sandro sparito nel nulla

[sandro]

Sono oramai 7 gg che sandro, randagino di quartiere nn si presenta a prendere la sia pappa all'alba .Da una precedente scappatella si era azzuffato con un altro gatto e gli stavo curando con successo la sua zoppia....quando ha iniziato a stare meglio è scomparso. Probabilmente è tornato dov era stato per 2 gg , la settimana prima , e per 1 un giorno ancora la settimana prima....ma adesso sta tardando troppo, per nn supporre che gli sia accaduto qls .
E che cosa ? Non ci sono cani nella zona ...tutti i gg che lo cerco all alba di notte mai visto un cane....di notte nn passano auto è lui li sa gestire ...che cosa gli è successo allora? Sta invece bene e sta dietro a qlk femmina ? Il grande mistero di sandro...nn era mai mancato per tutto sto tempo ..max 4 gg in inverno ....ci spero ancora tanto che torni .E spero accadda sul serio .

A costo di essere ripetitivo (ma per gli antichi romani, "repetita iuvant"), l'unica cosa sensata che puoi fare è aspettare e portare pazienza.
Tanta pazienza.

Anch'io spero che torni, e che per te finisca presto questo strazio.
Si potrebbe passare una vita a sfogliare la margherita delle ipotesi.
Ma non avrebbe nessun senso, se non quello di scavare nel tuo dolore.

Possiamo solo sperare che adesso si trovi in un posto dove sta bene, che sente più sicuro e ricco di opportunità della zona in cui abiti.
Perché la prima cosa, è che lui stia bene. Anche a costo di perderlo.

I primi mesi della mia convivenza con Averno, ho avuto la paranoia che lui fuggisse.
Non perché desse segni di insofferenza: ogni volta che raccontavo alla veterinaria di averlo fatto uscire dal trasportino, nel giardino o per fare i bisognini durante il tragitto per le case di alcuni amici, lei mi interrompeva e chiedeva "e allora ha tentato di scappare"?
Insomma, dopo due o tre volte che mi sono sentito dire così, ogni volta che lo portavo fuori di casa e aprivo il trasportino, mi veniva una stretta al cuore.
Specialmente se, per strada, dopo aver evacuato, muoveva qualche passo come per allontanarsi.
Ma io avevo deciso, per parte mia, che lui aveva tutto il diritto di riprendersi la sua libertà, una volta guarito, se lo avesse voluto.
E che il modo più alto e sincero che avevo per volergli bene era rispettare le sue scelte, anche se fossero state le più dolorose per me.

E così l'ho visto tante volte, magari la sera, nel buio dell'inverno, dopo essersi liberato, muovere qualche passo incerto come a volersi allontanare nella campagna.
Restavo fermo, pietrificato e silente, col cuore che si stringeva sempre di più e pompava a tremila, il respiro mozzato in gola.
Me lo guardavo sempre come fosse l'ultima volta che lo vedevo.
Finché lui non si voltava verso di me, e cominciava a miagolare perché lo andassi a prendere...

Quando ha cominciato ad andare nel bosco, sono stato sempre consapevole del fatto che, se lo avesse voluto, non sarebbe più tornato indietro. E ho sempre accettato il rischio.
Per amore suo, e della sua libertà di scelta.

[sandro]

Originariamente inviato da leucio

A costo di essere ripetitivo (ma per gli antichi romani, "repetita iuvant"), l'unica cosa sensata che puoi fare è aspettare e portare pazienza.
Tanta pazienza.

Anch'io spero che torni, e che per te finisca presto questo strazio.
Si potrebbe passare una vita a sfogliare la margherita delle ipotesi.
Ma non avrebbe nessun senso, se non quello di scavare nel tuo dolore.

Possiamo solo sperare che adesso si trovi in un posto dove sta bene, che sente più sicuro e ricco di opportunità della zona in cui abiti.
Perché la prima cosa, è che lui stia bene. Anche a costo di perderlo.

I primi mesi della mia convivenza con Averno, ho avuto la paranoia che lui fuggisse.
Non perché desse segni di insofferenza: ogni volta che raccontavo alla veterinaria di averlo fatto uscire dal trasportino, nel giardino o per fare i bisognini durante il tragitto per le case di alcuni amici, lei mi interrompeva e chiedeva "e allora ha tentato di scappare"?
Insomma, dopo due o tre volte che mi sono sentito dire così, ogni volta che lo portavo fuori di casa e aprivo il trasportino, mi veniva una stretta al cuore.
Specialmente se, per strada, dopo aver evacuato, muoveva qualche passo come per allontanarsi.
Ma io avevo deciso, per parte mia, che lui aveva tutto il diritto di riprendersi la sua libertà, una volta guarito, se lo avesse voluto.
E che il modo più alto e sincero che avevo per volergli bene era rispettare le sue scelte, anche se fossero state le più dolorose per me.

E così l'ho visto tante volte, magari la sera, nel buio dell'inverno, dopo essersi liberato, muovere qualche passo incerto come a volersi allontanare nella campagna.
Restavo fermo, pietrificato e silente, col cuore che si stringeva sempre di più e pompava a tremila, il respiro mozzato in gola.
Me lo guardavo sempre come fosse l'ultima volta che lo vedevo.
Finché lui non si voltava verso di me, e cominciava a miagolare perché lo andassi a prendere...

Quando ha cominciato ad andare nel bosco, sono stato sempre consapevole del fatto che, se lo avesse voluto, non sarebbe più tornato indietro. E ho sempre accettato il rischio.
Per amore suo, e della sua libertà di scelta.

Ma io nn voglio che lui resti necessariamente sotto casa mia . Vorrei solo sapere se se la cava , se ha trovato da mangiare ...qui nn c'è gente che cura i randagini ....vorrei sapere se ha avuto un incidente ....io sarei felice se avesse trovato di meglio di qua ...ma ho i miei dubbi...3 famiglie lo sfamavamo tutti i gg ...prima pappa con me alle 5 del mattino, estate ed inverno senza differenza . Vorrei solo sapere dov'è e che fà...ed aiutarlo se nn se la cava...anche li dove ha scelto di stare . Nient altro .

E allora, l'unica è chiedere informazioni in giro.
A cominciare dalle altre famiglie che lo aiutavano.
Se le conosci, contattale, chiedi loro se hanno notizie.

[sandro]

Originariamente inviato da leucio

E allora, l'unica è chiedere informazioni in giro.
A cominciare dalle altre famiglie che lo aiutavano.
Se le conosci, contattale, chiedi loro se hanno notizie.

le famiglie che lo nutrivamo eravamo tutte una dietro l altra....vicini di casa ...nessuno lo ha visto in zona ho cercato fino a 300 metri ....ma capisci che i 300 mtri miei sono 20 metri suioi...attraverso muretti e villette si portava nelle vie adiecenti perciò potrebbe essere a 5 km miei e a 200 mtri suoi...impossibile trovarlo

[alepuffola]

Ciao Sandro,
i gatti che "scappano" o si allontanano di fatto rimangono in un raggio di circa 300-400 metri da dov'erano. A meno che non siano morti o catturati. nel tuo caso direi che dopo l'azzuffatina ha capito che era meglio cambiare zona, ma non avrebbe motivo di allontanarsi oltre. Se poi è ancora intero, è plausibile sia corso dietro a gatte in calore.

[sandro]

Originariamente inviato da alepuffola

Ciao Sandro,
i gatti che "scappano" o si allontanano di fatto rimangono in un raggio di circa 300-400 metri da dov'erano. A meno che non siano morti o catturati. nel tuo caso direi che dopo l'azzuffatina ha capito che era meglio cambiare zona, ma non avrebbe motivo di allontanarsi oltre. Se poi è ancora intero, è plausibile sia corso dietro a gatte in calore.

Se per quello rientrava quasi sempre zoppo ...lui si azzuffa per tutto....per le gatte, per il territorio ...è un bel prepotente come solo sanno essere i rossi ....perciò alle azzuffatine c era abituato ....cattirato nn credo...qui è pieno di cuccioli, che se ne fanno di un gatto grande .