Gli elefanti come modello per auto addomesticamento

Per chi fosse interessato, sul sito PNAS.org è stata pubblicata una ricerca, che ad un incompetente come me pare comunque abbastanza interessante, sull'ipotesi che gli elefanti abbiano in qualche modo "scelto" la via dell'auto domesticazione.
Ci sono arrivato per caso, dal sito della rivista Internazionale (internazionale.it), che in una rubrica dedicata alle notizie scientifiche della settimana, offre un link per leggere i risultati di questa ricerca.

https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2208607120

Il sito è in inglese, ma la traduzione mediante strumenti del computer sembra abbastanza accurata.
Non essendo un esperto in materia, non ho gli elementi per valutare la serietà scientifica di questo lavoro (depone bene il fatto che il testo sia scaricabile in pdf come gli allegati).
Spero di non aver fatto sprecare tempo a nessuno.

[Aletto]

E ci hai visto bene perché PNAS è un ottima rivista, poi anche il prof. Enrico Bucci sulla sua pagina fb ha pubblicato lo stesso studio, la sua risposta ad una domanda è stata: una ventina di generazioni è stata sufficiente a fissare certi tratti sotto forte selezione in popolazioni umane; è ragionevole che questo sia un tempo minimo anche per gli elefanti…..solo sotto una selezione potente come quella della malaria.
Grazie leucio.

Vediamo se stavolta ci piglio: sempre dalla rubrica di scienze di Internazionale, in bella evidenza, c'è il link a un articolo di Nature sui risultati di una ricerca condotta sul famigerato mercato di Wuhan per verificare l'origine animale del Covid 19.

https://www.nature.com/articles/d41586-023-00998-y

Immagino che tu l'abbia già letto, ma con il casino di questi giorni, chissà... magari può esserti sfuggito. E so quanto tu sia attenta e interessata all'argomento.

In gamba!

La vicenda dell'orsa JJ 4 sta tendendo banco un pò dappertutto. Questo è il link all'editoriale del "manifesto" di oggi, che a quanto ho avuto modo di vedere, è l'unico giornale a distinguersi per impostazione ed analisi dal "dibattito" generale.

https://ilmanifesto.it/il-vivente-no...o-parla-di-noi

N.V. (Nota Vanitosa, se mi è permessa questa licenza). L'editoriale si chiude con una citazione da Pietro Ingrao (figura cui molti di quelli che hanno il mio percorso di vita sono legatissimi), condivisibilissima anche qui, in cui si sceglie di usare al posto dell'ambiguo "animale", la definizione di "vivente non umano", cui, per altre vie sono giunto da solo.

Ripensandoci, un attimo prima di dare "invia risposta", proprio da solo no, magari litigando un pò con qualcuna che, anche per questo, mi è particolarmente cara.

[Aletto]

Questo thread merita più attenzione di quanta ne possa dare in questo periodo.
L’autodomesticazione ha a che fare non solo col principio di fitness ma anche, forse, forse, e col gene egoista e quindi sarebbe una domesticazione intraspecifica tesa ad aumentare delle finalità evolutive che possono durare millenni e poi a volte, può succedere, rendersi inutili col variare della realtà ambientale. Questa si può estendere anche all’uomo. Dovrei avere più tempo per scrivere senza strafalcioni.

L’orsa Jj4:
L’allevatrice trentina di Volland dice che è inutile spiegare cosa significhi altro animale a chi non sa cosa significhi un semaforo rosso.
L’ordine dei veterinari della provincia autonoma di Trento, quindi tutti i suoi membri, con un comunicato si dichiara assolutamente contrario e indisponibile a praticare eutanasia all’orsa.
Il ministro si è stizzito, ormai siccome è ko, reagirà ancora peggio. Ha dovuto chiudere i commenti sulla sua pagina fb perché lo stavano facendo nero.
Davide Celli, si sta adoprando al massimo come e con molte altre persone e istituzioni.
Situazione amara.

Per me, puoi prenderti tutto il tempo necessario, figurati.

Sulla questione dello studio sugli elefanti, al di là della tempistica indicata dall'esimio Bucci, io credo che sia comunque importante cogliere in anticipo una possibile linea di sviluppo di una specie: che poi la trasformazione avvenga o meno, e in quanto tempo, è un altro discorso. La ricerca pura, fine a se stessa, e quella che non da risultati spendibili subito, ma in realtà serve tantissimo: apre strade impensate. E aiuta a porre un domani le domande giuste o a trovare una risposta "impensabile" e fantasiosa.

Breve closing. Oltre l'editoriale che ti ho linkato (non malaccio), sto vedendo alcuni segnali molto incoraggianti sul piano culturale. C'è tutta un'area di pensiero critico che sta lentamente cominciando ad aprirsi rispetto ai temi dei viventi non umani. Da Dinamopress, rivista on line dei centri sociali romani (sui cui scrivono anche intellettuali del calibro di Augusto Illuminati), che comincia ogni tanto a pubblicare qualcosa sui viventi non umani, fino ad un sito (Euronomadi) di giovani intellettuali di stretta osservanza negriana, dove all'interno di un ponderoso documento di analisi "sulla fase", ho trovato qualche rigo sulla necessità di un riequilibrio nel rapporto con i viventi non umani. Piccoli segnali, certo, c'è tanto da fare ancora, ma la macchina forse sta cominciando a muoversi, con i suoi tempi. E questo è positivo.