel ricevere carezze, lui no. Oppure sono molto indipendenti, e anche questo non gli appartiene perché se il mio ragazzo passa qualche giorno via per lavoro, lui si nasconde sotto il letto. O la prima volta in cui siamo stati via due giorni, tornati ha miagola per ore. Quando sono stata via io non si nascondeva, però al telefono, se lo chiamavo per nome faceva le fusa. Forse ha scelto il mio ragazzo e semplicemente le attenzioni gliele dò io, quindi è difficile capirlo? Sicuramente vederlo andare in depressione e nascondersi perché lui non c'era mi fa supporre sua così. Non lo do davvero. Non riesco ad entrare in vero contatto con lui, e ormai ha più di un anno, il suo carattere è formato. Mi è stato detto come ipotesi che, mentre G. Mi ha conosciuto quando stavo bene, si è legato a me, e invece D. Mi ha conosciuto malata e non vuol stare vicino a me per questo. Ciò mi addolora tanto, mi sento in colpa per non star bene di salute, e di avergli fatto pensare che da me è meglio stare distante 😔. Secondo voi è possibile? Qualcuno di voi ha mica che chiedono carezze ma "non le danno"?
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Vecchio 10-10-2024, 13:17   #2
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straycat2
Gatto
 
L'avatar di  straycat2
 
Utente dal: 01 2003
Paese: Roma
Regione: Lazio
Sesso: Donna
Gatti: 1
Messaggi: 992
Predefinito Re: Strano carattere 🥺

convivere con un gatto per 16 anni e poi lasciarlo andare è difficilissimo (io ne so qualcosa) ci vuole tempo

l'affetto si dimostra in tante piccole cose o comportamenti, il problema credo che sia stato troppo presto per adottare un altro micino.

ogni gatto è speciale ed ha una sua individualità e un suo carattere

la mia non fa la pasta su di me e neanche su mio marito, ma su un piumone che è posto dietro al mio cuscino, le coccole le pretende a qualsiasi ora del giorno e della notte e lei fa le coccole a tutte e due alla sua maniera e non alla nostra..


Alessia Ziggy Baudelaire Nathan Mirtilla
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Vecchio 10-10-2024, 13:34   #3
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Aletto
Supergatto
 
Utente dal: 12 2014
Paese: Roma
Regione: Lazio
Sesso: Donna
Gatti: 3
Messaggi: 9,888
Predefinito Re: Strano carattere 🥺

Ciao,
subire una perdita affettiva è tremendo, è un lutto.
Il micio che hai adottato è diverso dal tuo amore precedente, non può essere che così perché è un altro individuo che al momento, e forse mai, ti farà dimenticare il micio che ti manca.
Secondo me è giusto che sia così, ma se cerchi in lui ciò che l’altro ti dava, al poveretto fai involontariamente un torto perché gli affetti non si sostituiscono, gli affetti cambiano, evolvono. La morte ci porta via l’individuo ma non può portarci via il forte legame che avevamo e che conserviamo intatto per sempre.
Noi poi pensiamo e ragioniamo in termini umani, ma trasferire l’umanità ad un’altra specie la depaupera del suo bene più prezioso, l’identità.
Non vuole carezze e non accarezza come l’altro, non ti cerca, ok, ma il suo starti vicino anche solo quando e se ne ha voglia equivale ad una carezza. Quando si mettono vicino a noi senza altri gesti è un momento bellissimo, un dono, al quale a volte non riusciamo ad attribuire il valore che meriterebbe.
Ogni volta che lo cerchi e lo stimoli è come se inconsapevolmente gli chiedessi: dai forza, fai come l'altro, diventa come l'altro.

Credo che sia un micio fantastico al quale è toccata la sorte di essere il secondo.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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Vecchio 10-10-2024, 13:36   #4
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Redmaine
Gatto
 
L'avatar di  Redmaine
 
Utente dal: 08 2024
Sesso: Uomo
Messaggi: 790
Predefinito Re: Strano carattere 🥺

Certamente il micio che non hai più era speciale.
Non esiste uno che uno che sia uguale ad un altro. E anche quello che sta con te adesso è speciale ma lo devi ancora capire, lui è lui, non è l'altro ed è inutile avere aspettative uguali.
Se c'è una possibile causa di un'apparente anafettività è da riferire al periodo in cui non stava con te, tanto più da come descrivi il precedente proprietario. I primi 3 mesi sono fondamentali per la socializzazione. Ho avuto una micia che era quasi anaffettiva, me l'avevano portata a 40 giorni d'età perchè era morta la madre, non ha mai avuto un bel carattere.

Anche il mio micione non richiede il contatto fisico, ma è sempre con me. E' un gatto meno carnale e più spirituale.
Accetta tutte le mille coccole ma difficilmente dà una testata o si sfrega.

Spesso se lo prendo in braccio si allunga e si abbandona in segno di totale fiducia.

Nel contatto fisico conta anche il clima ho notato, d'estate è davvero mal tollerato da lui.
Capisco il discorso del contatto fisico, ma i gatti ci aiutano a crescere, questo è sicuro.
Non cercare l'altro in lui e apprezza il suo modo di manifestare l'affetto che sicuramente c'è ma è diverso.


Graffi? prima li rendo poi ti cerco per darteli
Dopo 100aa di pratica hai la patente di Buon Gattofilo La mutua fortuna è convivere, la loro iella è vivere con noi inetti
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Vecchio 10-10-2024, 14:59   #5
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Migiap
Gatto
 
Utente dal: 04 2024
Gatti: 3
Messaggi: 578
Predefinito Re: Strano carattere 🥺

Mi dispiace per la tua perdita ... 16 anni sono tanti ma d'altronde lo possono essere anche molto meno ... non esiste una sorta di cronometro per i sentimenti.
Non credo tu abbia sbagaliato qualcosa con il nuovo arrivato, nel senso che non credo che tu abbia infuenzato negativamente il suo carattere. Anche perchè non ha uno "strano carattere", è semplicemente diverso dall'altro e lo devi accettare ed amare per la sua individualità
Piuttosto che bastardo il precedente proprietario ! Meno male che adesso è con te !
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Vecchio 12-10-2024, 10:40   #6
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Elos
Cucciolino
 
Utente dal: 02 2024
Messaggi: 9
Predefinito Re: Strano carattere 🥺

Carissimi,
siete stati tutti gentili a rispondermi, e certo quando dite che non devo cercare il mio precedente amico nel nuovo gattino avete perfettamente ragione. Ma in realtÃ*, vuoi anche perché scrivendo dal cellulare di notte ho fatto un po' un casino, forse per alcune cose non mi sono spiegata bene. La mia reale paura fondamentalmente qual è? Che non mi voglia bene. E inoltre ho paura "di perderlo". Ho cominciato ad un certo punto (quando ha cominciato a distaccarsi fisicamente - cioè a non dormire più ai miei piedi o non accoccolarsi su di me, quindi circa dopo un mesetto che stava qui) a svegliarmi nel cuore della notte, come in preda al panico, pronunciando il suo nome, come se, in uno stato di dormiveglia, fossi spaventata da una sua sparizione. Forse è in questo che si vede che il lutto è ancora attivo, lo dico perché questa paura di "perderlo" forse dice che ho paura di perdere anche lui.
Il titolo del topic non si riferisce al fatto che lui sia diverso da G. Ogni gatto ha un suo carattere, e avendo avuto anche tanti gatti da ragazzina, ognuno di loro ne aveva uno diverso. Non ho infatti mai pensato che D. potesse essere un sostituto di G. Sarebbe stato impossibile e anche in giusto, per D, per G. per me. Vale anche per gli umani, nelle amicizie, nelle coppie: nessuno è sostituibile con nessuno.
Forse sapete qual è il vero problema? A parte da piccina in famiglia, io non avevo mai "condiviso" un micetto con qualcun altro, e questo mi destabilizza. Quando per una settimana d'estate sono stata via solo con lui, lui anche era diverso. Non diverso nel senso che improvvisamente faceva la pasta o che si stendeva sul mio corpo, ovvio, ma c'era come una fiducia reciproca, un'unione sottile. Lui stava sul divano ma anche vicino a me al computer mentre lavoravo, e quando andavo a dormire, eccolo che arrivava e saltava sul letto per dormire con me, cosa che qui a casa non fa mai. Non era affatto spaventato di essere in un'altra casa sconosciuta (a parte le prime ore di esplorazione del territorio, ovvio), e mi sentivo finalmente serena anch'io con lui, non mi sentivo più respinta, anzi. Poi siamo tornati qua, e tutto è di nuovo cambiato. Qualcuno ha scritto "è un dono quando si avvicina anche solo un po' e sta lì fermo", infatti lo sarebbe anche per me, solo che non accade mai. Eppure, ed è per questo che ho scritto strano carattere, non è assolutamente refrattario al contatto con l'umano (mio e del mio compagno), perché, come vi scrivevo, se non dorme, si stende sul tappeto a pancia in su in attesa di essere accarezzato, e lÃ* fa le fusa, se si toglie la mano la guarda come a dire: continua. Ma, appunto, non si avvicina mai lui. Né se sto seduta sul divano, né se vado a letto, né se sono in piedi, mai. Non è tanto fare la pasta, che appunto ho letto che non tutti lo fanno, dipende molto da quando sono stati svezzati, ma che proprio non si avvicini mi dÃ* da pensare. Anche prima di mangiare vuole carezze, quando ci si alza per colazione. Lo faccio sempre io, ma sento che potenzialmente le stesse attenzioni che richiede, se date da qualcun altro, dal mio compagno, ad esempio, sarebbero accolte allo stesso modo. Allora il punto qual è? Che ho paura che semplicemente io sia "conosciuta" da lui, si fida, ma che sia io o qualcun altro non faccia alcuna differenza. Ho paura che non mi voglia bene, che non si sia affezionato, magari appunto per qualcosa che ho sbagliato io quando era piccino, anche se da piccino invece lo faceva. Il mio compagno lo considera il mio micetto perché tutto è partito da me, e lui fra l'altro non aveva mai avuto gatti, ma è ovvio che D. non sceglie un essere umano in base al fatto che sia l'altro ad averlo adottato. Io gli dò molte attenzioni, lo pettino anche perché gli piace tanto e impazzisce di fusa, lo accarezzo quando fa il suo versetto prr prima di mangiare e gironzola attorno alla ciotola finché non lo si accarezza. Lo faccio io, ma come faccio a sapere se lo farebbe con "qualsiasi altro umano", o se - cosa molto più credibile visto che altri umani non li vede, preferirebbe lo facesse il mio compagno? Averlo visto così giù nei giorni in cui è stato via per lavoro mi fa propendere per questa cosa. Allora non è tanto il trasferire l'immagine di G in D, perché G resterÃ* sempre nel mio cuore, sono due cose diverse, due anime e due amori diversi. Quello che mi manca è avere la sicurezza di avere un legame unico con un micetto, anche perché presto mi dovrò trasferire da sola, e non so cosa sia meglio per lui: come faccio a capire se preferisce stare con il mio compagno o con me? Secondo voi, ad esempio, il fatto che dopo il pranzo o la cena, o a colazione, lui salga sul tavolo e poi di solito, anche se il mio compagno sta guardando il cellulare (del cibo per umani non gli importa), si avvicina e si struscia sulla sua testa è forse questo il segno che "ha scelto lui"? Non è tanto una questione di gelosia, G lo lasciavo spessissimo con lui quando io non potevo esserci, anche per molto tempo, e quando gli si avvicinava e andava a fargli la pasta ero contenta. Ma forse trovavo tutto naturale perché comunque il rapporto era saldo e di bene reciproco. Invece in questo caso è diverso. Come faccio realmente a capire "chi ha scelto", se comunque quando vuole le carezze sono io a dargliele, o il cibo, o altro? Perché forse quello "strano carattere" è solo una mia strana proiezione della paura che in realtÃ* non sia davvero legato a me. Forse dovrei fare la prova ad andare via per un po' di tempo, da sola, e vedere come reagisce. Se resterebbe tranquillo senza demoralizzarsi come si era invece demoralizzato quando per soli due notti il mio compagno era stato via. Lo devo capire anche in base alle future scelte, perché non vorrei forzare la mano, portarlo via con me, quando invece non sono io il suo punto di riferimento. E, in quel caso, col cuore spezzato, forse dovrei prendere in considerazione di lasciarlo a lui. (non ci stiamo separando, eh, questioni lavorative).
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Vecchio 12-10-2024, 11:02   #7
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Redmaine
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Predefinito Re: Strano carattere 🥺

La tua delusione forse ha qualche sfumatura di rifiuto. Se questa si accentua è meglio che stia con il tuo compagno e non con te.


Graffi? prima li rendo poi ti cerco per darteli
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Vecchio 12-10-2024, 12:46   #8
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Elos
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Predefinito Re: Strano carattere 🥺

Che io rifiuti lui?? Assolutamente no, ci bado come a un fratellino o una mamma. Mi sveglio con la paura che non ci sia, ci penso sempre e sin da quando era piccolino lo facevo giocare. Io non sono affatto delusa, come si può essere delusi da un cucciolo? Ho solo paura non mi voglia bene.
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Vecchio 12-10-2024, 12:50   #9
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Elos
Cucciolino
 
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Messaggi: 9
Predefinito Re: Strano carattere 🥺

Quello che mi spaventa è stato quando una persona mi ha detto: forse è perché ti ha conosciuta già malata (soffro di epilessia). E mi sento terribilmente in colpa per questo, se davvero fosse così. Sento di essere sbagliata io, non lui, povero.
Elos non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 12-10-2024, 12:52   #10
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Aletto
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Gatti: 3
Messaggi: 9,888
Predefinito Re: Strano carattere 🥺

Se questa estate eravate soli e constatavi che la relazione era cambiata, forse forse e forse, è perché il vostro ambiente interno (stato d’animo e relative emozioni) era cambiato, e scrivi che eri più serena.

Penso che l’unica cosa che sbagli sia temere che, non esprimendosi come il micio che hai perso, lui non sia affezionato a te. Ma non tutti hanno la stessa modalità di espressione. Il tuo timore ti fa pensare ed agire –credo- in modo apprensivo, lui lo sente, forse in qualche modo sente anche di essere inadeguato rispetto ai tuoi desideri, ed entrate in un loop disfunzionale al procedere e al maturarsi della relazione.
Per un gatto il punto di rifermento è l’ambiente esterno, chiamiamolo col suo nome: territorio, e noi siamo inclusi in quell’ambiente.
Quando partiamo col gatto lui parte con pezzo considerevole del suo territorio, la vita. Ovvio che debba riambientarsi, ma non avrà necessità di riambientarsi con la nostra vita, dove per vita intendo essere ciò che siamo.

Che poi ci possano essere delle incompatibilità reciproche, è vero e lo sottoscrivo, ma questo non mi sembra affatto dalla tua descrizione dell’estate appena passata.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
Aletto non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
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