Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare |
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29-05-2017, 08:26 | #1 |
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Forse non sono esaurienti, ma vale la pena leggere
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j...EILptlb_mawNMA https://www.google.it/url?sa=t&rct=j...ScX2Wu7qNV1H4w http://www.littlebigcat.com/nutritio...dients-part-i/ http://www.littlebigcat.com/nutritio...ients-part-ii/ http://www.littlebigcat.com/nutritio...cial-pet-food/ http://www.littlebigcat.com/nutritio...cats-and-dogs/ http://www.littlebigcat.com/nutritio...cats-and-dogs/ Nel sito littlebigcat sono trattati molti altri argomenti secondo me utili e chiari "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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29-05-2017, 09:49 | #2 |
Re: Save the link
grazie!
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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29-05-2017, 10:01 | #3 |
Re: Save the link
Linguadigatto ce n'è anche uno sul cibo vegan per gatti, non so se è esauriente, non l'ho letto tutto
http://www.littlebigcat.com/nutrition/vegetarian-cats/ "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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29-05-2017, 11:56 | #4 |
Re: Save the link
l'ho letto ora, e in soldoni conferma a livello di esperienza i rischi correlati. dice anche che tutte queste marche che prende in considerazione (a parte la prima che non è un cibo completo e da etichetta indica che va mischiato con carne), sono conformi come composizione alle linee guida dell'AAFCO. ma che queste linee guida sono datate (1990), e che non ci sono abbastanza studi per confermare ulteriormente l'inadeguatezza di questi cibi. il che conferma che la mia ricerca di una bibliografia accurata a riguardo è destinata a fallire
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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29-05-2017, 12:46 | #5 |
Re: Save the link
Questo è più recente, non lo leggo perché è lunghissimo
http://www.mdpi.com/2076-2615/6/9/57/pdf però mi sono persa un altro link resta il fatto che secondo me nutrire il gatto da vegano è sperimentazione P.S. nel nuovo corso si parlerà di alimentazione, chissà cosa diranno "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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29-05-2017, 13:36 | #6 |
Re: Save the link
si concordo in pieno. e c'è tutta una fetta di croccantini che pur non essendo vegani, non sono molto meglio.
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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29-05-2017, 15:50 | #7 |
Re: Save the link
Ho visto gente lasciare cosce di pollo cotte con osso e tutto, con pastasciutta al pomodoro.
Meglio crocchette, a questo punto. Mai discutere con un cretino. Ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza. |
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29-05-2017, 18:03 | #8 |
Re: Save the link
Nei supermercati, grandi o piccoli non fa differenza, ho ricevuto la stesa risposta che hanno dato a linguadigatto; non mi danno neppure gli scarti dei finocchi o dell'insalata per il coniglietto; ogni cosa che non può essere messa in vendita, va smaltita come rifiuto speciale; piange il cuore a vedere quanta roba che andrebbe ancora più che bene per gli umani venga sprecata.
Per i macellai, non mangiando carne non ne ho uno di fiducia, ragion per cui se voglio le frattaglie per il gatto, le pago a prezzo pieno e mi costano ben più che al supermercato; a quel punto le compero direttamente al super, stessa cosa per le carni in genere. E poi di scarti le macellerie hanno poca roba, visto che sono abilissimi a farli finire quanto più possibile nel macinato, nelle polpette e nei rollè papposi (molte macellerie oramai vendono anche cibi cotti). Neppure le ossa regalano. |
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30-05-2017, 02:37 | #9 |
Re: Save the link
Penso che siamo tutti d'accordo che il cibo migliore per un gatto sia quello che trova in natura, migliore senza dubbio anche della barf, che tuttavia è l'alimentazione che più si avvicina a quella naturale.
Logicamente quando i gatti dipendono dall'uomo per il cibo, non si riesce ad assicurare una a dieta naturale, quindi ci si deve barcamenare cercando di alimentare il meglio possibile il gatto, tenendo conto anche delle possibilità economiche. Ho letto con interesse gli articoli indicati da Aletto e se ci dobbiamo basare su ciò che dicono, l'unica conclusione possibile è che i croccantini sono sempre e comunque delle schifezze, ma non mi trovo completamente d'accordo. Gli studi sono stati condotti se non sbaglio prevalentemente (o tutti?) negli Stati Uniti, dove anche per ciò che riguarda le materie prime usate per l'alimentazione umana sono anni luce indietro rispetto a noi, che pure non siamo perfetti, ma almeno qualche legge più restrittiva e un maggior attenzione a tutta la filiera la poniamo. Figuriamoci quindi che razza di porcherie finiscono nel pet food d'oltreoceano e di altri Paesi... Purtroppo molti semilavorati per il pet food in vendita anche da noi ha proprio quelle origini. Pensare che un secco venduto a basso prezzo sia di buona qualità è da sprovveduti, nessuno produttore fa beneficenza e quasi quasi a certe aziende, anche di grido, costano di più la scatola vuota e la pubblicità piuttosto che il prodotto in sè. Allo stesso modo un prezzo alto non significa necessariamente buona qualità; sovente si paga il nome famoso...ma quel che c'è dentro è la solita schifezza. Un buon croccantino si può trovare, basta cercarlo e non farsi incantare dalla pubblicità; gli occhi li abbiamo, quindi impariamo a leggere le etichette e ad approfondire e riusciremo a capire cosa comperare e cosa evitare come la peste. Anche il croccantino di ottima qualità però è risaputo che ha il suo inconveniente, perché se il gatto viene alimentato esclusivamente a secco e non assume abbastanza acqua o altri liquidi, inevitabilmente ne risentirà il suo apparato urinario, ma se il secco costituisce solo una parte dell'alimentazione quotidiana e inoltre il gatto beve, non penso ci siano particolari problemi. Poi c'è una cosa che secondo me è fondamentalmente sbagliata ed è quella di lasciare permanentemente le crocche a disposizione del micio; c'è quello che si sa regolare e quello che si strafoga è ciò è più vero nel caso delle crocche peggiori, di cui i mici sembrano insaziabili. Io attualmente uso Orijen, 15 grammi al mattino e 15 prima della buonanotte; se le mangiano, bene, se ne avanzano significa che non hanno più fame; Viola per esempio ne mangia non più di 11-12 grammi, per sua scelta. Gli altri 1 o 2 pasti della giornata (fa già caldo e a volte al mezzogiorno non si presenta nessuno a reclamare la pappa) sono di carne cruda e cotta; ultimamente sempre più spesso è solo carne cruda, ogni tanto anche tuorlo d'uovo e poi il solito latte, che piace a tutti, è nutriente e non ha mai dato problemi intestinali, evidentemente i miei mici hanno l'enzima lattasi presente e ben funzionante. In sostanza penso che le crocche non siano da demonizzare in assoluto, l'importante è usare un buon prodotto, non eccedere nella somministrazione, controllare la silhouette del gatto e non basarsi esclusivamente sulle indicazioni per forza di cose generiche fornite dal produttore; ogni gatto è un caso a sè. E naturalmente come ha già detto qualcuno ci sono casi in cui è quasi d'obbligo utilizzare il secco; chi ha tanti gatti o accudisce una colonia e magari si trova in ristrettezze, dubito fortemente che potrebbe evitare del tutto di far ricorso al secco. |
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30-05-2017, 08:19 | #10 | |
Re: Save the link
Quote:
Mai discutere con un cretino. Ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza. |
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